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Concetti Chiave

  • La biblioteca di Miragno rappresenta una visione caotica del sapere, con libri disposti in modo casuale e non sistematico.
  • Il contrasto tra una biblioteca ordinata e quella di Miragno evidenzia un disordine che sfida l'idea di sapere enciclopedico.
  • La biblioteca è situata in una chiesa sconsacrata, simbolo di una visione enciclopedica legata alla fede ormai superata dalla modernità.
  • I libri furono donati da Monsignore Boccamazza nel 1803, ma il loro disordine riflette la mancanza di interesse dei cittadini per la conoscenza.
  • I bibliotecari e gli animali come topi e ragni sono gli unici frequentatori della biblioteca, sottolineando il suo stato di abbandono.

Indice

  1. La Biblioteca come Simbolo di Sapere
  2. Il Caos della Biblioteca di Miragno
  3. La Donazione e la Decadenza

La Biblioteca come Simbolo di Sapere

La biblioteca è l’immagine per eccellenza del sapere enciclopedico, se i libri sono il luogo del sapere, la biblioteca diventa la somma di tutte le conoscenze e non è solo una giustapposizione di volumi, bensì allineamento sistematico per argomenti di sapere, quindi la rappresentazione della visione cosmica di un sapere enciclopedico.

Possiamo pensarla idealmente facendo riferimento ad una delle più celebri biblioteche medievali, come sono state rappresentate nel “Nome della Rosa” di Umberto Eco, che aveva una disposizione ben definita di libri.

Il Caos della Biblioteca di Miragno

In questo brano di Pirandello, parla della biblioteca di Miragno comune di origine del protagonista in cui invece i libri sono ammassati alla rinfusa e dove questa visione ordinata del sapere è esplosa, il romanzo viene scritto infatti in questa biblioteca e Mattia è stato il bibliotecario. Qui lo vediamo mentre spiega al nuovo proprietario, il reverendo Don Eligio Pellegrinotto ed è per assecondare il suggerimento di quest’ultimo che Mattia decide di scrivere la vicenda. L’accostamento casuale e caotico dei testi si vede per un’esemplificazione: “vigeva una confusione indescrivibile, Si sono strette per la vicinanza fra questi libri amicizie oltre ogni dire speciose”, tanto da associare un libro di letteratura licenziosa che riguarda l’arte di amare le donne ad un altro che racconta la vita e la morte di un benedettino.

La Donazione e la Decadenza

Questa biblioteca è stata donata al comune nel 1803 da Monsignore Boccamazza, il donatore è quindi un ecclesiastico come l’attuale bibliotecario e la sede dove sono ubicati i libri è inoltre un chiesa anche se sconsacrata intitolata a Santa Maria Liberale, attributo insolito che fa pensare alle arti liberali del trivio e del quadrivio, ritornando ai sapere medievali. Dunque, gli ultimi portatore di una visione enciclopedica sono gli emissari di una visione religiosa, tornando alla Commedia come summa enciclopedica, la chiesa come portatrice di una visione del mondo che dà senso e fondamento alla molteplicità del reale ma che è sconsacrata, si trova ad essere allontanata da una modernità non più in grado di confermare la fede solida di un tempo. Dopo la morte del monsignore, la sua biblioteca era stata acquisita dal comune ma, non sapendo dove mettere i volumi, venne accumulata in un magazzino in maniera confusionaria, solo anni dopo si decise la chiesa come sede ma lo spostamento ulteriore di libri crea ancora più caos. I cittadini, inoltre, non tenevano in considerazione la biblioteca, tanto che gli unici a popolare la chiesa oltre ai bibliotecari erano solo i topi e i ragni.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il simbolismo della biblioteca nel contesto del sapere enciclopedico?
  2. La biblioteca rappresenta la somma di tutte le conoscenze, un allineamento sistematico per argomenti di sapere, simile alla visione cosmica di un sapere enciclopedico, come illustrato nel "Nome della Rosa" di Umberto Eco.

  3. Come viene descritta la biblioteca di Miragno nel testo di Pirandello?
  4. La biblioteca di Miragno è descritta come un luogo di caos, con libri ammassati alla rinfusa, dove l'ordine del sapere è esploso, creando accostamenti casuali e caotici tra i testi.

  5. Qual è la storia della donazione della biblioteca al comune?
  6. La biblioteca fu donata al comune nel 1803 da Monsignore Boccamazza, un ecclesiastico, e i libri furono inizialmente accumulati in un magazzino in modo confusionario prima di essere trasferiti in una chiesa sconsacrata.

  7. Qual è la percezione dei cittadini riguardo alla biblioteca?
  8. I cittadini non tenevano in considerazione la biblioteca, tanto che gli unici frequentatori della chiesa, oltre ai bibliotecari, erano solo i topi e i ragni.

Domande e risposte

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