Concetti Chiave
- Angelo Poliziano, nato a Montepulciano nel 1454, fu un talento precoce a Firenze, noto per la sua traduzione dell'Iliade e il suo servizio sotto Lorenzo de' Medici.
- Poliziano visse a Firenze, Mantova e poi tornò a Firenze, dove morì nel 1494, dopo aver lasciato temporaneamente la città a causa di tensioni familiari con Clarice, moglie di Lorenzo.
- Poliziano è considerato un prototipo del letterato umanista per il suo lavoro di traduzione e interpretazione di testi greci e latini, combinando patrimonio classico e poesia volgare.
- Le sue opere, come le "Rime" e "Stanze per la giostra", mostrano un mix di stile classico, stilnovistico e petrarchesco, con temi di giovinezza e amore, e un approccio encomiastico e idealizzante.
- Poliziano scrisse anche la prima opera teatrale in volgare di argomento profano, "Fabula di Orfeo", che racconta la storia del cantore greco Orfeo e la sua tragica impresa negli inferi.
Indice
La giovinezza e l'inizio della carriera
Angelo Poliziano nacque a Montepulciano ( Siena) nel 1454. A Firenze,sin da giovane, egli si distinse per il suo talento, tantoché fu soprannominato “omerico giovinetto” per via della traduzione elegante dei libri dell’Iliade.Nel 1473 egli entrò al servizio di Lorenzo de’Medici, diventando cancelliere e poi precettore dei figli di Lorenzo.
Nel 1479, per via di dissidi con la moglie di Lorenzo( Clarice), egli lasciò Firenze e si recò a Mantova da Federigo Gonzaga.
Ma poi egli ritornò a Firenze dove morì nel 1494.Contributi letterari e stile unico
Poliziano, grazie alla sua ricca produzione, rappresenta il prototipo del letterato umanista. Egli si occupò di tradurre, ricostruire e interpretare i testi greci e latini, di Aristotele,Virgilio,Orazio
ecc. Scrisse diverse opere in versi e prose in latino, ma anche opere in volgare, dove egli intrecciò il patrimonio classico con la poesia
volgare. Poliziano inoltre, si rifece a diversi autori, in modo da creare uno stile molto vasto e misto, dando via a un impasto originale, dove convivono parti classiche, stilnovistiche e petrarchesche, creando una poesia armoniosa, priva di drammaticità econdizionamenti della realtà e del tempo.
Opere principali e poetica umanistica
Egli compose le Rime, che hanno fonti d’ispirazione e temi diversi, come la giovinezza el’amore. Sono presenti inoltre anche diversi registri formalirispecchiando il desiderio di esplorazione da parte di Poliziano. Con l’opera le Stanze per la giostra egli celebra la vittoria del fratello di Lorenzo, Giuliano, in un torneo cavalleresco. L’opera però non fu terminata, ma si ferma all’inizio del 2° libro. L’opera è un genere encomiastico, che si basa su un fatto realmente accaduto, per poi esaltarne il protagonista. La caratteristica principale dell’opera è inoltre la trasfigurazione, ovvero l’irrealtà dei personaggi, degli episodi e delle figure mitologiche. Poliziano infatti, non ha come scopo, quello di rappresentare la realtà, ma quello di civilizzare ed educare, idealizzando un mondo perfetto. Egli crea quindi un sogno, un paradiso, dedicato alla gioia e all’amore, per questo quest’opera,insieme ai quadri di Botticelli è considerata come la più efficace
dichiarazione di poetica dell’arte umanistica.
La Fabula di Orfeo e il teatro
Egli scrisse anche la prima opera teatrale in volgare di argomento profano, la Fabula di Orfeo, scritta nel 1480. Il testo parla del cantore greco Orfeo, a cui viene concesso di scendere negli inferi per riportare in vita lamoglie Euridice, ma egli fallisce e muore.
Domande da interrogazione
- Quali furono i primi passi della carriera di Angelo Poliziano?
- In che modo Poliziano contribuì alla letteratura umanistica?
- Qual è la caratteristica principale delle "Stanze per la giostra"?
- Qual è l'importanza della "Fabula di Orfeo" nel contesto teatrale?
Angelo Poliziano iniziò la sua carriera a Firenze, dove si distinse per il suo talento nella traduzione dei libri dell'Iliade, guadagnandosi il soprannome di "omerico giovinetto". Entrò al servizio di Lorenzo de' Medici nel 1473.
Poliziano rappresenta il prototipo del letterato umanista, traducendo e interpretando testi greci e latini e creando opere in latino e volgare che intrecciano il patrimonio classico con la poesia volgare, sviluppando uno stile originale e armonioso.
La caratteristica principale delle "Stanze per la giostra" è la trasfigurazione, con personaggi e episodi irreali, idealizzando un mondo perfetto dedicato alla gioia e all'amore, senza rappresentare la realtà.
La "Fabula di Orfeo" è importante perché è la prima opera teatrale in volgare di argomento profano, scritta nel 1480, che narra la storia del cantore greco Orfeo e il suo fallimento nel riportare in vita la moglie Euridice.