Concetti Chiave
- La lirica italiana è influenzata dalla poesia provenzale, diffusa in Sicilia grazie ai trovatori accolti alla corte di Federico II.
- Tra il 1230 e il 1250, i poeti siciliani iniziarono a scrivere in volgare siciliano, influenzando i successivi copisti toscani.
- La poesia siciliana si concentrava sul tema amoroso, mantenendo lo stile e la metrica della poesia cortese, ma senza accompagnamento musicale.
- I poeti siciliani erano funzionari di corte, per i quali la poesia rappresentava un diversivo e un segno di appartenenza all'elite aristocratica.
- I canoni della poesia cortese includevano l'omaggio alla donna, il ruolo dell'amante-servitore, e la segretezza del nome dell'amata.
Indice
Origini della lirica italiana
La lirica italiana prende spunto da quella provenzale. I trovatori, che scapparono dalla Provenza, giunsero nel nord Italia e si spinsero fino in Sicilia, dove furono accolti nella corte di Federico II, centro di cultura, ricca di prestigio e di fascino.
Evoluzione della poesia siciliana
Tra il 1230 e il 1250 nacquero imitatori della poesia cortese che non usavano più la lingua d'oc, ma il volgare siciliano.
Purtroppo non si hanno testi originali, ma solo copie trascritte da copisti toscani che hanno mescolato il volgare siciliano con il volgare toscano.
La poesia siciliana riprendeva il TEMA AMOROSO, lo stile e la metrica, ma non avevano l'accompagnamento musicale.
Funzionari e poeti siciliani
I poeti siciliani erano funzionari dello Stato: Iacopo da Lentini era un notaio, Pier delle Vigne si occupava di cancelleria, Guido delle Colonne era un giudice.
Dunque per questi funzionari di corte la poesia era solo un'evasione, un diversivo dal lavoro. Era soprattutto un segno di appartenenza all'elite aristocratica.Canoni della poesia cortese
Nella poesia siciliana ritornarono i canoni della poesia cortese:
1. L'omaggio feudale alla donna;
2. L'amante è il suo servitore come un vassallo davanti al signore;
3. Le doti fisiche e spirituali paragonate sono agli astri, ai fiori, alle pietre preziose;
4. La speranza di ottenere la ricompensa;
5. La rassegnazione se la donna non si piega alle richieste del cavaliere;
6. Non rivelare il nome della donna per non diffondere il segreto.