Concetti Chiave
- Cecco Angiolieri esalta valori materiali e terreni, in contrasto con i poeti del "dolce stil novo".
- Il poeta desidera godere di donne, vino e gioco, ma è ostacolato dalle ristrettezze economiche.
- La lirica, nonostante il tono cinico, è uno sfogo divertito contro l'avarizia del padre.
- Il sonetto utilizza un linguaggio vivace e immagini realistiche per esprimere il disappunto del poeta.
- La maledizione verso il padre è metaforica, simbolo della frustrazione per la rinuncia ai piaceri.
Indice
Contrapposizione ai Poeti Stilnovistici
Dalla lirica emerge una concezione della vita grottesca e violenta, che si contrappone a quella nobile e cortese espressa dai poeti stilnovistici contemporanei all’Angiolieri.
Valori Materiali e Terreni
Quest’ultimo, poeta dallo spirito libero ed irrequieto, vuole esaltare, in aperta polemica con i poeti del “dolce stil novo”, i valori materiali e terreni della vita, cantati con vivacità e realismo.
Desideri e Privazioni del Poeta
Le cose che renderebbero felice il poeta sono le donne, il bere e il gioco, ma egli è costretto a privarsene, spesso a causa delle modeste condizioni economiche e dell’avarizia del padre che, per questo, a giudizio dell’autore, “meriterebbe” di morire.
Sfogo Divertito e Ribelle
Il componimento assume il tono di uno sfogo divertito, nonostante l’apparenza cinica e dissacrante.
Anche l’invettiva che il poeta rivolge al padre non è rivelatrice di un animo malvagio, bensì di uno spirito ribelle sempre pronto alla battuta scherzosa.Piaceri Negati e Avarizia Paterna
Tre cose solamente sono gradite al poeta, che però non può soddisfarle come vorrebbe: le donne, il vino e il gioco dei dadi. Sono le cose che gli fanno sentire il cuore lieto, ma purtroppo è costretto a goderne raramente a causa del poco denaro a sua disposizione. E quando gli viene in mente che questo è il motivo per cui deve rinunciare alla sua felicità, inveisce e manifesta il disappunto nei confronti del padre avaro, al quale è difficile fare sborsare qualche soldo anche in un giorno di festa come la mattina di Pasqua.
Struttura e Linguaggio del Sonetto
Il sonetto è formato da versi endecasillabi, ordinati in rima secondo lo schema ABAB, ABAB, CDC, DCD.
Il linguaggio del sonetto si presenta vivacizzato da immagini popolaresche e pittorescamente realistiche.
Maledizione e Rivelazione
Il poeta, preso dall’ira perché le ristrettezze economiche non gli permettono di soddisfare i propri piaceri (il gioco, le donne ed il vino), scaglia una violenta maledizione contro un personaggio che resta ancora anonimo, ma per colpa del quale si trova in tali condizioni: che sia trafitto da una lancia!
Nei versi 10- 11 il poeta svela a chi è indirizzata la maledizione precedente: è il padre che, a causa della sua avarizia, lo costringe a rinunciare spesso ai piaceri del gioco, delle belle donne e della taverna. Il padre, accusa il poeta, lo “tien sì magro”, cioè gli lesina a tal punto i denari, che lui, pur di avere qualcosa, addirittura verrebbe da un Paese lontano come la Francia senza neanche essere chiamato.
Conclusione e Metafora Finale
Nella terzina conclusiva, il poeta afferma che ricevere del denaro dal padre nel giorno di Pasqua, quando tutti sono più generosi e non rifiutano di elargire delle mance, è più difficile che far catturare una gru, un uccello veloce ed agile, da un bozzagro, un piccolo rapace, alquanto lento, quindi non adatto alla caccia.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale contrapposizione tra il poeta e i poeti stilnovistici?
- Quali sono i desideri principali del poeta e perché non può soddisfarli?
- Come si manifesta lo sfogo del poeta nei confronti del padre?
- Qual è la struttura e il linguaggio del sonetto?
- Qual è la metafora finale utilizzata dal poeta per descrivere la difficoltà di ottenere denaro dal padre?
Il poeta si contrappone ai poeti stilnovistici esaltando i valori materiali e terreni della vita, in contrasto con la concezione nobile e cortese dei suoi contemporanei.
I desideri principali del poeta sono le donne, il bere e il gioco, ma non può soddisfarli a causa delle sue modeste condizioni economiche e dell'avarizia del padre.
Lo sfogo del poeta nei confronti del padre è divertito e ribelle, caratterizzato da un tono cinico e dissacrante, ma non malvagio.
Il sonetto è composto da versi endecasillabi con schema di rima ABAB, ABAB, CDC, DCD, e utilizza un linguaggio vivace con immagini popolaresche e realistiche.
La metafora finale descrive la difficoltà di ottenere denaro dal padre come più ardua che catturare una gru con un bozzagro, un piccolo rapace lento e inadatto alla caccia.