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Concetti Chiave

  • Angelo Poliziano, nato nel 1454 a Montepulciano, fu un rinomato erudito e poeta protetto da Lorenzo de' Medici.
  • Tradusse in latino l'Iliade di Omero e ricoprì incarichi importanti a Firenze, inclusa la cattedra di arte oratoria e poetica.
  • Poliziano è noto per le sue opere in latino di natura erudito-filologica e per le "Rime", una raccolta di componimenti lirici in volgare fiorentino.
  • Le "Rime" affrontano temi come l'amore, la natura e la bellezza femminile, sottolineando l'importanza del volgare fiorentino.
  • "Stanze per la giostra" è un poemetto encomiastico incompiuto che celebra la vittoria in giostra di Giuliano de' Medici.

Vita e opere:

Indice

  1. Infanzia e Formazione
  2. Carriera e Protezione
  3. Opere e Morte
  4. Rime e Temi
  5. Stanze per la giostra

Infanzia e Formazione

• Nato nel 1454 a Montepulciano

• Studiò a Firenze con prestigiosi maestri

• Fu amante del latino e del greco, e tradusse in latino l’Iliade di Omero

Carriera e Protezione

• Ebbe la protezione di Lorenzo de’ Medici

• Ricoprì l’incarico di precettore dal 1473 al 1478

• Abbandonò Firenze nel 1479 e si stabilì a Mantova dai Gonzaga

• Ritornò a Firenze dove Lorenzo de’ Medici gli affidò la cattedra di arte oratoria e poetica

• Morì nel 1494

Opere e Morte

• La maggior parte delle sue opere sono scritte in latino e sono di natura erudito-filologica

Rime:

Rime e Temi

• Raccolta di 100 componimenti scritti in volgare e di tipo lirico con un linguaggio elegante

• I temi sono:

- amore

- sentimento della natura

- bellezza femminile che passa col tempo

• Vuole affermare l’importanza del volgare fiorentino come lingua letteraria

Stanze per la giostra:

Stanze per la giostra

• Poemetto encomiastico suddiviso in 12 libri ma rimasto incompleto, scritto in onore di Giuliano de’ Medici (fratello di Lorenzo)

• Celebra la vittoria di Giuliano in una giostra

• Trama: Iulio, giovane dedito ad armi e caccia, è indifferente all’amore; perciò Cupido decide di farlo innamorare e manda durante la sua caccia una cerva bianca che corre spaventata, quindi Iulio la insegue ed arriva ad un prato fiorito dove non trova la cerva ma una ninfa, di cui si innamora.

Cupido fiero di sé, va dalla madre Venere, e lei, dea dell’amore, manda in sogno a Iulio la missione di compiere un’impresa difficile per provare il suo coraggio e far innamorare la ninfa, ma il romanzo qui si interrompe


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