Concetti Chiave
- Dante utilizza il 6° canto del Purgatorio per criticare la degradazione politica dell'Italia, evidenziando la corruzione e le lotte interne.
- Petrarca, nella sua canzone "Italia mia", condanna le guerre civili tra i signori italiani e l'uso di mercenari stranieri, adottando un tono solenne e commosso.
- Leopardi, in "All'Italia", lamenta la decadenza contemporanea paragonando la gloria passata con il presente, in cui le virtù antiche sono perdute.
- Dante critica sia la chiesa che ostacola il potere imperiale sia l'imperatore Alberto d'Asburgo per il suo disinteresse verso l'Italia.
- Nonostante le critiche, Dante, Petrarca e Leopardi esprimono un profondo amore per l'Italia, desiderando un miglioramento della sua situazione.
Indice
Invettiva di Dante contro la politica italiana
Nel 6 canto del Purgatorio, così come nel 6 canto sia dell’Inferno che del Paradiso, Dante inserisce un’invettiva contro la degradazione politica dell’ Italia, corrotta E lacerata dalle lotte interne.
Egli si chiede a cosa siano servite le leggi di Giustiniano, il quale riunì una commissione di giuristi al fine di compilare un elenco di leggi e di definire il diritto civile, sulla quale si fonda la scienza giuridica; se non vi è qualcuno che le faccia rispettare.Critica alla Chiesa e all'Impero
Dante critica anche la chiesa, che ostacola il potere dell’imperatore e cerca di assumere anche il potere temporale. Infine condanna anche l’imperatore Alberto d’Asburgo, il quale si disinteressò dell’Italia. È così sdegnato da dubitare che Dio stesso abbia distolto lo sguardo dalla penisola ed invita i cittadini di Firenze ad assumere cariche pubbliche, dubitando che questi ne siano in grado poiché non hanno alcun senso della giustizia.
Tradizione lirica storica patriottica
La tradizione di lirica storica patriottica attraversa tutti i secoli da dante fino all età contemporanea, ricordiamo ad esempio la canzone Italia mia benché parlar sia indarno di Petrarca, il quale condanna le lotte civili tra i signori italiani, e l impiego delle milizie mercenarie germaniche. Si può subito notare una differenza con dante, il quale ha essenzialmente come riferimento l’impero e la chiesa, ed assume un atteggiamento apocalittico, tanto che minaccia terribili castighi dal cielo sulla corruzione contemporanea. Petrarca invece ha un tono molto più commosso e solenne, con uno stile meno iperbolico.
Leopardi e il rimpianto per l'Italia
Anche Leopardi, nella lirica “All’ Italia”, esprime un rimpianto per la decadenza dell’ Italia contemporanea. Egli crea un parallelo tra il passato e il suo presente: le mura, gli archi, le colonne e le torri rappresentano la forza e la gloria del passato, cui leopardi contrappongono il presente, in cui le antiche virtù sono scomparse.
Leopardi inoltre con una personificazione descrive l’Italia, che fu, in tempi antichi, governatrice del mondo, in catene, senza nessuno che combatta per la sua libertà.
Amore per l'Italia nonostante le critiche
Sia Dante, che Petrarca, che Leopardi, pur condannandone gli aspetti negativi, esprimono un grande amore per l’Italia.
Domande da interrogazione
- Qual è l'invettiva di Dante contro la politica italiana nel 6 canto del Purgatorio?
- Come critica Dante la Chiesa e l'Impero?
- Qual è il tema centrale della lirica "All'Italia" di Leopardi?
Dante critica la degradazione politica dell'Italia, corrotta e lacerata dalle lotte interne, e si chiede l'utilità delle leggi di Giustiniano se nessuno le fa rispettare.
Dante critica la Chiesa per ostacolare il potere dell'imperatore e condanna l'imperatore Alberto d'Asburgo per il suo disinteresse verso l'Italia, dubitando che Dio stesso abbia distolto lo sguardo dalla penisola.
Leopardi esprime un rimpianto per la decadenza dell'Italia contemporanea, creando un parallelo tra la gloria del passato e la mancanza di virtù nel presente, personificando l'Italia come una governatrice in catene.