giuliatulla
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Concetti Chiave

  • Nato a Recanati nel 1798 in una famiglia nobile, visse un'infanzia in un ambiente provinciale opprimente.
  • Autodidatta e precocissimo, acquisì una vasta conoscenza delle lingue classiche e moderne grazie alla biblioteca paterna.
  • L'intenso studio comprometteva la sua salute, causando deformazioni fisiche e problemi alla vista e al sistema nervoso.
  • Viaggiò tra Roma, Milano, Bologna e Firenze, ma ogni esperienza aumentava il suo pessimismo e lo riportava a Recanati.
  • Si trasferì a Napoli nel 1833, dove, assistito dall'amico Antonio Ranieri, trascorse i suoi ultimi anni di vita fino alla morte nel 1837.

Indice

  1. Infanzia e ambiente familiare
  2. Formazione e autodidattismo
  3. Salute e pessimismo
  4. Viaggi e delusioni
  5. Ultimi anni a Napoli

Infanzia e ambiente familiare

Nacque a Recanati, nelle Marche, nel 1798 da nobile famiglia.

Crebbe in un ambiente chiuso di provincia, di cui sentì sempre l'appressione aggravata per di più dall'indifferenza del padre, conte Monaldo e dalla madre Adelaide.

Formazione e autodidattismo

Precocissimo per interessi e capacità intellettuali, trascorse il periodo tra i dieci e i 17 anni immperso tra i libri, nella biblioteca paterna, acquisendo, da autodidatta, una perfetta conoscenza del greco e del latino, dell'ebraico e delle lungue moderne.

Salute e pessimismo

Questo intenso studio gli rovinò per sempre la salute, causandogli una leggera deformazione al corpo e dei disturbi alla vista e al sistema nervoso.

Viaggi e delusioni

Insofferente dell'arretratezza culturale dell'ambiente di Recanati, tormentato da una profonda cirisi interiore, dopo un tentativo di fuga, nel 1822 ottenne il permesso di recarsi a Roma, ma questo soggiorno non fede che accrescere il suo pessimismo nei confronti del destino umano.

Deluso e amareggiato fece ritorno a Recantati.

Nel 1825 si trasferì a Milano, poi a Bologna e a Firenze, ma al paese natale, amato e odiato nello stesso tempo, ritornava sempre, pronto a ripartirsene alla prima occasione.

Intanto le sue condizioni di salute peggiorano per di più una grave delusione d'amore prestò del tutto il suo animo.

Ultimi anni a Napoli

Nel 1833 si trasferì a Napoli, dove trascorse gli ultimi anni di vita assistito e confortato dall'amico Antonio Ranieri.Morì nel 1837.

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