Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il testo è un sonetto medievale che utilizza il castoro per un'allegoria morale, rappresentando il pentimento e l’allontanamento dal peccato.
  • I bestiari medievali descrivono animali reali o immaginari, aggiungendo interpretazioni simboliche e morali per educare spiritualmente.
  • La struttura di un bestiario comprende la descrizione dell'animale, la sua interpretazione morale e un insegnamento morale finale.
  • La mentalità medievale spesso sovrapponeva osservazioni scientifiche e credenze religiose, limitando l'approccio scientifico moderno.
  • Nel caso del castoro, l’interpretazione morale supera la descrizione scientifica dei fatti, esemplificando la sovrapposizione tra realtà e simbolismo.

Indice

  1. Testo
  2. Parafrasi
  3. Spiegazione - Introduzione
  4. Analisi
  5. Il problema della scientificità dei bestiari
  6. Il caso del castoro: dati scientifici e sovrapposizione morale

Testo

De lo castore audito aggio contare
una miraculosa maravellia: quando
lo caciator lo dee piliare,nella sua mente tanto s’asotillia

ke sa la cosa per ke pò scanpare;
departela da sé, poi no lo piglia;
e questi so’ li menbra da peccare,ke occido l’alma ke non se ne svelia.

È lo Nemico questo caciatore,
[ke] cacia l’omo enveice de castorno
per prendar[e]lo stando nel peccato;

ma l’omo ke se pente de buon
core del male fare, e non ce fa retorno,
remanda lo Nemico sconsolato.

Parafrasi

A proposito del castoro, ho udito raccontare un fatto che ha del meraviglioso e del miracoloso; quando il cacciatore lo deve catturare nella sua mente [l’animale] si ingegna tanto,

da comprendere la ragione per la quale viene cacciato e [individua] il mezzo per sfuggire alla cattura;
strappa dal proprio corpo l’organo per cui viene cacciato, in tal modo, il cacciatore non ha più motivo di catturarlo.

Questo organo sono quelle parti del corpo che inducono al peccato che uccidono l’anima e che egli decide di strapparsi.
[In realtà non si tratta dei testicoli, ma delle ghiandole contenenti una sostanza aromatica utilizzata per la preparazione di un unguento, un tempo molto ricercato come sedativo per guarire i dolori reumatici e di origine nervosa]

E il demonio è questo cacciatore: egli va a caccia dell’uomo invece del castoro per catturarlo mentre sta in una situazione peccaminosa.

Ma l’uomo che si pente sinceramente di essersi comportato male e non ricade nel peccato (= non ce fa ritorno, allontana (= remanda) da sé il nemico in preda a sconforto e tristezza [per non essere riuscito nel suo intento]

Spiegazione - Introduzione

Il testo risale al XIII secolo; l’originale è trascritto nel codice 477 della Biblioteca Nazionale di Roma.
Nel Medioevo, i bestiari erano una particolare categoria di testi che descrivevano le abitudine di vita degli animali, che potevano essere reali o immaginari e a cui venivano aggiunte delle riflessioni moralizzanti. Essi derivano da Il Fisiologo, un testo di anonimo medioevale in cui si descrivono le caratteristiche di alcuni animali, dando di essi un’interpretazione simbolica-religiosa

Analisi

Dal punto di vista metrico si tratta di un sonetto il cui schema è il seguente: ABAB, ABAB, DDE, DFE
Il teso è composto di tre parti, una caratteristica strutturale comune a tutti i Bestiari:
1) una descrizione delle proprietà dell’animale, cioè comportamento, abitudini, aspetto
2) l’interpretazione delle caratteristiche dell’ animale, strettamente connessa all’interpretazione morale
3) enunciazione della morale, sotto forma di insegnamento
L’esistenza dell’interpretazione simbolica e soprattutto l’esplicitazione dell’insegnamento morale non facilità la collocazione di testi di questo tipo perché ci troviamo in una forma di sovrapposizione della didattica di argomento profano e di didattica di argomento sacro. Bisogna però, anche ricordare che nel medioevo i confini fra divulgazione scientifica e scienza sacra erano piuttosto ambigui.

Il problema della scientificità dei bestiari

I problemi che ci pongono testi come questi sono due:
1) quale tipo di mentalità produceva questa sovrapposizione fra osservazioni scientifiche e considerazioni religiose
2) fino a che punto detta mentalità può considerarsi scientifica
Al primo quesito si può rispondere ricorrendo al simbolismo medioevale, presente ovunque: l’uomo era incline a non limitarsi alla percezione dei fenomeni della realtà, ma presupponeva che dietro ad essi si nascondesse sempre un significato religioso
Al secondo quesito si può rispondere che i procedimenti mentali che portavano alla creazione di un bestiario erano assai diversi, se non opposti, a quelli che utilizza la scienza moderna. La struttura del bestiario è articolata in due momenti : descrizione delle caratteristiche dell’animale e la relativa interpretazione. Se la descrizione fosse fatta con rigore scientifico, partendo da un’effettiva osservazione dei fenomeni naturali e se l’interpretazione costituisse veramente la fase successiva, non saremmo molto distanti dal procedimento della scienza moderna. Invece, l’uomo medievale segue il procedimento opposto: prima viene il significato morale o religioso, poi la descrizione della realtà, fedele alla natura solo nella misura in cui risponde al significato o al precetto che si vuole trasmettere.
In sintesi, nel fenomeno naturale ci cerca innanzitutto elementi che possano aiutare lo scrittore ad elaborare l’insegnamento morale e se questo non è possibile, si può arrivare perfino ad inventare il fenomeno.

Il caso del castoro: dati scientifici e sovrapposizione morale

Nel caso del castoro, il dato reale è costituito dalla presenza di ghiandole che i cacciatori cercano per produrre un olio, ma il fatto che queste ghiandole coincidano con i testicoli dipende dalla volontà di trovare un significato morale per poi continuare, aggiungendo che il castoro preferisce tagliarseli piuttosto che essere catturato dal cacciatore, allegoria del demonio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la meravigliosa caratteristica del castoro descritta nel testo?
  2. Il testo racconta che il castoro, per sfuggire al cacciatore, si strappa l'organo per cui viene cacciato, un'azione simbolica che rappresenta il pentimento e l'allontanamento dal peccato.

  3. Qual è il significato morale associato al comportamento del castoro?
  4. Il comportamento del castoro simboleggia l'uomo che si pente sinceramente dei suoi peccati e si allontana dal male, sconfiggendo così il demonio, rappresentato dal cacciatore.

  5. Come si struttura un bestiario medievale secondo il testo?
  6. Un bestiario medievale si compone di tre parti: la descrizione delle proprietà dell'animale, l'interpretazione morale delle sue caratteristiche, e l'enunciazione di un insegnamento morale.

  7. Quali problemi di scientificità presentano i bestiari medievali?
  8. I bestiari medievali sovrappongono osservazioni scientifiche e considerazioni religiose, e la loro mentalità non è scientifica nel senso moderno, poiché privilegiano il significato morale o religioso rispetto alla descrizione fedele della realtà.

  9. In che modo il caso del castoro esemplifica la sovrapposizione tra dati scientifici e morali?
  10. Il caso del castoro mostra come un dato reale, la presenza di ghiandole, venga interpretato moralmente, associandolo ai testicoli per creare un'allegoria del pentimento e della fuga dal peccato.

Domande e risposte

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