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Concetti Chiave

  • La civiltà rinascimentale si esprime vivacemente nelle opere culturali che evitano l'ideologia neoplatonizzante, preferendo l'osservazione del reale.
  • Scrittori come Machiavelli e Guicciardini incarnano una nuova visione della vita e dell'uomo, influenzata dai cambiamenti politici e sociali tra il Duecento e il Cinquecento.
  • Le opere rinascimentali mostrano una maturazione intellettuale stimolata dal processo storico e dalla competizione con la cultura classica.
  • C'è una notevole differenza tra le opere rinascimentali e la storiografia medievale, principalmente nella laicizzazione delle tematiche trattate.
  • La prosa rinascimentale, pur nella sua letterarietà, si concentra sul contenuto senza indulgere in narcisismi stilistici.

Indice

  1. Civiltà Rinascimentale e Cultura
  2. Scrittori di Storia e Politica

Civiltà Rinascimentale e Cultura

Gli atteggiamenti mentali e culturali propri della civiltà rinascimentale si ritrovano più vivaci e più originali in quelle tendenze di cultura e in quelle opere in cui l’argomento da una parte, la personalità dell’autore dall’altra (cioè il suo abito mentale, la sua formazione culturale, la sua attività professionale, le sue condizioni di vita, il suo pubblico) inducevano meno ad una ideologia neoplatonizzante, a un ambiente cortigiano per gentiluomini e di dame, al compiacimento per la bella pagina letteraria, e più, invece, all’osservazione del reale, all’analisi delle cose, a una prosa che, pur nella sua letterarietà, non tendesse a staccarsi dal contenuto per compiacersi narcisisticamente si sé.

Scrittori di Storia e Politica

Negli scrittori dunque di storia e di politica (e soprattutto nei veri grandissimi, Machiavelli e Guicciardini) è da ricercare la visione della vita e dell’uomo che si era formata sotto il duplice influsso della trasformazione politica e sociale cui era stata soggetta la società italiana fra il Duecento e il Cinquecento, e della maturazione intellettuale avvenuta sotto la spinta del processo storico e al contatto competitivo con la cultura classica. Infatti, chi confronti le loro opere con quelle della storiografia medievale, avverte subito le profonde differenze, prima fra tutte la laicizzazione delle tematiche.

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