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Concetti Chiave

  • Guido Cavalcanti, esponente del Dolce Stil Novo, descrive nel sonetto gli effetti devastanti dell'amore, rivolgendosi alla donna amata.
  • Il sonetto esprime la sofferenza causata dall'amore, rappresentata attraverso immagini tradizionali come frecce e il binomio occhi-amore.
  • La struttura del sonetto si divide in tre sequenze: l'amore che procura sofferenza, i suoi effetti distruttivi, e la potenza che esso esercita sull'autore.
  • Il sentimento amoroso, nella visione di Cavalcanti, è una forza irrazionale che annulla le facoltà sensibili e le energie vitali dell'amante.
  • Temi ricorrenti del Dolce Stil Novo, come il binomio amore-cuor gentile e la trafittura amorosa, emergono chiaramente nel sonetto di Cavalcanti.

Indice

  1. Guido Cavalcanti e il Dolce Stil Novo
  2. Il sonetto e la sofferenza d'amore
  3. Parafrasi del sonetto
  4. Struttura e sequenze del sonetto
  5. Concezione dell'amore in Cavalcanti
  6. Temi ricorrenti nel Dolce Stil Novo

Guido Cavalcanti e il Dolce Stil Novo

L'autore del sonetto tratto dall'opera “Rime (XIII) ” è Guido Cavalcanti, nonché esponente del Dolce Stil Novo, corrente letteraria nata alla fine del 1200 a Bologna ma sviluppatasi a Firenze. Guido Cavalcanti nasce nel 1259 e appartiene ad una delle più potenti famiglie guelfe di Firenze.

Sarà costretto all'esilio nel 1300 a causa di un provvedimento deliberato dai priori con il fine di limitare i tumulti. Muore qualche mese più tardi dopo essersi ammalato gravemente ed essere stato riammesso in patria dal nuovo priorato.

Il sonetto e la sofferenza d'amore

Il sonetto di Guido Cavalcanti descrive gli effetti devastanti di Amore rivolgendosi direttamente alla donna. Sono presenti gli elementi tradizionali della rappresentazione amorosa, quali le frecce e il binomio occhi-amore, che vengono ripresi ma in una situazione totalmente tragica, determinata dall'azione della donna che innesca la sofferenza nell'autore.

Parafrasi del sonetto

La parafrasi del sonetto di Guido Cavalcanti è la seguente: Voi che attraverso gli occhi mi trapassaste il cuore/ e avete svegliato la mente che dormiva,/ guardate la mia vita angosciata,/ che Amore la distrugge a furia di sospiri. Egli (Amore) viene spaccando con così gran valore,/ che i deboli spiriti vitali fuggono:/ rimane in prigionia d'Amore solo l'immagine di me/ e la debole voce, che parla dolorosamente. Questa forza d'amore che mi ha distrutto/ dai vostri occhi gentili presto si è mossa:/ una freccia mi scagliò dentro al fianco. Giunse il colpo così dritto al primo tiro d'arco,/ che l' anima si scosse con un tremito/ vedendo il cuore morto nel lato sinistro.

Struttura e sequenze del sonetto

Il sonetto tratto dall'opera “Rime (XIII) ” si divide in tre sequenze. Nella prima sequenza, comprendente la prima quartina, con il titolo “L'amore procura sofferenza”, l'autore si rivolge a colei che per mezzo degli occhi lo ha fatto innamorare, facendo notare alla sua amata le sofferenze subite a causa del sentimento d'amore. La seconda sequenza, comprendente la seconda quartina, con il titolo “Effetti dell'amore”, illustra gli effetti che l'amore ha sul poeta; gli spiriti vitali lo abbandonato e del poeta ne rimane solo l'immagine e una voce debole che parla dolorosamente. Nell'ultima sequenza, comprendente la prima e la seconda terzina, con il titolo “La potenza dell'amore”, Cavalcanti spiega che l'amore lo ha conquistato violentemente e la distruzione e il malessere che ne ha conseguito è simile al colpo di una freccia dentro al fianco.

Concezione dell'amore in Cavalcanti

Leggendo la poesia è possibile intuire la concezione del sentimento amoroso di Cavalcanti; l'amore è come una passione che esclude ogni controllo razionale, che fa soffrire e distrugge l'amante, annullando ogni facoltà sensibile ed ogni energia vitale.

Temi ricorrenti nel Dolce Stil Novo

Nel sonetto di Guido Cavalcanti sono presenti numerosi temi e immagini ricorrenti nel Dolce Stil Novo. Nell'opera , infatti, sono presenti il binomio occhi-amore ed il binomio amore-cuor gentile. Infine è espresso anche il topos classico della trafittura amorosa: la freccia, che prima ha trafitto, opera in questo caso come una spada con violenza devastante.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Guido Cavalcanti e quale ruolo ha nel Dolce Stil Novo?
  2. Guido Cavalcanti è un poeta fiorentino nato nel 1259, esponente del Dolce Stil Novo, una corrente letteraria sviluppatasi a Firenze alla fine del 1200.

  3. Qual è il tema principale del sonetto di Cavalcanti?
  4. Il tema principale del sonetto è la sofferenza d'amore, descritta attraverso immagini tradizionali come le frecce e il binomio occhi-amore, in una situazione tragica causata dall'azione della donna amata.

  5. Come si struttura il sonetto di Cavalcanti?
  6. Il sonetto si divide in tre sequenze: la prima quartina tratta la sofferenza causata dall'amore, la seconda quartina descrive gli effetti devastanti dell'amore sul poeta, e le terzine finali illustrano la potenza distruttiva dell'amore.

  7. Qual è la concezione dell'amore secondo Cavalcanti?
  8. Cavalcanti concepisce l'amore come una passione irrazionale che provoca sofferenza e distruzione, annullando le facoltà sensibili e le energie vitali dell'amante.

  9. Quali sono i temi ricorrenti del Dolce Stil Novo presenti nel sonetto?
  10. Nel sonetto sono presenti temi ricorrenti del Dolce Stil Novo come il binomio occhi-amore, amore-cuor gentile, e il topos della trafittura amorosa, rappresentata dalla freccia che colpisce con violenza devastante.

Domande e risposte

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