Autoref3874d
Genius
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • L'italiano "imitazione" ha origine dal latino "imitatione", derivato da "imitari", che significa "imitare".
  • Nel classicismo umanistico e rinascimentale, l'imitazione era vista come un mezzo per creare una letteratura moderna di pari valore a quella antica.
  • Petrarca considerava l'imitazione un processo di assimilazione dei modelli classici, integrandoli nella propria mente.
  • La polemica tra Poliziano e Cortesi evidenziava diverse visioni sull'imitazione: una libera ed eclettica contro una unitaria e omogenea.
  • L'imitazione ha avuto un ruolo fondamentale nella rinascita del volgare e nella creazione di una lingua italiana unitaria, come proposto da Pietro Bembo.

Indice

  1. Origini e significato dell'imitazione
  2. Imitazione nel classicismo umanistico
  3. Dibattito sull'imitazione nell'Umanesimo

Origini e significato dell'imitazione

L’italiano “imitazione” deriva dal latino imitatione(m), a sua volta da imitari (“imitare”).

Imitazione nel classicismo umanistico

Il principio dell’imitazione dei modelli classici costituì uno dei pilastri del classicismo umanistico e rinascimentale. L’imitazione non era in questo caso intesa come riproduzione di elementi già esistenti, ma come pilastro per l’elaborazione di una letteratura “moderna”, che potesse avere pari dignità e magari anche competere con la letteratura degli antichi. Muovendo da questa visione condivisa era poi possibile avanzare diversi modelli di imitazione e di rapporto con i testi antichi. Già Petrarca riflette su questo tema, definendo il processo dell’imitazione letteraria come risultato dell’assimilazione dei modelli, “incorporati” nel profondo della propria mente.

Dibattito sull'imitazione nell'Umanesimo

Nella fase dell’Umanesimo maturo le diverse posizioni sono ben rappresentate invece nella polemica tra Angelo Poliziano, fautore di un’imitazione libera ed eclettica, e Paolo Cortesi, che sosteneva una scelta imitativa unitaria e omogenea, fondata, in questo caso, sul modello di Cicerone. Il valore culturale dell’imitazione è inoltre attestato dall’importanza che l’individuazione di modelli letterari imitabili – soprattutto Petrarca e Boccaccio – ebbe nella rinascita del volgare e nella definizione di una lingua italiana unitaria proposta da Pietro Bembo nelle Prose della volgar lingua.

Dal latino:

imitari=imitare

imitatione(m)=imitazione

Umanesimo:non semplice riproduzione dei modelli classici, ma elaborazione delle fonti

Poliziano:favorevole all’imitazione libera

Cortesi: favorevole alla scelta di un canone unitario

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community