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Concetti Chiave

  • La poesia lirica-tragica in Italia si sviluppò attraverso tre scuole principali: siciliana, toscana e Dolce Stil Novo.
  • La scuola siciliana, nata alla corte di Federico II di Svevia, includeva poeti da varie parti d'Italia e fu caratterizzata dal mecenatismo culturale di Federico II.
  • Federico II, uomo di cultura e politico, fondò uno stato centralizzato e l'università di Napoli, contribuendo alla diffusione della cultura laica.
  • I poeti provenzali, fuggiti dalla Francia, portarono in Sicilia schemi poetici ormai superati, adattandoli al contesto della corte di Federico II.
  • La scuola siciliana, con figure come Jacopo De Lentini, durò fino alla sconfitta di Federico II nella battaglia di Benevento, segnando la sua fine.

Indice

  1. Origini della poesia lirica-tragica
  2. La scuola siciliana e Federico II
  3. Influenza dei poeti provenzali
  4. Declino della scuola siciliana

Origini della poesia lirica-tragica

Alle origini della letteratura italiana si diffuse un filone di poesia lirica-tragica, ovvero secondo lo stile alto codificato da Aristotele. Questo filone letterario si sviluppò attraverso tre scuole: la scuola siciliana, la scuola toscana e il Dolce Stil Novo.

La scuola siciliana e Federico II

La scuola siciliana si sviluppa alla corte di Federico II di Svevia.

Con il termine “scuola siciliana” intendiamo tutti quei letterati che operarono nella corte di Federico II, anche se nati in altre parti d’Italia. Federico II era un grande mecenate, infatti era solito invitare a corte molti poeti invitandoli a scrivere. Tra l’altro lo stesso Federico II scriveva e così anche suo figlio. Federico era infatti un uomo molto aperto alla cultura, una cultura laica che s diffuse anche attraverso la costruzione dell’università di Napoli Federico II. Federico II oltre ad essere un grande uomo di cultura, fu anche un grande uomo politico. Fondò uno stato accentrato molto simile agli stati moderni.

Influenza dei poeti provenzali

In Sicilia arrivarono ben presto i poeti provenzali che, dopo la crociata contro gli albigesi, furono costretti a fuggire via dalla Francia meridionale. Essendo venuti a sapere che in Francia c’era un sovrano generoso e ospitale, si trasferirono lì. Arrivati in Italia meridionale questi poeti trovano una situazione storica, sociale e culturale molto diversa da quella lasciata in Francia. La più grande differenza consiste nel fatto che la società della Francia meridionale era ancora una società feudale. Nel regno di Federico II il feudalesimo non c’è più, ma c’è solo uno stato centralizzato moderno. Quando questi poeti scrivono le loro poesie d’amore e parlano della donna come un feudatario e dell’uomo come un vassallo, ripetono gli schemi che avevano vissuto in Francia e che non appartengono più alla loro vita. Le loro poesie quindi diventano espressione di elaborazione formale e di schemi letterali e non sono più espressione viva e sentita del loro vissuto quotidiano. Ricordiamo tra questi Jacopo De Lentini il quale fu il creatore del sonetto che ebbe tanto successo nella letteratura italiana. Per il resto non ricordiamo tanti nomi di poeti in quanto questi non scrivevano per rappresentare se stessi ma per esprimere la loro appartenenza alla corte di Federico II e per esprimere il loro essere membri di una élite privilegiata.

Declino della scuola siciliana

La scuola siciliana durò finché ci fu il regno di Federico II. Quando quest’ultimo fu sconfitto nella battaglia di Benevento, finì non solo il regno, ma anche la scuola siciliana.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini della poesia lirica-tragica nella letteratura italiana?
  2. La poesia lirica-tragica si sviluppò alle origini della letteratura italiana attraverso tre scuole: la scuola siciliana, la scuola toscana e il Dolce Stil Novo, seguendo lo stile alto codificato da Aristotele.

  3. Qual era il ruolo di Federico II nella scuola siciliana?
  4. Federico II era un grande mecenate che invitava poeti alla sua corte, contribuendo allo sviluppo della scuola siciliana. Era anche un uomo di cultura e politica, fondatore dell'università di Napoli Federico II.

  5. Come influenzarono i poeti provenzali la scuola siciliana?
  6. I poeti provenzali, fuggiti dalla Francia meridionale, portarono in Sicilia i loro schemi poetici feudali, che però non rispecchiavano più la realtà del regno centralizzato di Federico II, trasformandosi in espressioni formali.

  7. Cosa portò al declino della scuola siciliana?
  8. La scuola siciliana declinò con la sconfitta di Federico II nella battaglia di Benevento, che segnò la fine del suo regno e, di conseguenza, della scuola stessa.

Domande e risposte

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