Concetti Chiave
- Il sonetto è dedicato alla moglie morta del poeta, e riflette un profondo pathos personale, influenzato dallo stile di Petrarca.
- La struttura metrica ABBA, ABBA, CDC, DDC, distingue nettamente quartine e terzine, con la figura di Camilla rappresentata come una stella luminosa.
- Nelle quartine, la donna appare come una visione effimera e splendente, mentre il poeta resta nella sofferenza e nostalgia.
- Le terzine esprimono la speranza del poeta di essere ricongiunto con la moglie in cielo, con la morte come figura chiave.
- Il sonetto è caratterizzato da una sintassi drammatica e un ritmo che esaltano il dolore e la bellezza, con inversioni e enjambements sottolineando le emozioni.
Indice
Camilla, la nuova stella
Camilla, che ne’ lucidi e sereni
campi del cielo nuova stella nasci,
e me mal vivo, te membrando, lasci
ove più le mie notti rassereni;
a me quando che sia pietosa vieni,
ma di sommo splendor t’involvi e fasci,
sì che a pena ti scorgo e poi rilasci
il cor di foco e gli occhi d’umor pieni.
Era, s’ambi feriva, assai men fella
morte, io felice in questa nostra avvezza
etade a non serbar cosa più bella.
Ma tu il Signor, s’ella mi sdegna e sprezza,
prega, o santa, che omai se di bellezza
ti consoli fior, ch’io ti vagheggi stella.
Il dolore del poeta
Camilla, che nei limpidi e sereni
cieli sorgi come una nuova stella,
e mi lasci, quasi senza vita per il dolore, ricordandoti,
quando non rendi più serene le mie notti
talvolta, vieni verso di me con atteggiamento affettuoso e caritatevole,
avvolta da un grande splendore e da fasci di luce,
a tal punto che a malapena riesco a vederti e poi mi riabbandoni
[lasciandomi] in preda alla nostalgia e con gli occhi pieni di lacrime
Se avesse colpito entrambi, la morte sarebbe stata
meno malvagia, io sarei stato felice [morendo con te]
[poiché vivo] in un’ epoca non abituata ad apprezzare le cose belle
Ma tu, o santa, se la morte non mi vuole e mi disprezza
prega il Signore, affinché se ti colsi fiore di bellezza
[=se in vita ho potuto godere della tua bellezza]
così possa continuare a contemplarti come stella.
Il sonetto e il suo contesto
Il sonetto è indirizzato alla moglie Camilla, morta qualche anno prima. Siamo verso la metà del Cinquecento, per cui il poeta si colloca nell’ambito dell’influenza del Petrarca, ma il tema trattato è vissuto in modo più personale, ricco di pathos e di pause drammatiche. Per certi versi, il sonetto può essere assimilato a quelli di Giovanni Della Casa (poeta imitatore del Petrarca vissuto nella prima metà del Cinquecento e contemporaneo del di Tarsia).
Struttura e temi del sonetto
Il sonetto (struttura metrica ABBA, ABBA, CDC, DDC), presenta una distinzione netta fra quartine e terzine.
Nelle due quartine, predomina il tema del ritorno, effimero sì, ma luminoso, della donna sotto forma di visione splendente. Il poeta introduce la metafora della stella che rappresenta la donna: questo significa che essa è rinata ad un livello più alto, più duraturo e più puro degli esseri umani. Il concetto è rinforzato dall’enjambement (=ne’ lucidi e sereni/campi del cielo), in contrapposizione con l’immagine dolente dello scrittore ormai quasi senza più vita, con gli occhi umidi di pianto. Dal punto di vista strutturale, dobbiamo anche notare che, nelle quartine, sei delle parole in rima si riferiscono alla donna (“ nasci, lasci, rassereni, vieni, fasci, rilasci) oltre al vocativo iniziale, mentre la presenza del poeta e più o meno dissimulata all’interno del testo.
La speranza del ricongiungimento
Il tema predominante nelle terzine è la speranza che la morte ricongiunga i due amanti in cielo. I personaggi sono tre: il poeta, la moglie e la morte, un personaggio-chiave quest’ultimo che nelle quartine si desumeva dall’assenza della donna, dalla sua rinascita come una stella e dal profondo dolore del poeta. La morte ha tolto Camilla al marito e avrebbe fatto meglio a strappare dalla vita anche lui nel medesimo istante; solo la preghiera di Camilla potrà dare al poeta l’unica felicità ancora possibile: il ricongiungimento celeste con lei. Da sottolineare il dolore espresso in modo misurato, con molta tenerezza e la continua allusione alla donna in termini di bellezza. “cosa più bella”, “di bellezza ti colsi fior”, “ti vagheggi stella”.
Il sonetto presenta una certa circolarità: infatti si apre con l’immagine della stella che brilla in cielo e si chiude, al verso 14, con quella del poeta che esprime l’augurio di poter continuare a contemplare la donna-stella in cielo. Al di là della compostezza e dell’equilibrio delle immagini, troviamo tuttavia una struttura sintattica e un ritmo che sottolineano la drammaticità della situazione. Questo aspetto è reso dalle forti pause, dalle inversioni (anastrofi, iperbati), dagli incisi e dagli enjambements (sereni/campi, rilasci/il cor di foco, men fella/morte, avvezza/etade di bellezza/ti colsi fior) che contribuiscono a mettere in risalto le parole chiave del sonetto.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del sonetto dedicato a Camilla?
- Come viene rappresentata Camilla nel sonetto?
- Qual è la struttura metrica del sonetto?
- Quali sono i personaggi chiave nel sonetto e quale ruolo svolgono?
- Quali tecniche poetiche utilizza l'autore per esprimere il suo dolore?
Il tema principale del sonetto è il dolore del poeta per la perdita della moglie Camilla e la speranza di un ricongiungimento celeste con lei.
Camilla è rappresentata come una nuova stella nei cieli, simbolo della sua rinascita a un livello più alto e puro, e come una visione splendente che illumina le notti del poeta.
Il sonetto segue la struttura metrica ABBA, ABBA, CDC, DDC, con una netta distinzione tra quartine e terzine.
I personaggi chiave sono il poeta, la moglie Camilla e la morte. La morte ha separato i due amanti, ma il poeta spera che la preghiera di Camilla possa portare a un ricongiungimento celeste.
L'autore utilizza tecniche come enjambement, inversioni, pause drammatiche e una sintassi complessa per sottolineare la drammaticità e il pathos della situazione.