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Habilis
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Concetti Chiave

  • Giacomo Leopardi nasce nel 1798 a Recanati, in una famiglia nobile ma in difficoltà economiche, con una madre focalizzata sul patrimonio e poco affettuosa.
  • Il padre, contrario ai cambiamenti napoleonici, influenza Leopardi con le sue idee illuministiche, visibili nelle opere giovanili del poeta.
  • L'amicizia con Pietro Giordani è fondamentale per Leopardi, offrendo affetto e introducendolo a nuove culture, ampliando i suoi orizzonti intellettuali.
  • Un tentativo di fuga fallito nel 1819 segna un passaggio dalla ricerca del bello alla disillusione, portando Leopardi a concentrarsi sulle negatività della vita.
  • Dopo esperienze deludenti a Roma e altre città, Leopardi trova sollievo dall'amicizia con Antonio Ranieri, che lo porta a trasferirsi a Napoli nel 1833.

Indice

  1. Le origini e l'influenza familiare
  2. L'amicizia con Pietro Giordani
  3. La fuga e la disillusione
  4. Il ritorno a Recanati e le difficoltà

Le origini e l'influenza familiare

Nasce nel 1798 a Recanati in un area facente parte dello Stato della Chiesa.

Fa parte di una famiglia nobile che però sta vivendo momenti difficili economicamente-----------> (portano la madre ad essere interessata solo dalla cura del patrimonio, poco affetto)

Il padre ha una cultura arretrata, rifiuta la rivoluzione francese e i cambiamenti napoleonici; è invece vicino all'illuminismo e all'ambiente accademico.

Influenza molto Leopardi e ciò si vede nelle opere dell'adolescenza che presentano tematiche vicine agli interessi paterni.

Nel 1815-18216 avviene, nella letteratura, il passaggio dall'erudizione al bello ; egli tratta quindi tematiche relative alla consapevolezza di ciò che piace.

L'amicizia con Pietro Giordani

Fondamentale in questo periodo è l'amicizia che stringe con Pietro Giordani, un intellettuale dell'epoca che gli da quell'affetto e quella corrispondenza che la durezza della madre gli avevano negato. Con Giordani viene anche a conoscenza delle nuove culture (come quella romana), si apre ed estende i propri orizzonti.

La fuga e la disillusione

Matura in lui quindi la volontà di andarsene da Recanati. Tenta di fuggire nel 1819 ma l'esito negativo di tale fuga lo rattrista molto facendo vedere in lui la nullità di tutte le cose. ----->C'e il passaggio dal bello al vero, vuole trattare solo le cose negative (tutte) della vita.

Il ritorno a Recanati e le difficoltà

Nel 1822 finalmente riesce ad andare via da Recanati per andare a Roma. Qui però viene colto da una profonda disillusione vedendo la caocità della città e la vuotezza dell'ambiente letterario. Nel 1823 torna a Recanati e vive un periodo di aridità poetica che lo porta a scrivere solo in prosa. Nel 25, 27, 29 va per questioni lavorative a Milano, Pisa e Firenze ma le continue difficoltà economiche lo costringono a tornare a casa. Per 1 anno e mezzo sta a Recanati fra sofferenze, poi grazie agli amici riesce ad allontanarsi nuovamente.

L'amicizia con Antonio Ranieri, suo grande amico,lo porta nel 1833 a trasferirsi a Napoli.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'influenza della famiglia di Leopardi sulla sua formazione?
  2. Leopardi è nato in una famiglia nobile ma economicamente in difficoltà. La madre era concentrata sulla gestione del patrimonio, mentre il padre, con una cultura arretrata, influenzò Leopardi con idee illuministiche, visibili nelle sue opere giovanili.

  3. Come ha influito l'amicizia con Pietro Giordani su Leopardi?
  4. L'amicizia con Pietro Giordani è stata fondamentale per Leopardi, poiché gli ha fornito l'affetto e la corrispondenza che mancavano nella sua famiglia. Giordani lo ha anche introdotto a nuove culture, ampliando i suoi orizzonti.

  5. Quali sono state le esperienze di Leopardi dopo il suo ritorno a Recanati?
  6. Dopo il ritorno a Recanati nel 1823, Leopardi ha vissuto un periodo di aridità poetica, scrivendo solo in prosa. Ha affrontato difficoltà economiche e, nonostante i tentativi di trasferirsi in altre città per lavoro, è stato costretto a tornare a casa fino a quando, grazie agli amici, è riuscito a trasferirsi a Napoli nel 1833.

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