Concetti Chiave
- Il testo "Chi vol lo mondo desprezzare" sottolinea l'inevitabilità della morte, che colpisce tutti senza distinzione, dai potenti ai peccatori.
- La morte è descritta come una forza inarrestabile che distrugge le barriere fisiche e sociali, rendendo inutili ricchezze e potere.
- Il componimento utilizza la forma della ballata mista, con rime siciliane e una metrica di ottonari e novenari.
- La morte è paragonata a un ladro che spoglia l'uomo, evidenziando la vanità dei beni materiali e la necessità di prepararsi spiritualmente.
- Il commento mette in risalto l'uso della canzone al posto della litania tradizionale, per polemizzare contro contenuti osceni e volgari.
Chi vol lo mondo desprezzare
sempre la morte dea pensare.
La morte è fera e dura e forte,
rompe mura e spezza porte:
ella è sì comune sorte,
che verun ne pò campare.
Ogne gente con tremore
vive sempre con gran terrore,
emperciò che son securi
di passar per questo mare.
Papa collo 'mperadori,
cardinali e gran signori,
iusti e santi e peccatori
fa la morte raguagliare.
La morte viene com' furone,
spoglia l'omo come ladrone;
satolli e freschi fa degiuni
e la pelle remutare.
Non receve donamente,
le recchezze ha per nïente,
amici non val né parenti
quando viene al separare.
Contra liei non val fortezza,
sapïenza né bellezza,
turre e palazzi né grandezza,
tutte le fa abandonare.
Indice
Riflessioni sulla Morte
Colui che vuole disprezzare il mondo
dovrebbe pensare sempre alla morte.
La morte è crudele e indomabile.
Distrugge le mura e sfonda le porte:
essa costituisce talmente una sorte comune a tutti
che nessuno può scampare.
Ognuno, tremando
vive sempre con gran terrore,
per il fatto che sono certi
che questo “passaggio” è inevitabile
L'Inesorabilità della Morte
Papa con gli imperatori,
cardinali e grandi signori
giusti e santi e peccatori,
la morte mette tutti sullo stesso piano.
L'Impotenza Umana di Fronte alla Morte
La morte arriva come un ladrone,
spoglia l’uomo come un ladro;
rende magri coloro che sono sazi
e fa cambiare loro la pelle.
La morte non può essere corrotta con doni
le ricchezze non servono a nulla
non servono a nulla le raccomandazioni di amici o di parenti
quando l’ora della separazione arriva.
Contro di lei non vale nulla la forza,
e nemmeno la sapienza o la bellezza,
torri, palazzi e nemmeno la grandezza
tutte queste cose ci fa abbandonare.
La Morte e la Giustizia Divina
All’uomo ricco ed agiato,
all’usuraio che è mal nato [per l’attività che svolge],
questa riflessione è amara
per colui che non intende correggersi.
Per i giusti è un gran sollievo,
quando subito arriva la morte:
sotto terra rimane il corpo putrefatto,
l’anima si ricongiunge a Dio.
Peccatori, riprendete la rettavia,
abbandonate i vostri peccati,
meditate sulla morte,
affinché non vi sorprenda mentre vi state dando alla pazza gioia (= pentitevi)
La Morte nella Letteratura Medioevale
Lo schema metrico è quello della ballata mista, composta da ottonari e novenari (versi di otto o di nove piedi).
Vi troviamo rime siciliane (terròre/securi) e un’assonanza in –r al v. 33.
Il componimento tratta il tema dell’inesorabile potenza della morte che rende tutti uguali e contro la quale non possono nulla le ricchezze e tutti i possedimenti terreni. Di solito, le laudi avevano la forma di una litania, ma in seguito, come in questo caso, si ricorre alla canzone, che invece era riservata ai contenuti licenziosi. Tale modifica viene fatta per scopi polemici nei confronti di componimenti con tendenza oscena e volgare.
Nella produzione medioevale il tema della morte era molto frequente e di essa venivano messi in risalto alcuni aspetti piuttosto che altri. In questo compimento quello che importa all’autore è sottolineare l’inesorabilità della morte che rende tutti uguali , mentre l’annientamento fisico è solo accennato brevemente.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del componimento?
- Come viene descritta la morte nel testo?
- Qual è l'effetto della morte sugli esseri umani secondo il testo?
- Qual è il messaggio per i peccatori nel componimento?
- Qual è la struttura metrica del componimento e il suo significato?
Il tema principale è l'inesorabilità della morte, che rende tutti uguali, indipendentemente dalla loro posizione sociale o ricchezza.
La morte è descritta come crudele, indomabile e inevitabile, capace di distruggere mura e sfondare porte, e che non può essere evitata da nessuno.
La morte mette tutti sullo stesso piano, dai papi agli imperatori, dai giusti ai peccatori, e non può essere influenzata da ricchezze o raccomandazioni.
Il messaggio per i peccatori è di pentirsi e abbandonare i loro peccati, riflettendo sulla morte per non essere colti di sorpresa.
La struttura metrica è quella della ballata mista, composta da ottonari e novenari, con rime siciliane e assonanze, usata per scopi polemici contro componimenti osceni e volgari.