StudentsTecnico
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4,5 / 5

Concetti Chiave

  • Guido Cavalcanti, amico di Dante, era un poeta fiorentino di nobili origini, noto per il suo spirito impetuoso e riflessivo.
  • Cavalcanti e Dante facevano parte della scuola poetica dello Stil Novo, un gruppo di giovani fiorentini appassionati di poesia.
  • Il contesto politico fiorentino era caratterizzato da instabilità e conflitti tra papato e impero, coinvolgendo i giovani in responsabilità pubbliche.
  • I guelfi fiorentini, tra cui Dante e Cavalcanti, erano divisi in due fazioni: i Bianchi, sostenitori dell'autonomia cittadina, e i Neri, legati al papato.
  • Nel 1300, Dante divenne priore e partecipò alla decisione di esiliare i capi delle fazioni per mantenere l'ordine, tra cui Cavalcanti, che morì in esilio.

Indice

  1. L'amicizia tra Cavalcanti e Dante
  2. Il contesto politico fiorentino
  3. Divisioni interne tra i guelfi

L'amicizia tra Cavalcanti e Dante

Guido Cavalcanti discendente da una nobile famiglia, nasce a Firenze sei anni prima di Dante, del quale diventerà in seguito grande amico.

Insieme con Gianni Lapo, Cino da Pistoia e altri, i due giovani fiorentini formano infatti il gruppo di amici che dà vita alla scuola poetica dello Stil Novo. Cavalcanti è tra le figure di maggior fascino, dotato di un temperamento impetuoso e inquieto, pronto all'azione, ma incline anche alla riflessione astratta, egli appare coraggioso sia sul piano intelletuale sia sul piano politico: come Dante, anche Cavalcanti non conduce una "vita da poeta".

Il contesto politico fiorentino

Il clima politico della città, instabile e pronto al conflitto apero, chiama i giovani a gravi responsabilità pubbliche.

Siamo nell'epoca del conflitto tra papato e impero; in Toscana, la lotta è tra ghibellini e guelfi.

Divisioni interne tra i guelfi

Il conflitto tra le due parti provoca scontri e gravissimi disordini. I guelfi fiorentini, dei quali fanno parte sia Cavalcanti sia Dante, si dividono in due fazioni contrapposte: I bianchi che, capeggiati dalla famiglia dei Cerchi, sostengono la politica di autonomia per la città, e i Neri, legti al papato da interessi mercantili e capeggiati dalla potente famiglia dei Donati. Dante e Cavalcanti sono entrambi guelfi di parte bianca, la fazione che sembra garantire una maggiore autonomia nella città. Nel 1300, Dante diviente priore; per assicurare l'ordine pubblico, la giunta dei priori decide di esiliare i capi più influenti e animosi sia della parte bianca sia della parte nera.

Cavalcanti è tra coloro che vengono allontanati. In esilio, contrae la malaria, che lo porta alla morte in pochi mesi.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community