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Concetti Chiave

  • La letteratura medievale latina manca di autonomia e si mescola con altre forme culturali, avendo uno scopo principalmente strumentale e dottrinale.
  • La produzione letteraria latina medievale si distingue per la separazione degli stili in livelli stilistici: sublime, medio e basso, adattati alle materie trattate.
  • La lingua della cultura era il latino, utilizzato da un'élite, mentre la popolazione parlava il volgare, portando alla frammentazione linguistica post-imperiale.
  • Il Concilio di Tours dell'813 segnò l'importanza delle lingue volgari obbligando la predicazione in volgare, evidenziando la scarsa comprensione del latino tra il popolo.
  • Le lingue romanze, derivanti dal latino, iniziarono a essere utilizzate anche nella letteratura, con documenti come il giuramento di Strasburgo e il Placido Capuano che testimoniano questa transizione.

Indice

  1. Autonomia letteraria e stili
  2. Varietà della letteratura latina medievale
  3. Lingua e frammentazione post-impero
  4. Sviluppo delle lingue romanze
  5. Documenti antichi e transizione linguistica

Autonomia letteraria e stili

Manca l'idea di un'autonomia letteraria, infatti, non è chiaro il confine con le altre forme culturali espresse in opere scritte. La letteratura ha uno scopo unicamente strumentale ed è dunque ricco di dottrina. Viene applicata la separazione degli stili, che devono corrispondere alle materie trattate, per cui vengono distinti tre livelli stilistici: sublime, medio e basso.

Varietà della letteratura latina medievale

La produzione letteraria Latina medievale contiene una notevole varietà di forme, molte delle quali, data la visione religiosa, sono legate alle esigenze del culto. È possibile individuare alcuni generi di grande diffusione:

prosa

  • agiografia= racconto delle vite dei santi come un grande elemento fiabesco
  • exemplum= racconta vicende esemplari con finalità educative e morali
  • opere teologiche = dibattito problemi religiosi e filosofico teologici
  • bestiali, lapidari ed erbari = opere enciclopediche sui significati di animali, pietre e piante
  • cronache ed opere storiografe = registrano i fatti storici avvenuti in un territorio determinato con un'interpretazione Divina
  • inni liturgici = cantati nelle cerimonie del culto
  • visioni = contengono descrizioni di Regni ultraterreni
  • poesia goliardica = esalta il piacere di materiali della vita
  • Lingua e frammentazione post-impero

    la lingua della cultura era in latino, impiegato da un ristretto gruppo di intellettuali, mentre il resto della popolazione usava il volgare. Già nella civiltà romana, c'era una distinzione tra il latino letterario e quello parlato, che presentava già molte varietà locali, influenzate dalle lingue preesistenti alla Romana. Con la frantumazione politica dovuta al crollo dell'impero, ogni regione rimane isolata e viene a formarsi una frammentazione linguistica, accentuata dalle influenze delle lingue dei popoli invasori (Germani e arabi). Il Concilio di Tours dell'813 obbliga i chierici di predicare in volgare, indicando che la maggioranza della popolazione non capiva il latino.

    Sviluppo delle lingue romanze

    Le nuove lingue si sviluppano in Romània, l'area in cui si parlava latino, e daranno origine alle lingue romanze: italiano, fra ncese, spagnolo, portoghese, provenzale, Catalano e rumeno. Inizialmente erano usate solo oralmente, ma poi iniziano ad essere impiegati anche per comporre opere letterarie, dando inizio alle moderne lettera ture europee.

    Documenti antichi e transizione linguistica

    Il più antico documento per i volgari romanzi riguarda il francese ed è chiamato giuramento di Strasburgo. Nell'843 i due successori di Carlo Magno, Carlo il Calvo (sovrano dell'impero occidentale) e Ludovico Germanico (sovrano dell'impero orientale) siglarono un'alleanza dinanzi ai loro eserciti. Non nelle più antiche testimonianze del volgare italiano è l'indovinello veronese, ma presenta ancora una lingua di transizione. Invece, nel Placido Capuano del 960 una base accusa un totale di aver occupato delle terre dell'Abbazia e nel verbale del processo, scritto in latino, il giudice riportato nella testimonianza pronunciata in volgare, ora nettamente distinto dal latino.

    Domande da interrogazione

    1. Qual è il ruolo della letteratura nel contesto culturale medievale latino?
    2. La letteratura medievale latina aveva uno scopo principalmente strumentale e dottrinale, servendo come mezzo per esprimere contenuti religiosi, educativi e morali, oltre a registrare eventi storici con interpretazioni divine.

    3. Quali sono i principali generi letterari della produzione letteraria Latina medievale?
    4. I generi principali includono prosa, agiografia, exemplum, opere teologiche, bestiali, lapidari, erbari, cronache, opere storiografe, inni liturgici, visioni e poesia goliardica, riflettendo la varietà e la ricchezza della letteratura di quel periodo.

    5. Come si è evoluta la lingua nella letteratura dopo il crollo dell'Impero Romano?
    6. Dopo il crollo dell'Impero Romano, si è assistito a una frammentazione linguistica con lo sviluppo di varietà locali del latino, influenzate dalle lingue dei popoli invasori. Questo processo ha portato alla nascita delle lingue romanze, che inizialmente erano usate solo oralmente e successivamente anche nella composizione di opere letterarie.

    7. Qual è l'importanza del Concilio di Tours dell'813 per la lingua e la letteratura?
    8. Il Concilio di Tours dell'813 ha avuto un ruolo cruciale, obbligando i chierici a predicare in volgare, ciò indica la crescente importanza delle lingue volgari rispetto al latino, poiché la maggior parte della popolazione non comprendeva più il latino, segnando un passo significativo verso lo sviluppo delle moderne letterature europee.

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