Concetti Chiave
- Il Contrasto di Cielo D’Alcamo è un'opera del XIII secolo caratterizzata da un vivace dialogo tra due personaggi, tipico del genere giullaresco.
- L'opera rappresenta una parodia dell'amor cortese, con il corteggiamento che si trasforma in una seduzione diretta e sensuale.
- Il dialogo tra l'uomo e la donna è ricco di battute e arguzie, culminando con la donna che cede e accetta il matrimonio proposto.
- La struttura metrica del Contrasto è composta da trentadue strofe, ciascuna di cinque versi con un particolare schema di rime AAABB.
- Il linguaggio unisce elementi aulici e popolari, con un ritmo rapido e vivace che alterna momenti galanti e più volgari.
Indice
Origini e caratteristiche del contrasto
Il contrasto è un genere letterario nella forma del mimo giullaresco, cantato o rappresentato nel XIII secolo nelle pubbliche piazze.È incentrato su un dialogo con battute serrate tra due personaggi, che conferisce al genere un carattere popolareggiante.
Trama del contrasto di Cielo D’Alcamo
Il contrasto di Cielo D’Alcamo è imperniato su un vivace dialogo, che si svolge in Sicilia, fatto di botta e risposta, tra un uomo che chiede amore a una donna che inizialmente non lo corrisponde.
Alle lusinghe dell’uomo, la dama infine cede, dietro promessa di matrimonio.
È una parodia dell’amor cortese, realizzata attraverso il rovesciamento dell’omaggio del cavagliere alla dama in una seduzione condotta con modi più sbrigativi e sensuali.
Riassunto dell’opera:
Il corteggiatore esordisce paragonando la donna a una rosa che schiude i suoi petali a maggio, desiderata da donne, fanciulle e spose.
La prega di liberarlo da quel sentimento che gli tormenta l’animo.
Ma lei ribatte che non deve avere alcuna speranza di conquistarla: è più facile accumulare tutta la ricchezza del mondo.
Piuttosto che stare con lui, si dichiara disposta a tagliarsi i capelli e a farsi suora.
L’uomo, però, non si perde d’animo: se lei lo farà, lui morirà.
La ragazza, ostinata, gli consiglia di andarsene prima che i suoi parenti lo vedano.
Allora l’uomo mostra tutto il suo “coraggio”: se i parenti si arrabbieranno, si appellerà alla legge.
Il dialogo prosegue tra proposte e dinieghi, millanterie e battute di spirito.
Alla fine la donna cede e propone che lui la chieda in sposa ai genitori: se acconsentiranno, lei lo sposerà.
Struttura metrica e linguaggio del contrasto
Per quanto riguarda la struttura metrica, il Contrasto è formato da trentadue strofe di cinque versi ciascuna:- i primi tre versi sono dodecasillabi (col primo emistichio sdrucciolo);
- i restanti due sono endecasillabi.
Lo schema della rima è: AAABB.
Il linguaggio del Contrasto è una mescolanza di modi aulici e popolari.
Il dialogo, cadenzato sullo schema delle battute a botta e risposta, è rapido e vivace, a volte galante, a volte anche volgare.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e le caratteristiche principali del contrasto?
- Qual è la trama del Contrasto di Cielo D’Alcamo?
- Come è strutturato metricamente il Contrasto?
- Quali sono le caratteristiche del linguaggio utilizzato nel Contrasto?
Il contrasto è un genere letterario del XIII secolo, rappresentato come mimo giullaresco nelle piazze pubbliche, caratterizzato da un dialogo serrato tra due personaggi, conferendo al genere un carattere popolareggiante.
La trama si svolge in Sicilia e ruota attorno a un dialogo tra un uomo che chiede amore a una donna, la quale inizialmente lo respinge. Alla fine, la donna cede alle lusinghe dell'uomo, accettando di sposarlo dietro promessa di matrimonio.
Il Contrasto è composto da trentadue strofe di cinque versi ciascuna, con i primi tre versi dodecasillabi e i restanti due endecasillabi. La rima segue lo schema AAABB.
Il linguaggio del Contrasto è una mescolanza di modi aulici e popolari, con un dialogo rapido e vivace, alternando toni galanti e a volte volgari.