Concetti Chiave
- Il poema "A Silvia" di Leopardi esplora un tema di delusione e perdita delle speranze giovanili, piuttosto che l'innamoramento.
- La canzone è dedicata a Teresa Fattorini sotto il nome fittizio di Silvia, ispirato da figure letterarie come quelle di Tasso e Parini.
- Le sei strofe del poema tracciano un percorso dalla giovinezza di Silvia alle speranze perdute e alla sua morte precoce.
- Leopardi utilizza aggettivi innovativi e una scelta lessicale calcolata per evocare la poetica del vago e dell'indefinito.
- La struttura fonica, con l'uso frequente di "ti, tu, tuoi", contribuisce a creare una dimensione dialogica nel poema.
Indice
Origine e contesto della canzone
Canzone libera che venne scritta probabilmente quando Giacomo Leopardi si trovava a Pisa nella primavera nel 1828, e infatti ne comunicò la stesura in una lettera alla sorella Paolina dicendo "ho fatto dei versi all'antica, con quel mio cuore di una volta".
Temi e dedicazione della canzone
Il tema principale, a differenza di ciò che comunemente si ritiene, non è l'innamoramento bensì un atteggiamento più negativo che riguarda le speranze che si affievoliscono man mano che si cresce. La canzone è dedicata a Teresa Fattorini, la figlia del cocchiere presso casa Leopardi, che purtroppo era deceduta in giovane età a causa della malattia della tisi nel 1818. La sua identità viene però mascherata dal nome Silvia, già noto nel mondo della letteratura grazie al personaggio dell'opera di Tasso "Aminta" oppure dell'ode di Parini "A Silvia o della ghigliottina". In questo caso il ricordo svolge una funzione positiva, come una sorta di piccola gioia e di risarcimento all'infelicità che occupa il suo presente.
Struttura e contenuto delle strofe
Il contenuto poetico viene spalmato su sei strofe, come avvenne anche nel Passero Solitario:
1. Prima strofa, viene sfruttata per introdurre il passato del personaggio a cui viene dedicata;
2. Seconda strofa, descrive la figura di Teresa Fattorini durante la sua giovane e breve vita, tutte le speranze e le abitudini che coltivava;
3. Terza strofa, parallelamente sembra confrontare la vita e le illusioni di Silvia con quelle dell'io poetico quanto era ancora giovane;
4. Quarta strofa, tutte speranze prima elencate qui vengono descritte nell'età adulta sono state inesorabilmente andate perse;
5. Quinta strofa, viene in questo caso raccontata la morte precoce di Silvia;
6. Sesta strofa, qui si assiste ad un'altra morte più astratta, ovvero quella della vita interiore dell'io poetico, di tutte le speranze che egli aveva coltivato;
Descrizione e linguaggio di Silvia
Leopardi si mostra particolarmente talentuoso nel fornire un'immagine di Silvia, descritta con aggettivi quali "occhi tuoi ridenti" probabilmente ricavato dalla tradizione, ma che con forte innovazione viene accostato all'aggettivo fuggitivi. Un altro accostamento particolare che evoca grande consapevolezza di linguaggio è "lieta et pensosa", che ancora oggi rimane intraducibile per la sua bellezza. La scelta del lessico ovviamente è estremamente calcolata, soprattutto per evocare la poetica del vago e dell'indefinito tipico del suo stile. A questo, si associa anche la struttura fonica, in particolare nella prima strofa in cui compaiono spesso "ti, tu, tuoi" quasi a voler comporre una struttura dialogica.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il contesto della canzone "A Silvia"?
- Quali sono i temi principali e a chi è dedicata la canzone?
- Come è strutturata la canzone e cosa rappresentano le strofe?
- Come viene descritta Silvia e quale linguaggio utilizza Leopardi?
La canzone "A Silvia" fu scritta da Giacomo Leopardi probabilmente a Pisa nella primavera del 1828. Leopardi ne comunicò la stesura in una lettera alla sorella Paolina, esprimendo un ritorno al suo stile poetico antico.
Il tema principale della canzone non è l'innamoramento, ma piuttosto la perdita delle speranze con la crescita. È dedicata a Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di casa Leopardi, deceduta giovane a causa della tisi, e mascherata sotto il nome di Silvia.
La canzone è composta da sei strofe. Ogni strofa rappresenta un aspetto della vita di Silvia e dell'io poetico, dalla giovinezza e le speranze, alla morte precoce di Silvia e alla morte interiore dell'io poetico.
Silvia è descritta con aggettivi come "occhi tuoi ridenti e fuggitivi" e "lieta et pensosa", che mostrano l'abilità di Leopardi nel creare immagini poetiche. Il linguaggio è calcolato per evocare il vago e l'indefinito, tipico dello stile leopardiano.