Concetti Chiave
- La ballata "Ben venga maggio" di Poliziano, parte delle celebrazioni del Calendimaggio, è caratterizzata da versi di settenari e da un'atmosfera festosa di musica e danza.
- Il componimento esorta alla giovinezza e all'amore, utilizzando imperativi e congiuntivi per coinvolgere le fanciulle, creando un tono gioioso e persuasivo.
- Il testo associa l'amore giovanile alla primavera, utilizzando termini naturali che evocano la stagione, come rose e fiori, creando un parallelismo tra giovinezza e rinascita primaverile.
- La contrapposizione tra la rinascita annuale della primavera e la fugacità della giovinezza è evidenziata, richiamando echi letterari classici e biblici.
- Il tema della fugacità del tempo e l'invito a godere della vita trovano un parallelo nel "Trionfo di Bacco e Arianna" di Lorenzo, che esplora concetti simili.
Indice
La celebre ballata di Poliziano
Forse la più celebre tra le Rime di Poliziano, Ben venga maggio è una ballata di settenari legata alle festività di Calendimaggio (festività stagionale che si tiene ai primi di maggio), come segnala la parola-rima maggio che chiude ogni strofa.
Il componimento era accompagnato da musica e danze femminili (lo suggerisce il testo stesso, incitando a che ciascuna fanciulla balli e canti), e forse anche mimato in un’azione scenica, con l’ingresso della personificazione del dio d’Amore.Struttura e tema della ballata
Schema metrico: ballata di settenari (tranne la ripresa, in quinario e settenario) con ripresa XX e strofa ABABBX.
Esortazioni e destinatari del poeta
Questa ballata è un vero e proprio inno alla giovinezza e all’amore, nel contesto festivo del Calendimaggio fiorentino. Il carattere gioiosamente persuasivo della composizione risulta evidente dall’organizzazione del testo che costruisce ogni strofa intorno a un’esortazione, resa attraverso le forme dell’imperativo o del congiuntivo esortativo: Ben venga (v. 1), venite (v. 9), non sie… acerba (v. 16), arendetevi (v. 29) doni el core (v. 34), fategli … festa (v. 42). A parte la ripresa, rivolta alla primavera con tono ben augurante più che esortativo, le destinatarie delle sollecitazioni del poeta sono sempre le fanciulle della schiera, apostrofate con il ricorso al reiterato uso dell’aggettivo belle (vv. 8, 11, 15, 24, 29, 42). Il ritmo rapido e popolareggiante del verso breve evoca un’atmosfera leggera, giocosa e amorosa. La stessa vivacità si ritrova nella conclusione della composizione, che termina con uno scambio di battute tra le fanciulle, che sembrano così rispondere all’esortazione del poeta ad accogliere l’amore, e Amore stesso, che le invita a cingere di ghirlande i loro innamorati.
Motivi lirici e immagini naturali
In questo componimento si ritrovano i motivi più tipici della produzione lirica volgare di Poliziano: l’esaltazione dell’amore giovanile da un lato e la stagione primaverile dall’altro, che si richiamano a vicenda come metafora l’una dell’altra. Numerosi sono nel testo i termini che evocano la natura primaverile (rose e fiori, v. 7; verdi arbuscelli, v. 10; erba, v. 18; rose e gigli, v. 40; fior, v. 44). Il paragone tra primavera e giovinezza, però, si rivela a tutto vantaggio della prima, che ogni anno ritorna, mentre «non si rinnovella / l’età come fa l’erba» (vv. 17-18). Quest’immagine apparentemente semplice, che compara la sorte dell’uomo agli elementi naturali, reca in sé echi classici (Catullo, Carme 5, vv. 4-6: «i soli possono tramontare e ritornare […] noi dobbiamo dormire un’unica infinita notte») e biblici («come l’erba sono i giorni dell’uomo» Salmi 102, v. 15): a testimonianza della consuetudine di Poliziano di intessere i propri testi di reminiscenze letterarie. Un parallelo tematico è però anche possibile con Il trionfo di Bacco e Arianna di Lorenzo, che proprio sul tema della fugacità del tempo e sull’esortazione a goderne è interamente costruito (confronta specialmente i vv. 45-50).
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della ballata "Ben venga maggio" di Poliziano?
- Come è strutturata la ballata di Poliziano?
- Quali immagini naturali sono presenti nella ballata?
- Quali influenze letterarie si riscontrano nel testo di Poliziano?
La ballata celebra la giovinezza e l'amore nel contesto festivo del Calendimaggio, esortando le fanciulle a ballare e cantare, e accogliere l'amore.
La ballata è composta da settenari, con una ripresa in quinario e settenario, seguendo lo schema metrico ABABBX.
La ballata evoca la natura primaverile con termini come rose, fiori, verdi arbuscelli, erba, gigli, e paragona la primavera alla giovinezza.
Il testo contiene echi classici e biblici, come quelli di Catullo e dei Salmi, mostrando l'abitudine di Poliziano di intrecciare reminiscenze letterarie nei suoi componimenti.