Fabrizio Del Dongo
Genius
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Jacopo Sannazaro, poeta del Quattrocento, è noto per la sua assimilazione degli insegnamenti di Petrarca, combinando un'educazione umanistica solida con la conoscenza della letteratura volgare.
  • Il sonetto di Sannazaro esplora il lamento amoroso del poeta, un tema ricorrente nella tradizione classica e nel Canzoniere di Petrarca, utilizzando la natura come confidente fidata.
  • Stilisticamente, il sonetto è caratterizzato da un equilibrio perfetto, raggiunto attraverso una sintassi paratattica e un ritmo regolare di coppie di endecasillabi senza enjambements.
  • Sannazaro evita l'artificiosità retorica, preferendo la tecnica della difficilis facilitas, impiegando chiasmi, antitesi e coppie di termini di significato simile per esprimere concetti complessi in modo semplice.
  • L'uso di anafore, metafore e interrogative retoriche arricchisce il testo, inserendo termini del campo lessicale del fuoco per evocare il tema dell'amore ardente.

Indice

  1. L'influenza di Petrarca su Sannazaro
  2. Temi e metafore nel sonetto
  3. Stile e tecniche poetiche

L'influenza di Petrarca su Sannazaro

Jacopo Sannazaro è il poeta che nel Quattrocento assimila più di tutti gli insegnamenti del Petrarca. Nato da una nobile famiglia napoletana, ebbe una solida e intensa educazione umanistica e cui però si aggiunse anche la conoscenza dei testi di letteratura volgare. Autore di opere in latino, scrisse anche delle Rime in volgare e soprattutto l’Arcadia un romanzo pastorale, anch’esso in volgare, che viene considerata l’opera maggiore.

Le parole “calde” del sonetto sono: amore, colloquio con la natura, tecnica del difficilis facilitas, sofferenza, donna amata, petrarchismo, natura

Temi e metafore nel sonetto

Il tema è il lamento del poeta a causa della propria sofferenza amorosa; esso si ritrova sia nella tradizione classica, che in Petrarca, soprattutto nel Canzoniere.

Di ispirazione petrarchesca sono anche alcuni schemi narrativi come

• il lamento rivolto alla natura che ricopre il ruolo di confidente (le campagne, i boschi, il mare, i pesci, il vento, i sassi)

• alcune metafore (metafora del cuore che arde di passione)

• il lessico e i principali stilemi (le piagge, le selve, il mare, i pesci, tutti elementi che costituiscono l’esperienza concreta del poeta – È probabile che egli abbia scritto il sonetto nella sua villa di Mergellina che offriva il panorama sul golfo della città.

Stile e tecniche poetiche

Dal punto di vista stilistico, il sonetto è molto equilibrato. Tale equilibri viene raggiunto attraverso: una disposizione equilibrata dei vari elementi che compongono il sonetto, una sintassi che privilegia la paratassi e le strutture binarie (= verbo + 2 complementi oggetto), un andamento ritmico regolare per coppie di endecasillabi senza enjambements.

Sannazaro rifiuta l’elaborazione retorica troppo artificiosa, ricorrendo, però, alla tecnica della difficilis facilita. A tal scopo, egli utilizza, per esempio:

• il chiasmo, cioè l’inversione di tue termini vicini ( “piagge apriche… udrete”, “udrete, selve”)

antitesi concettuale: la natura ridente che si oppone alla tristezza del poeta viene presentata come confidente e amica del poeta, in opposizione alla donna che è lontana e crudele

• uso di coppie di aggettivi, sostantivi o verbi che, sostanzialmente hanno lo stesso significato: “il pianto e i …..lamenti”, “i dolorosi accenti/e ‘l tristo suon”, “arde e sfavilla”(a questo proposito la metafora del cuore che arde è un luogo abbastanza comune in letteratura, mentre l’azione di “sfavillare” è più rara

anafore e altre riprese simmetriche: “staranno intenti”, “staran pietose”, “quest’aure”, questi sassi”

• interrogative retoriche, solo nell’ultima terzina

• metafore: “”sospiri ardenti”, “vero amor… scintilla”, cor che …. arde e sfavilla”, tutte con termini che fanno parte del campo lessicale del fuoco

• le coppie aggettivo + sostantivo o sostantivo + aggettivo si alternano alla fine dei versi delle due quartine

• uso equilibrato degli enjambements: “staran pietose a’ miei sospiri ardenti/quest’aure” (vv. 7/8); “qualche scintilla/vive” (vv. 9/10), “avran mercede/del cor” (10/11), “se già nol crede/quella” (vv.12/13)

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'influenza di Petrarca su Jacopo Sannazaro?
  2. Jacopo Sannazaro è fortemente influenzato da Petrarca, avendo assimilato i suoi insegnamenti nel Quattrocento. Sannazaro, proveniente da una nobile famiglia napoletana, ha ricevuto un'educazione umanistica e ha scritto opere in latino e volgare, tra cui l'Arcadia, considerata la sua opera maggiore.

  3. Quali sono i temi principali del sonetto di Sannazaro?
  4. Il sonetto di Sannazaro tratta principalmente il lamento del poeta per la sofferenza amorosa, un tema presente nella tradizione classica e petrarchesca. Include il colloquio con la natura come confidente e utilizza metafore come il cuore che arde di passione.

  5. Quali tecniche poetiche utilizza Sannazaro nel suo sonetto?
  6. Sannazaro utilizza uno stile equilibrato, con paratassi e strutture binarie, evitando l'elaborazione retorica artificiosa. Impiega tecniche come il chiasmo, antitesi concettuali, coppie di aggettivi e sostantivi, anafore, interrogative retoriche e metafore legate al fuoco.

  7. Come viene rappresentata la natura nel sonetto di Sannazaro?
  8. Nel sonetto, la natura è rappresentata come confidente e amica del poeta, in contrasto con la donna amata che è lontana e crudele. Elementi naturali come le campagne, i boschi e il mare sono parte dell'esperienza concreta del poeta, probabilmente ispirata dalla sua villa a Mergellina.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community