Concetti Chiave
- La poesia popolare e giullaresca si rivolge a un pubblico poco colto, esibita oralmente dai giullari in piazze e palazzi, con temi come l'amore e la politica.
- Questa forma di poesia è semplice, con un linguaggio accessibile e un ritmo rapido, spesso presentata in forme come ballate e contrasti.
- La poesia comico-parodica, simile a quella giullaresca, tratta l'amore in modo più sensuale con Cecco Angiolieri come principale esponente.
- Il Dolce Stil Novo, centro della cultura fiorentina, esplora temi di omaggio alla dama e spiritualizzazione della figura femminile, con Dante tra i suoi promotori.
- Definita "nuova poesia" da Dante, il Dolce Stil Novo si distingue dalla poesia cortese per la sua visione elevata della nobiltà d'animo e della donna.
Indice
La Poesia Popolare Giullaresca
la poesia popolare e giullaresca è indirizzata ad un pubblico "popolare", cioè poco colto. E' legata ad occasioni significative quali feste, banchetti,ecc.
Caratteristiche e Tematiche
Questa poesia è diffusa principalmente per via orale dai giullari, i quali si esibivano in piazze, fiere o palazzi signorili e, nonostante la provenienza da ceti bassi erano tuttavia molto acculturati. La poesia popolare giullaresca è una poesia semplice caratterizzata da un linguaggio comprensibile a tutti e da un ritmo facile e rapido. Le tematiche che si rispecchiano in questi componimenti sono l'amore, la nobiltà d'animo (gentilezza) e alcuni componimenti trattano di politica. Questi componimenti possono essere scritti come ballate, frottole, rispetti e contrasti (scambio di battute tra due interlocutori. Il maggior esponente fu Cielo d'Alcamo.
Poesia Comico-Parodica e Dolce Stil Novo
La poesia comico-parodica è affine alla poesia popolare giullaresca ed eccezione della tematica dell'amore che viene trattata in modo più sensuale. Il maggior esponente fu Cecco Angiolieri.
Firenze era il centro guida della cultura italiana e, il nucleo più importante di questa cultura era il dolce stil novo. Il dolce stil novo tratta tematiche come l'omaggio feudale alla dama, la visione spiritualizzata della donna e la nobiltà d'animo (gentilezza). I maggiori esponenti furono Guinizzelli, Cavalcanti, Dante, Lapo Gianni e Cino da Pistoia. Questo genere di poesia, detto anche "nuova poesia", viene chiamata così da Dante nel canto XXIV del purgatorio per far cogliere al lettore il distaccp dalla precedente poesia cortese.