Concetti Chiave
- La poetessa si rivolge al fiume Siri per esprimere il suo dolore e la speranza che il padre, esiliato, possa un giorno tornare e comprendere la sua sofferenza.
- Il sonetto è caratterizzato da una forte rappresentazione della condizione esistenziale e del destino avverso della poetessa, attraverso l'uso di aggettivi che evocano sofferenza e pessimismo.
- L'immagine del fiume e della natura circostante riflette il mondo interiore tormentato di Isabella, con il fiume torbido e la riva sassosa che simbolizzano la sua tristezza.
- Il testo evoca temi petrarcheschi, come il dialogo con la natura e il passaggio di una persona amata presso la propria tomba, mostrando l'influenza del Petrarca sulla poetessa.
- La biografia della poetessa, tra cui l'esilio del padre e il tragico epilogo della sua vita amorosa, fornisce un contesto essenziale per comprendere appieno il significato del sonetto.
Torbido Siri, del mio mal superbo,
or ch’io sento da presso il fine amaro,
fa’ tu noto il mio duolo al padre caro,
se mai qui ’l torna il suo destino acerbo.
Dilli com’io, morendo, disacerbo
l’aspra fortuna e lo mio fato avaro,
e, con esempio miserando e raro,
nome infelice alle tue onde io serbo.
Tosto ch’ei giunga alla sassosa riva
(a che pensar m’adduci, o fiera stella,
come d’ogni mio ben son cassa e priva!),
inqueta l’onda con crudel procella
e di’: – M’accrebber sì, mentre fu viva,
non li occhi, no, ma i fiumi d’Isabella
Indice
Il Dolore di Isabella
O fiume Siri (1), dalle acque torbide e disprezzante del mio dolore
Ora che sento avvicinarsi la morte [la fine delle mie crudeli sofferenze]
ti chiedo di far partecipe il mio caro padre del mio dolore
se mai il suo infelice destino lo riporterà qui (2)
Digli come io, con la morte, stia placando
la fortuna sfavorevole e il mio destino così avaro di momenti liete,
e, come raro esempio degno di commiserazione
serbo memoria della sua triste sorte, ricordandola alle tue onde. (3)
Il Destino di Isabella
Non appena egli giungerà in prossimità della riva sassosa
(quali tristi pensieri, o destino crudele, mi suggerisci,
come sono del tutto priva di ogni speranza!),
agita l’onda con una tremenda tempesta,
e ti prego di dire: - Accrebbero il corso, mentre essa era in vita (4)
non tanto gli occhi, quanto i fiumi di lacrime.
(1) Il Siri è un fiume che scorre nelle vicinanze del castello di Favale, ai confini fra la Calabria e la Basilicata, dimora di Isabella
(2) Il padre della poetessa si trovava in esilio in Francia dopo avere subito un processo politico per tradimento durante l’assedio di Napoli del 1528; avrebbe tradito gli Asburgo passando dalla parte nemica. La poetessa invoca il sostegno del padre per trovare aiuto nella sua disperata situazione
(3) Nella solitudine spirituale in cui si trova la donna, . essa confida al fiume le sue angosce, le sue sofferenze e i suoi ricordi
(4) Qui è il fiume che parla, riportando le parole che Isabella vuole che esso dica.
Biografia della Poetessa
Per capire il significato del sonetto, è necessario accennare alla biografia della poetessa.
Figlia del signore di Favale, una terra situata ai confini fra la Lucania e la Calabria, attraversata dal fiume Siri,. All’epoca della guerra fra gli Asburgo e la Francia, il padre che inizialmente, combatteva a fianco delle milizie imperiali, fu accusato di tradimento per essere passato dalla parte nemica (assedio di Napoli) e di conseguenza partì in esilio in Francia. I rapporti con i fratelli, diventarono piano piano più incrinati per rompersi definitivamente quando vennero a sapere di un rapporto che la donna intratteneva con Diego Sandoval de Castro, sposato ad una Caracciolo che serviva da copertura. Quando la relazione fu scoperta, i fratelli prima uccisero Isabella e successivamente Sandoval, non risparmiando nemmeno colui che aveva scritto materialmente le lettere che i due amanti si erano scambiati. Invano, la donna sperava in un ritorno del padre per avere una forma di sostegno.
La Condizione Esistenziale
Un particolare che colpisce subito il lettore è la rappresentazione fosca, in modo quasi ossessivo, della condizione esistenziale e del destino della poetessa, resa possibile con l’uso di tutta una serie di aggettivi uniformi e monotoni, appartenenti tutti al campo semantico della sofferenza e del pessimismo più profondo: mal superbo, fine amaro, destino acerbo (riferito al padre in esilio), aspra fortuna, fato amaro (riferito a Isabella), esempio miserando e raro, nome infelice, fiera stella (metafora del testino, son cassa e priva. La stessa natura (il fiume è torbido, la riva del fiume è ricoperta di sassi e quindi inospitale e la procella è crudele rispecchia in modo fedele l’universo sentimentale della scrittrice. L’unica variante possibile concessale dal destino “acerbo” è il pianto e la morte e il padre, forse, un giorno tornerà ma solo per sentire le acque del fiume che ricordano le lacrime della figlia, ormai morta.
L’allocuzione rivolta alla natura, ci rimanda all’allocuzione del Petrarca rivolta anch’essa alla natura, nel sonetto “Chiare, fresche e dolci acque”. Anche il tema del passaggio di una persona amata – in questo caso del padre - presso la propria tomba è di chiara ispirazione petrarchista.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del sonetto di Isabella?
- Qual è il significato del fiume Siri nel contesto del sonetto?
- Qual è il destino del padre di Isabella e come influisce su di lei?
- Come viene descritta la condizione esistenziale di Isabella nel sonetto?
- Quali elementi del sonetto richiamano la tradizione petrarchista?
Il tema principale del sonetto è il dolore e la sofferenza di Isabella, che si riflette nel suo desiderio di comunicare il suo dolore al padre esiliato attraverso il fiume Siri.
Il fiume Siri rappresenta un confidente per Isabella, a cui affida le sue angosce e il suo desiderio di far sapere al padre del suo dolore e della sua morte imminente.
Il padre di Isabella è in esilio in Francia dopo essere stato accusato di tradimento. La sua assenza lascia Isabella senza sostegno, contribuendo alla sua disperazione e solitudine.
La condizione esistenziale di Isabella è descritta in modo fosco e pessimista, con aggettivi che sottolineano la sofferenza e la mancanza di speranza, riflettendo un destino crudele e ineluttabile.
L'allocuzione alla natura e il tema del passaggio di una persona amata presso la propria tomba sono elementi che richiamano la tradizione petrarchista, in particolare il sonetto "Chiare, fresche e dolci acque" di Petrarca.