Concetti Chiave
- La letteratura cortese emerse nel XII secolo nel sud della Francia, celebrando l'arte dell'amore attraverso la poesia trobadorica.
- Le origini della letteratura cortese derivano da antichità, leggende celtiche e lirica occitana, con influenze significative da autori come Ovidio.
- L'amor cortese trovò la sua espressione più pura nei trovatori del sud della Francia, diffondendosi poi nel nord grazie a figure come Eleonora d'Aquitania.
- Le opere emblematiche della letteratura cortese includono i romanzi di Chrétien de Troyes e il Roman de la Rose di Guillaume de Lorris e Jean de Meung.
- Nonostante il declino nel XII secolo, lo spirito cortese sopravvisse e influenzò poeti come Guillaume de Machaut e François Villon, fino al petrarchismo del XVII secolo.
Origini della letteratura cortese
All'inizio del XII secolo appare nei piccoli cortili signorili del sud della Francia un nuovo tema letterario che dà vita alla celebrazione dell'arte di amare e che procede dall'attuazione da parte del trovatore del trobar, vale a dire l'arte di "trovare" in poesia.
La letteratura cortese ha tratto il suo materiale da tre raccolte principali: antichità, leggende celtiche e lirica occitana.
Nelle opere antiche, i poeti hanno trovato temi e ispirazione; hanno reso popolari in francese alcuni autori come Ovidio. Il romanzo di Alessandro, il romano di e l’Enea ben presto diventeranno i più diffusi. Lo stesso Chrétien de Troyes iniziò adattando Ovidio. Lo sfondo celtico e il "materiale della Bretagna" hanno fornito al romanzo cortese la maggior parte dei suoi temi, e più in particolare la sua atmosfera magica: l'incantatore Merlino o la fata Melusine intervengono sempre nella storia per promuovere o ostacolare la corsa dell'eroe. Infine, la canzone d'amore provenzale fornisce ai romanzieri il tema del servizio d'amore, assimilato al servizio feudale: l'amore è considerato un'esaltazione quasi mistica e una fonte di virtù: la dama è inaccessibile.
Influenze e diffusione
Dal XII secolo, la concezione dell'amor cortese ispirò la poesia lirica nel territorio della lingua d'oc, ed è nei trovatori del sud della Francia che il fin'amor trova la sua espressione più specifica, con la lirica cortese. Lo spirito cortese si diffuse gradualmente nel nord della Francia. Il matrimonio, nel 1137, di Eleonora d'Aquitania, nipote del trovatore Guglielmo IX, con Luigi VII riveste un ruolo importante in questa diffusione. Le sue figlie a loro volta seppero perpetuare la tradizione, tra cui Marie de Champagne, che si affermò come figura emblematica della dama di corte.
Nella lingua d'oïl, la letteratura cortese è rappresentata dai canti di trovieri come Thibaud de Champagne, ma soprattutto dal romanzo: le versioni di Tristano e Yseult (in particolare quella di Tommaso d'Inghilterra), il Lais de Marie de France e i romanzi di Chrétien de Troyes sono tra le illustrazioni più originali e audaci di questa religione dell'amor cortese.
Dopo essere stata codificata dall'italiano Andrea Cappellano nel suo Tractatus de amore, la dottrina cortese si presenta come un'arte dell'amore nel Roman de la Rose di Guillaume de Lorris e Jean de Meung. L'ideale cortese si diffuse poi in tutta Europa: Catalogna, Castiglia, Portogallo, Italia (sotto forma di dolce stil nuovo), Germania (poesia Minnesänger).
Declino e trasformazione
Il declino, o almeno la trasformazione dello spirito cortese, avvenne alla fine del XII secolo. Il materiale della Bretagna continua ad essere sfruttato nei romanzi della Tavola Rotonda o nella prosa Lancillotto. Gautier di Arras usa temi greco-bizantini nei suoi Éracles. La prima parte del Roman de la Rose è una vera esposizione dell'arte dell'amor cortese.
Ma, accanto a queste opere ancora solide, a volte sprofondiamo nella mitezza del romanzo idilliaco (solo Aucassin e Nicolette fanno eccezione) o nel roboante dei romanzi cavallereschi la cui moda sopravvive fino al XVI secolo. Tuttavia, nel XIV e XV secolo, la tradizione cortese è ancora molto presente e ispira molti poeti, tra cui Guillaume de Machaut, Eustache Deschamps, Alain Chartier (La Belle Dame sans merci, 1424), François Villon e Charles d'Orléans. Infine, va notato che il petrarchismo e la preziosa poesia del XVII secolo derivano direttamente dalla tradizione cortese.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini della letteratura cortese?
- Come si è diffusa la concezione dell'amor cortese?
- Quali sono le opere più rappresentative della letteratura cortese nella lingua d'oïl?
- In che modo la dottrina cortese è stata codificata?
- Come è avvenuto il declino della letteratura cortese?
La letteratura cortese ha avuto origine nei piccoli cortili signorili del sud della Francia all'inizio del XII secolo, traendo ispirazione da antichità, leggende celtiche e lirica occitana.
L'amor cortese si è diffuso dal sud al nord della Francia, influenzato dal matrimonio di Eleonora d'Aquitania con Luigi VII, e si è esteso in tutta Europa, ispirando diverse tradizioni letterarie.
Nella lingua d'oïl, le opere più rappresentative includono i canti di trovieri come Thibaud de Champagne, le versioni di Tristano e Yseult, i Lais de Marie de France e i romanzi di Chrétien de Troyes.
La dottrina cortese è stata codificata da Andrea Cappellano nel Tractatus de amore e ulteriormente sviluppata nel Roman de la Rose di Guillaume de Lorris e Jean de Meung.
Il declino della letteratura cortese è avvenuto alla fine del XII secolo, con una trasformazione verso romanzi idilliaci e cavallereschi, ma la tradizione è rimasta influente fino al XV secolo, ispirando poeti come Guillaume de Machaut e François Villon.