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Concetti Chiave

  • Guido Cavalcanti, di nobile famiglia e amico di Dante, era un politico fiorentino del 1200, noto per il suo carattere rivoluzionario.
  • Cavalcanti fu esiliato da Firenze a causa del suo scontro con i ghibellini e i guelfi neri, e successivamente anche da Dante per motivi politici.
  • Durante il suo esilio in Liguria, Guido si ammalò gravemente, evento che lo toccò profondamente a livello emotivo.
  • Considerato un eretico per il suo materialismo, Guido non credeva nell'anima o nella risurrezione, in contrasto con le credenze spirituali di Dante.
  • Cavalcanti e Dante condividevano l'amore per la poesia; Guido scrisse le "Rime", insegnando a Dante l'importanza dell'ordine nei componimenti lirici.

Indice

  1. Guido Cavalcanti e la politica fiorentina
  2. Esilio e malattia di Cavalcanti
  3. Dante e Cavalcanti: amicizia e poesia

Guido Cavalcanti e la politica fiorentina

Guido Cavalcanti, di famiglia nobile, amico di Dante. È un politico fiorentino, guelfo bianco come Dante, ma leggermente più vecchio, quindi appartiene alla generazione precedente. Insieme a Dante fondano la scuola fiorentina: la Firenze delle fine del 1200, dilaniata dai conflitti politici.

Cavalcanti era più rivoluzionario, acceso, rispetto a Dante e si è scontrato sia contro i ghibellini sia contro i guelfi neri.

Esilio e malattia di Cavalcanti

A Firenze va al potere Gianno di Bella, che non vuole i nobili e gli aristocratici: Cavalcanti è esiliato da Firenze. Dopo, nel 1300 Dante allontana l’amico Guido Cavalcanti, perché deve allontanare i facinorosi (i rissosi): Guido Cavalcanti va in Liguria, dove c’erano le paludi, e si ammala di una febbre. Il secondo esilio, da parte dell’amico, lo aveva toccato emotivamente.

Dante e Cavalcanti: amicizia e poesia

Dante gli dedica alcune liriche nell’Inferno: Cavalcanti era un eretico, poiché era un materialista. Non credeva nell’esistenza dell’anima e nella risurrezione, perciò si può dire che non sia un cattolico, mentre Dante è uno spiritualista (crede nell’anima, ecc).

Cosa li accomuna? La poesia. Guido scrive un’opera chiamata Rime, in cui l’ordine delle liriche è deciso dallo stesso autore. Dante impara da Guido che le liriche in versi sono legate fra loro. La scrittura crea mondi: o vi è un mondo ordinato, o uno disordinato.

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