Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il poema di Gianni Alfani esprime un paradosso amoroso: quanto più è disprezzato dalla donna amata, tanto più ne è affascinato.
  • L'intensità del sentimento amoroso è descritta attraverso un realismo e una vivacità che si discostano dal dolce Stilnovo.
  • Il dolore e la paura invadono il cuore del poeta, trasformando l'innamoramento in un crudele martirio che priva il volto del coraggio di guardare l'amata.
  • La complessità concettuale della poesia è evidente, con una costruzione intricata che appesantisce il tono, evocando un amore tormentato.
  • La lirica rappresenta un cambiamento nella spiritualità stilnovista, assumendo un'atmosfera più terrena e realistica, simile al Canzoniere di Guido Cavalcanti.

Indice

  1. L'attrazione del disprezzo
  2. Il tormento dell'amore
  3. Parafrasi e commento

L'attrazione del disprezzo

Quanto più mi disdegni più mi piaci;

e qua’ tu mi di’: “taci”,

una paura nel cor mi discende

che dentro un pianto di morte v’accende-.

Il tormento dell'amore

Se non t’incresce di veder morire

lo cor che tu m’ài tolto,

amor, l’ucciderà quella paura

ch’accende il pianto del crudel martíre,

che mi spegne del volto

l’ardire, in guisa che no s’assicura

di volgersi a guardar ne li occhi tuoi;

però che sente i suoi

sí gravi nel finir che li contende,

che non li può levar, tanto li ‘ncende!

Parafrasi e commento

Parafrasi e commento

Quanto più mi disprezzi, tanto più mi piaci;

e quando mi dici di tacere,

il mio cuore è preso da paura

a tal punto che sono affetto dal desiderio di morire.

[L’inizio presenta un realismo ed una vivacità che è estranea al dolce Stilnovo. Il volto della donna amata è corrucciato e questo le fa acquisire maggior fascino. Tuttavia dopo il primo verso, prevale un motivo doloroso perché la paura invade il cuore del poeta e lo riempie di pianto e di malinconia.]

Se non ti rincresce, o donna, di veder morire

il cuore che mi hai preso,

il mio cuore sarà ucciso da quella paura

che accendono in me le lacrime che nascono dal crudele martirio:

che mi toglie dal viso ogni forma di sicurezza,

tanto che il mio volto non ha coraggio

di voltarsi e guardare i tuoi occhi

[In questo passo il concetto espresso è molto contorto e non si trasforma in immagine, come del resto avviene anche in tutte le strofe]

perché il mio viso sente i suoi [ occhi ]

diventati così pesanti a causa della morte che li minaccia,

e che non riesce a sollevarli da tanto che essa li infiamma!

[Tutta la strofa è resa molto pesante dal giro artificioso dei concetti-. Da notare che, nell’insieme, l’amore è percepito come tormento e dolore, seguendo, così, il modello del Canzoniere di Guido Cavalcanti. L’atmosfera è più terrena e più realistica, come se la spiritualità che aveva caratterizzato lo Stilnovo stesse subendo un cambiamento. Dal punto di vista metrico, la lirica è una ballata grande: la ripresa è di 4 versi, di cui il secondo è un settenario, mentre gli altri sono degli endecasillabi]

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del testo "L'attrazione del disprezzo"?
  2. Il tema principale è il paradosso dell'amore, dove il disprezzo aumenta l'attrazione e provoca un tormento interiore nel poeta.

  3. Come viene descritto il tormento dell'amore nel testo?
  4. Il tormento dell'amore è descritto come una paura che invade il cuore del poeta, riempiendolo di pianto e malinconia, e che lo priva del coraggio di guardare negli occhi dell'amata.

  5. Quali sono le caratteristiche stilistiche e metriche della lirica?
  6. La lirica è una ballata grande con una ripresa di 4 versi, di cui il secondo è un settenario e gli altri sono endecasillabi. Lo stile è più realistico e terreno, con un'atmosfera di tormento e dolore, simile al Canzoniere di Guido Cavalcanti.

Domande e risposte

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