Concetti Chiave
- La transizione dall'Impero Romano al Medioevo è segnata dall'integrazione di istituzioni e idee romane con la spiritualità cristiana e le influenze barbariche.
- Il latino medioevale, pur trasformato, rimane ancorato alla tradizione classica, continuando a essere la lingua della scrittura in Europa.
- Sebbene non particolarmente ricca, la letteratura latina medioevale include autori come Boezio e Cassiodoro, che scrivono sotto l'influenza cristiana e germanica.
- Dopo il Mille, c'è un risveglio culturale con la fondazione dell'università di Bologna e lo sviluppo di studi filosofici e teologici, mentre la lingua volgare inizia a emergere.
- La letteratura latina medioevale è fortemente influenzata dal fervore religioso, con un focus su temi divini e un distacco dai beni materiali.
Indice
Introduzione
Con il trionfo del Cristianesimo e le invasioni barbariche la potenza di Roma tramonta e nel suo impero inizia un nuovo ciclo storico per l’Europa: l’epoca medioevale. Tuttavia, come avviene sempre, il tramonto di una civiltà è così lento che si confonde con l’alba dell’età successiva a tal punto che molte forme della civiltà precedente si ritrovano nella nuova era. Così avvenne nel Medioevo. Le istituzioni, gli ideali, il pensiero e i costumi romani, pur trasfigurandosi a contatto con la spiritualità cristiana e della violenza dei barbari.
Lingua latina e cultura barbara
Per esempio, per tutto il Medioevo, sopravvisse la lingua latina, unica lingua ad essere adoperata nella scrittura. Certamente, essa subì delle trasformazioni profonde tanto che si è soliti parlare di “latino medioevale”, tuttavia rimase sostanzialmente ancorata alla tradizione classica. Pertanto se si considerano il lessico e la grammatica si ha l’impressione che nel Medioevo, la letteratura latina continui a vivere, nonostante certe modifiche. Quello che invece cambia è rappresentato dalle nuove concezioni e dalla nuova spiritualità che le vecchie forme veicolano ed è per questo che si può affermare che nel Medioevo ci troviamo in presenza di una nuova letteratura latina.
Alcuni scrittori prima del Mille
La letteratura latina medioevale interessa tutta l’Europa; complessivamente, non è stata una grande letteratura sia per la qualità delle opere che per la ricchezza.Tra i primi scrittori, possiamo ricordare Boezio e Cassiodoro, vissuti entrambi sotto il dominio degli Ostrogoti. Poi abbiamo Venazio Fortunato, uno scrittore le cui opere sono caratterizzate da una forte spiritualità cristiana. Nell’VIII secolo, troviamo Paolo Diacono e Liutprando di Pavia, entrambi storici di origine germanica (fino ad allora gli scrittori avevano origini latine).
La letteratura latina dopo il Mille
Dopo il Mille, assistiamo ad una fioritura più abbondante di poeti e scrittori, contemporaneamente ad un risveglio economico e politico della penisola italiana; infatti, è il periodo dei Comuni, delle crociate e dello sviluppo dei commerci. A questo si accompagna una rinascita culturale e letteraria: viene fondata l’università di Bologna e si ritorna al diritto romano. Si intensificano gli studi filosofici e teologici con Pier Damiani di Ravenna e Anselmo d’Aosta. Numerose sono anche le cronache e le storie delle città. Vengono anche fissate le regole dello scrivere bene o “ars dictandi” con Alberico da Montecassino e Ugo di Bologna. I secoli successivi sono caratterizzati dall’opera di un poeta come Arrigo da Settimello o dei grandi filosofi come Tommaso d’Aquino e Bonaventura da Bagnoregio. Da segnalare che questi scrittori componevano le loro opere nello stesso momento in cui si stava affermando la letteratura in lingua volgare, per cui, si può affermare che essi concludono l’epoca in cui si si faceva uso esclusivo del latino. Nel secoli XIII e XIV, il predominio spettava alla nuova lingua, anche se i dotti non abbandonarono mai l’uso di scrivere in latino quando si trattava di comporre opere di argomento complesso.
Letteratura latina medioevale e religione
Tutta la letteratura latina medioevale è caratterizzata da un grande fervore religioso: il pensiero di Dio, l’immagine dell’oltretomba, il giudizio eterno, le ansi morali, il concetto di Provvidenza divina. Poiché l’animo di questi scrittori è sempre permeato del concetto di divinità, nello loro opere incontriamo visioni e descrizioni di miracoli e un generale distacco dai beni materiali. Tutti gli avvenimenti terreni non sono fortuiti, bensì voluti da Dio, un tema fondamentale nella letteratura italiana del Trecento.Domande da interrogazione
- Qual è l'impatto del Cristianesimo e delle invasioni barbariche sulla civiltà romana?
- Come si è evoluta la lingua latina durante il Medioevo?
- Chi sono alcuni degli scrittori latini medioevali prima del Mille?
- Quali sviluppi caratterizzano la letteratura latina dopo il Mille?
- Qual è il ruolo della religione nella letteratura latina medioevale?
Il Cristianesimo e le invasioni barbariche segnano il tramonto della potenza di Roma, dando inizio all'epoca medioevale, dove molte forme della civiltà romana si fondono con la nuova era.
La lingua latina è sopravvissuta per tutto il Medioevo, subendo trasformazioni che hanno portato al "latino medioevale", mantenendo però un legame con la tradizione classica.
Tra i primi scrittori latini medioevali ci sono Boezio, Cassiodoro, Venazio Fortunato, Paolo Diacono e Liutprando di Pavia, che hanno contribuito con opere di forte spiritualità cristiana e storie di origine germanica.
Dopo il Mille, c'è una fioritura di poeti e scrittori, con un risveglio economico e politico, la fondazione dell'università di Bologna, e un ritorno al diritto romano, accompagnato da studi filosofici e teologici.
La letteratura latina medioevale è permeata da un fervore religioso, con temi come il pensiero di Dio, l'oltretomba, il giudizio eterno e la Provvidenza divina, riflettendo un distacco dai beni materiali.