Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Il Contrasto di Cielo D’Alcamo è un'opera del XIII secolo caratterizzata da un vivace dialogo tra due personaggi, tipico del genere giullaresco.
  • L'opera rappresenta una parodia dell'amor cortese, con il corteggiamento che si trasforma in una seduzione diretta e sensuale.
  • Il dialogo tra l'uomo e la donna è ricco di battute e arguzie, culminando con la donna che cede e accetta il matrimonio proposto.
  • La struttura metrica del Contrasto è composta da trentadue strofe, ciascuna di cinque versi con un particolare schema di rime AAABB.
  • Il linguaggio unisce elementi aulici e popolari, con un ritmo rapido e vivace che alterna momenti galanti e più volgari.

Indice

  1. Origini e caratteristiche del contrasto
  2. Trama del contrasto di Cielo D’Alcamo
  3. Struttura metrica e linguaggio del contrasto

Origini e caratteristiche del contrasto

Il contrasto è un genere letterario nella forma del mimo giullaresco, cantato o rappresentato nel XIII secolo nelle pubbliche piazze.
È incentrato su un dialogo con battute serrate tra due personaggi, che conferisce al genere un carattere popolareggiante.

Trama del contrasto di Cielo D’Alcamo

Il contrasto di Cielo D’Alcamo è imperniato su un vivace dialogo, che si svolge in Sicilia, fatto di botta e risposta, tra un uomo che chiede amore a una donna che inizialmente non lo corrisponde.

Alle lusinghe dell’uomo, la dama infine cede, dietro promessa di matrimonio.
È una parodia dell’amor cortese, realizzata attraverso il rovesciamento dell’omaggio del cavagliere alla dama in una seduzione condotta con modi più sbrigativi e sensuali.

Riassunto dell’opera:
Il corteggiatore esordisce paragonando la donna a una rosa che schiude i suoi petali a maggio, desiderata da donne, fanciulle e spose.
La prega di liberarlo da quel sentimento che gli tormenta l’animo.
Ma lei ribatte che non deve avere alcuna speranza di conquistarla: è più facile accumulare tutta la ricchezza del mondo.
Piuttosto che stare con lui, si dichiara disposta a tagliarsi i capelli e a farsi suora.

L’uomo, però, non si perde d’animo: se lei lo farà, lui morirà.
La ragazza, ostinata, gli consiglia di andarsene prima che i suoi parenti lo vedano.
Allora l’uomo mostra tutto il suo “coraggio”: se i parenti si arrabbieranno, si appellerà alla legge.

Il dialogo prosegue tra proposte e dinieghi, millanterie e battute di spirito.
Alla fine la donna cede e propone che lui la chieda in sposa ai genitori: se acconsentiranno, lei lo sposerà.

Struttura metrica e linguaggio del contrasto

Per quanto riguarda la struttura metrica, il Contrasto è formato da trentadue strofe di cinque versi ciascuna:
  • i primi tre versi sono dodecasillabi (col primo emistichio sdrucciolo);
  • i restanti due sono endecasillabi.

Lo schema della rima è: AAABB.

Il linguaggio del Contrasto è una mescolanza di modi aulici e popolari.
Il dialogo, cadenzato sullo schema delle battute a botta e risposta, è rapido e vivace, a volte galante, a volte anche volgare.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini e le caratteristiche principali del contrasto?
  2. Il contrasto è un genere letterario del XIII secolo, rappresentato come mimo giullaresco nelle piazze pubbliche, caratterizzato da un dialogo serrato tra due personaggi, conferendo al genere un carattere popolareggiante.

  3. Qual è la trama del Contrasto di Cielo D’Alcamo?
  4. La trama si svolge in Sicilia e ruota attorno a un dialogo tra un uomo che chiede amore a una donna, la quale inizialmente lo respinge. Alla fine, la donna cede alle lusinghe dell'uomo, accettando di sposarlo dietro promessa di matrimonio.

  5. Come è strutturato metricamente il Contrasto?
  6. Il Contrasto è composto da trentadue strofe di cinque versi ciascuna, con i primi tre versi dodecasillabi e i restanti due endecasillabi. La rima segue lo schema AAABB.

  7. Quali sono le caratteristiche del linguaggio utilizzato nel Contrasto?
  8. Il linguaggio del Contrasto è una mescolanza di modi aulici e popolari, con un dialogo rapido e vivace, alternando toni galanti e a volte volgari.

Domande e risposte

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