Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Il sonetto di Pietro Bembo elenca attributi femminili per definire la bellezza muliebre, seguendo lo stile del petrarchismo.
  • Pur imitando il linguaggio del Petrarca, Bembo esprime una propria concezione dell'amore, sia mistica che terrena.
  • Il componimento utilizza metafore e similitudini per descrivere dettagliatamente capelli, occhi, sorriso e altre caratteristiche della donna.
  • La struttura metrica segue lo schema ABBA, ABBA, CDE, DEC, con evidenti richiami ai versi del Canzoniere di Petrarca.
  • Il verso finale esalta la rarità della grazia femminile come un dono divino destinato a poche.

Indice

  1. L'intento del poeta
  2. L'imitazione del Bembo
  3. Concezione dell'amore nel Bembo
  4. Descrizione della bellezza
  5. Prestiti petrarcheschi nel sonetto

L'intento del poeta

L’intento del poeta è di fornire una definizione della bellezza muliebre basata su una serie di attributi femminili che vengono elencanti, seguendo il procedimento dell’enumerazione, verso dopo verso.

Nel componimento si evidenzia la volontà del Bembo d’imitare i moduli del petrarchismo: la scelta dei vocaboli e le forme stilistiche sono infatti desunte dal Canzoniere del Petrarca.

L'imitazione del Bembo

L’assimilazione del linguaggio del Petrarca non significa mancanza di originalità poetica o d’ispirazione personale da parte del Bembo, ma testimonia l’ammirazione, sua e degli altri poeti italiani del Rinascimento, verso la poesia del Petrarca, che permise loro di liberarsi dai modi espressivi della cultura medievale e d’adoperare un nuovo stile che poi diffusero nel resto dell’Europa.

Tuttavia l’imitazione del Bembo non va oltre la lingua del Petrarca; diverso è infatti il sottofondo ideologico e psicologico. Prova ne è il fatto che la trasposizione dei motivi lirici petrarcheschi operata dal Bembo non sempre viene utilizzata da quest’ultimo per esprimere un analogo sentimento o stato d’animo.

Concezione dell'amore nel Bembo

Il Bembo ebbe dell’amore sia una concezione mistica, spirituale, basata su un ideale di bellezza divina in senso platonico (una bellezza armoniosa ed incorruttibile), sia una concezione terrena, sensuale, incentrata sul desiderio di una donna reale. Tale binomio, tra amore spirituale ed amore dei sensi, trova in questo sonetto la sua più alta realizzazione poetica.

Descrizione della bellezza

Il poeta, mediante una serie di metafore, similitudini ed antitesi, evidenzia nell’ordine: i capelli, il volto, gli occhi, il sorriso, le labbra, i denti, le mani, la voce, la maturità del carattere, la grazia, la bellezza, l’onestà.

Per la metrica, il componimento è formato da due quartine ed altrettante terzine di versi sisposti in rima secondo lo schema ABBA, ABBA, CDE, DEC.

Prestiti petrarcheschi nel sonetto

Nel sonetto del Bembo sono molti i prestiti petrarcheschi: nei due versi iniziali, l’allusione ai capelli biondi della donna richiama la celebre poesia del Petrarca Erano i capei d’oro a l’aura sparsi, senza ovviamente alcun riferimento al gioco di parole tra “l’aura” e Laura, la donna amata dal Petrarca; nei due versi successivi, l’elogio degli occhi della donna riprende parole già usate dal grande poeta del Trecento: “occhi soavi”, “più chiari che ‘l sole”, che possono “far chiara la notte e oscuro il giorno”; nella seconda quartina, le espressioni “rubini e perle”, “man d’avorio”, che “ristringe” e “fura” sono tipicamente petrarchesche; nella prima terzina, “senno in sul giovenil fiore” e “perser canuti in giovanile etade”; nella terzina finale, identico è il concetto della “somma beltà” congiunta all’ ”onestade”.

Nel verso conclusivo del sonetto, il poeta afferma che la grazia e la leggiadria della sua donna sono qualità che il cielo, con generosità (“largo”), concede (“destina”) soltanto a poche creature.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'intento principale del poeta nel sonetto?
  2. L'intento del poeta è di definire la bellezza femminile attraverso una serie di attributi elencati in modo enumerativo, verso dopo verso.

  3. In che modo il Bembo imita il Petrarca nel suo sonetto?
  4. Il Bembo imita il Petrarca utilizzando il suo linguaggio e le sue forme stilistiche, ma mantiene un sottofondo ideologico e psicologico diverso, dimostrando ammirazione senza perdere originalità.

  5. Come viene concepito l'amore nel sonetto del Bembo?
  6. L'amore nel sonetto del Bembo è concepito sia in modo mistico e spirituale, basato su un ideale di bellezza divina, sia in modo terreno e sensuale, centrato sul desiderio di una donna reale.

  7. Quali sono alcuni esempi di prestiti petrarcheschi presenti nel sonetto del Bembo?
  8. Alcuni esempi di prestiti petrarcheschi includono l'allusione ai capelli biondi, l'elogio degli occhi con espressioni come "occhi soavi", e l'uso di metafore come "rubini e perle" e "man d'avorio".

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