emma2423
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Concetti Chiave

  • Guido Cavalcanti, nato a Firenze intorno al 1250, proveniva da una famiglia benestante e ricevette un'ottima educazione, sposando Bice degli Uberti per motivi politici.
  • Impegnato politicamente con i Guelfi bianchi, Cavalcanti fu esiliato a causa dei conflitti con i Guelfi neri e morì poco dopo il suo ritorno a Firenze nel 1300.
  • Considerato un filosofo Averroista, la sua reputazione di ateo non è supportata da testimonianze dirette; la sua filosofia si basava sulla visione dell'anima secondo Aristotele e Averroè.
  • Nelle sue poesie, Cavalcanti esplora la forza irrazionale dell'amore che disgrega l'individualità e supera la capacità di comprensione razionale dell'uomo.
  • I suoi componimenti riflettono una drammatizzazione dei conflitti interiori causati dall'amore, alternando toni più calmi e sereni influenzati dalla tradizione provenzale e siciliana.

Indice

  1. La Vita di Guido Cavalcanti
  2. Le Fazioni Politiche Fiorentine
  3. L'Esilio e la Morte di Cavalcanti
  4. La Filosofia di Cavalcanti
  5. La Visione dell'Amore di Cavalcanti
  6. L'Influenza della Filosofia Aristotelica
  7. Il Conflitto tra Amore e Ragione
  8. La Drammatizzazione dell'Amore
  9. Temi Minori nella Poesia di Cavalcanti

La Vita di Guido Cavalcanti

Guido Cavalcanti nacque a Firenze attorno al 1250 (probabilmente 1258/9) da una ricca famiglia, e per questo riceve un ottima educazione.

Si sposò per ragioni politiche con la figlia di uno dei capi dei Ghibellini, chiamata Bice, degli Uberti. Dopo la promulgazione degli ordinamenti di Giano della Bella nel 1293, solo chi faceva parte degli iscritti alle Arti poteva partecipare alla vita politica e infatti Dante si unisce a una corporazione di medici e farmacisti.

Le Fazioni Politiche Fiorentine

Abbiamo varie testimonianze su di lui, tra cui una novella di Boccaccio che ce lo presenta come un uomo molto agile e dalla battuta pronta. Cavalcanti ha scritto un canzoniere che comprende 52 componimenti di attribuzione certa. Si impegna in politica facendo parte della fazione dei Guelfi bianchi e spesso si scontra anche fisicamente con i capi della fazione dei Guelfi neri.

-Guelfi bianchi: famiglia dei Cerchi, non vogliono che il papa si intrometta nelle questioni fiorentine

-Guelfi neri: famiglia dei Donati, accettano che il papa si intromettesse nelle questioni interne

L'Esilio e la Morte di Cavalcanti

A causa di questi scontri devono intervenire anche le autorità e i capi di entrambe le fazioni vengono esiliati (anche Cavalcanti). Nella primavera del 1300, il governo di Firenze fa esiliare i responsabili delle risse (Dante fu uno di coloro che decise chi doveva essere esiliato e infatti era chiamato Priore—> i priori erano il governo di Firenze che restavano in carica per sei mesi).

Cavalcanti viene mandato a Sarzano, dove si ammala di malaria e poi viene richiamato in Agosto per rientrare a Firenze ma muore poco dopo, prima della fine del mese.

La Filosofia di Cavalcanti

Cavalcanti era un filosofo Averroista e per questo venne considerato ateo, ma in realtà non ci sono testimonianze di Cavalcanti dove esprime che secondo lui Dio non esiste.

Averroè era convinto che l’anima dell’individuo non sopravviva e non sia immortale: c’è un intelletto a cui l’individuo partecipa però l’anima dell’individuo non sopravvive (posizione eretica da un punto di vista cristiano).

La Visione dell'Amore di Cavalcanti

Nelle sue poesie esprime la visione tragica dell’amore e esprime che l’amore ha una forza tale che la ragione non riesce a tenere sotto controllo tutte le facoltà dell’individuo.

Secondo Aristotele ci sono tre tipi di anima: anima razionale (dell’uomo), anima sensitiva e anima vegetale. Secondo Cavalcanti quando l’uomo è davanti alla donna amata, la ragione non è più in grado di controllare tutte le facoltà e ogni facoltà si separa (l’individuo si disgrega).

L'Influenza della Filosofia Aristotelica

La poesia di Cavalcanti è profondamente marcata dalla filosofia aristotelica e dagli studi scientifici coltivati in università. L’autore percepisce l’amore come una forza irrazionale e dirompente.

Il Conflitto tra Amore e Ragione

Cavalcanti crede che l’amore è un’esperienza dell’anima sensitiva dell’individuo. Si parla quindi di un conflitto interno tra l’amore e la ragione (il controllo razionale).

La Drammatizzazione dell'Amore

L’amore è rappresentato da Cavalcanti come un’esperienza disgregatrice dell’interiorità individuale, descritta attraverso l’immagine del conflitto degli spiriti, che rappresentano le personificazioni delle funzioni vitali.

Motivo ricorrente è la drammatizzazione di questo sconvolgimento psicologico: le passioni, le parti del corpo, gli atti e gli strumenti del suo scrittoio. Il manifestarsi della donna lascia sbigottito il poeta, perché è un evento superiore alla capacità di comprensione umana ed è ineffabile, ossia non esprimibile a parole.

Temi Minori nella Poesia di Cavalcanti

La poesia di Cavalcanti a volte è anche più calma e serena e tratta il provenzale, la canzonetta siciliana o la chiave del plazer provenzale. Altri motivi minori sono il tema dell’amore lontano, della lontananza struggente della donna e del distacco doloroso dalla patria.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza delle fazioni politiche nella vita di Guido Cavalcanti?
  2. Guido Cavalcanti era coinvolto nella politica fiorentina, appartenendo alla fazione dei Guelfi bianchi, che si opponevano all'ingerenza papale. Questo coinvolgimento politico portò a scontri con i Guelfi neri e infine al suo esilio.

  3. Come viene rappresentato l'amore nella poesia di Cavalcanti?
  4. L'amore è visto come una forza irrazionale e disgregatrice che supera la ragione, causando un conflitto interno tra le facoltà dell'individuo e portando a una drammatizzazione dell'esperienza amorosa.

  5. Qual è l'influenza della filosofia aristotelica sulla poesia di Cavalcanti?
  6. La filosofia aristotelica influenza profondamente la poesia di Cavalcanti, che percepisce l'amore come una forza irrazionale e dirompente, in contrasto con la ragione, e utilizza concetti come l'anima razionale e sensitiva.

  7. Quali sono le conseguenze dell'esilio di Cavalcanti?
  8. L'esilio di Cavalcanti, deciso dal governo fiorentino, lo portò a Sarzano, dove si ammalò di malaria. Sebbene richiamato a Firenze, morì poco dopo il suo ritorno.

  9. Quali sono alcuni temi minori presenti nella poesia di Cavalcanti?
  10. Oltre alla drammatizzazione dell'amore, Cavalcanti esplora temi come l'amore lontano, la lontananza struggente della donna amata e il distacco doloroso dalla patria, spesso con toni più calmi e sereni.

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