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Concetti Chiave

  • Le "Operette morali" di Leopardi, composte tra il 1824 e il 1828, consistono in 24 prose caratterizzate da varietà stilistica ma coerenza tematica.
  • I temi ricorrenti includono infelicità, disincanto, rapporto uomo-natura e la morte, esplorati attraverso dialoghi ispirati a Luciano di Samosata.
  • Leopardi intendeva criticare la corruzione morale e l'antropocentrismo, offrendo un modello di scrittura comica e satirica per l'Italia.
  • Le operette presentano un mix di comicità e riflessioni serie, incoraggiando la riflessione critica con uno stile lungimirante.
  • Le operette come "Dialogo di un folletto e di uno gnomo" e "Dialogo di Ruysch e delle sue mummie" esplorano l'insignificanza dell'uomo e la natura della morte.

Indice

  1. L'opera straordinaria di Leopardi
  2. Temi e personaggi delle Operette
  3. Intenzioni e pubblicazione
  4. Dialogo di un folletto e di uno gnomo
  5. Dialogo di un venditore di almanacchi
  6. Dialogo della moda e della morte
  7. Dialogo di Ruysch e le sue mummie

L'opera straordinaria di Leopardi

La sua opera più straordinaria, iniziata nel 1824 e terminata nel 1828. Nella sua redazione finale l’opera raccoglie 24 prose di breve dimensione, tutte varie fra loro nello stile e nella struttura.

Alla mancanza di omogeneità legata a questa varietà di stili corrisponde però una grande coerenza nei contenuti, Leopardi torna costantemente sui temi che gli sono più cari, servendosi di un linguaggio vivace e colloquiale riuscendo ad offrire un’immagine molto chiara.

Temi e personaggi delle Operette

I temi principali sono: l’infelicità, la noia, il disincanto, il rapporto fra passato e presente, il rapporto tra fantasia e realtà, il rapporto fra l’uomo e la natura, l’idea della morte e l’importanza della natura. Tutte riflessioni affrontate in dialoghi, forma antichissima già usata dallo scrittore greco Luciano di Samosata. I personaggi sono invece: storici, fantastici, forze naturali ed entità.

Intenzioni e pubblicazione

E le intenzioni di Leopardi erano due:

1. Denunciare attraverso il riso la corruzione dei costumi italiani e criticare l’antropocentrismo, che pone l’uomo al centro del mondo;

2. Fornire all’Italia un modello di scrittura comica e satirica.

Concilia il comico con riflessioni molto serie, vuole indurre a riflettere, il suo modo è anche molto attuale, Leopardi è lungimirante e va oltre gli schemi.

Il progetto delle Operette morali venne annunciato da Pietro Giordani e vennero stampate per la prima volta a Milano dall’editore Stella nel 1827 e riedite a Firenze nel 1834 con l’aggiunta di due dialoghi. Due operette invece non furono mai pubblicate perché affrontavano tempi troppo scottanti.

Ci concentriamo su quattro operette:

  1. Dialogo di un folletto e di uno gnomo;
  2. Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggere;
  3. Dialogo della moda e della morte;
  4. Dialogo di Ruysch e delle sue mummie.

Una caratteristica delle operette è che in un primo momento sono in disaccordo per poi trovarsi invece alla fine nella solidarietà del pensiero comune.

Dialogo di un folletto e di uno gnomo

Nel primo, Dialogo di un folletto e di uno gnomo, i due discutono in un mondo dove il genere umano non esiste più. Il folletto spiega che gli uomini erano scomparsi a causa di guerre, omicidi, viaggi e malattie. Lo gnomo appare preoccupato per la loro assenza mentre i folletto sostiene che la vita continuerà seguendo gli stessi ritmi. Il dialogo si evolve in una critica agli uomini che presuntuosamente credevano che il mondo fosse stato creato per loro.

Dialogo di un venditore di almanacchi

Nel secondo, Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggere, Leopardi immagina che in prossimità delle festività natalizie un passeggere chiede ad un venditore di almanacchi come pensa che sarà l’anno avvenire. Il venditore espone la sue esperienza: nella sua vita non ci sono tempi felici, anni a cui vorrebbe somigliasse l’anno venturo. La riflessione si evolve con un’idea di felicità: la felicità consiste nell’attesa di qualcosa che non si conosce, nella speranza di un futuro diverso e migliore.

Dialogo della moda e della morte

Nel terzo, Dialogo della moda e della morte, le troviamo a confronto. La moda ricorda alla morte che sono sorelle, entrambe figlie della caducità. La morta cancella gli uomini nella loro totalità; la moda li muta, distruggendo le loro personalità con le fogge del vestire, dei tatuaggi. La moda è talmente convincente nella sua concezione che la morte decide di accoglierla come sorella.

Dialogo di Ruysch e le sue mummie

Nella quarta, Dialogo di Ruysch e le sue mummie, Federico Ruysch è uno scienziato e medico olandese che conserva alcuni cadaveri per condurre esperimenti. Leopardi immagina che in una notte le mummie prendano vita grazie all’allineamento dei pianeti. Prende così avvio il coro dei morti, seguito da un fitto dialogo tra Ruysch e le sue mummie sulla tematica della morte. Esse rivelano che al momento della morte non hanno sentito nulla, la sensazione era quasi quella di addormentarsi. Ruysch rimane deluso scoprendo che il momento della morte non è doloroso o significativo come credeva.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'opera più straordinaria di Leopardi e quali sono le sue caratteristiche principali?
  2. L'opera più straordinaria di Leopardi è "Operette morali", iniziata nel 1824 e terminata nel 1828. È composta da 24 prose brevi, varie nello stile e nella struttura, ma coerenti nei contenuti, trattando temi cari a Leopardi con un linguaggio vivace e colloquiale.

  3. Quali sono i temi principali trattati nelle "Operette morali"?
  4. I temi principali includono l'infelicità, la noia, il disincanto, il rapporto tra passato e presente, fantasia e realtà, uomo e natura, l'idea della morte e l'importanza della natura, affrontati attraverso dialoghi.

  5. Quali erano le intenzioni di Leopardi nella scrittura delle "Operette morali"?
  6. Leopardi intendeva denunciare la corruzione dei costumi italiani e criticare l'antropocentrismo, oltre a fornire un modello di scrittura comica e satirica per l'Italia, conciliando il comico con riflessioni serie.

  7. Cosa accade nel "Dialogo di un folletto e di uno gnomo"?
  8. Nel "Dialogo di un folletto e di uno gnomo", i due discutono in un mondo senza umani. Il folletto spiega che gli uomini sono scomparsi per guerre e malattie, mentre lo gnomo è preoccupato per la loro assenza. Il dialogo critica la presunzione umana di essere al centro del mondo.

  9. Qual è la riflessione centrale nel "Dialogo di un venditore di almanacchi"?
  10. Nel "Dialogo di un venditore di almanacchi", la riflessione centrale è che la felicità risiede nell'attesa di un futuro sconosciuto e migliore, poiché il venditore non ricorda tempi felici nella sua vita.

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