Sharon1709
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Concetti Chiave

  • Leopardi si considerava un seguace del classicismo, opponendosi ai romantici che seguivano mode straniere e si distaccavano dalla poesia antica.
  • Il classicismo di Leopardi ha un sapore romantico, poiché rivaluta la "poesia di natura" e il sentimento soggettivo, pur mantenendo un legame con la tradizione classica.
  • Le poesie di Leopardi esprimono delusioni e pessimismo, riflettendo un senso di crisi simile a quello dei romantici, ma senza apprezzare il medioevo o lo spiritualismo religioso.
  • Leopardi intreccia poesia e filosofia, combinando il sentimento lirico con la meditazione morale e filosofica, specialmente nei suoi "grandi idilli".
  • La struttura delle poesie di Leopardi inizia con la contemplazione di un paesaggio o di un ricordo e culmina in una sentenza filosofica generalizzante.

    Il Dibattito tra Classici e Romantici

    - i classici rimproveravano ai romantici di seguire mode straniere, provenienti da altri paesi e affermavano di essere gli unici sostenitori della tradizione "nazionale", radicata sulla poesia antica;

    - i romantici replicavano che quello classicista era un gusto vecchio, superato: bisognava allontanarsi dall'imitazione degli antichi e perseguire una poesia diversa, fatta di sentimento, nutrita di natura e di storia e incentrata non sulla tradizione, ma sull'io del poeta.

    Leopardi e il Classicismo

Leopardi si era professato seguace del classicismo: egli aveva inviato due lettere alla "Biblioteca italiana".

Il Discorso di Leopardi

Leopardi confermò il suo antiromanticismo nel Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica (1818). Volle ribadire il primato dei poeti antichi sui moderni perché essi gli sembravano gli unici in grado di "imitare la natura vergine e primitiva, e parlare il linguaggio della natura"; gli antichi incarnavano ai suoi occhi la vera poesia, che è "ingenua" e pura, soprattutto, essa è fatta non tanto di ragione ma di "fantasia" e musicalità.

Le idee esposte nel Discorso del 1818 risultano assai vicine a quelle dei primi scrittori romantici tedeschi. Erano tesi a rivendicare la superiorità della "poesia di natura" rispetto alla poesia d'"arte"; propensi a ribaditi il bisogno di sentimento, del "cuore", del mondo tutto soggettivo dell'io individuale, in luogo della cultura, della tradizione, delle forme ben composte dell'arte classica.

Le qualità che Leopardi giudica tipiche del "sentimento" poetico sono perdute: e il poeta moderno non può che cantare questa distanza e la nostalgia che ne scaturisce. Perciò dovrà servirsi della poesia lirica. Essa canta l'"indefinito", l'"indeterminato", il "vago", il "lontano".

Il Classicismo Romantico di Leopardi

Quello di Leopardi possiamo definirlo un "classicismo romantico". Ciò che lo differenziava era che l'antichità classica non era più un valore autonomo, quanto piuttosto un mezzo per recuperare una smarrita condizione umana, all'insegna del naturale, del fanciullesco, del primitivo. Dèi, eroi, leggende del mondo classico non entrarono nella sua poesia, egli preferiva estrarre i propri argomenti, semmai, dalla vita e soprattutto dalla propria vita interiore.

Il Pessimismo di Leopardi

Le grandi delusioni sulla vita che Leopardi propone hanno bisogno di "tradursi" in un'immagine elementare, naturale.

Il modo di rappresentare il dolore, per esempio, il pessimismo tipico di Leopardi, sono vicini a quel senso di crisi a cui i romantici danno voce.

Egli non apprezzava il medioevo, né apprezzava lo spiritualismo religioso. L'Infinito è a suo modo una meditazione religiosa.

    - Da una parte il sentimento, il "canto";

    - dall'altra parte la "moralità", la meditazione e il messaggio filosofico.

    Il Lirismo e la Meditazione

Il momento lirico e quello meditativo sono due momenti distinti ma compresenti nelle poesie di Leopardi. Soprattutto nei "grandi idilli" osserviamo un movimento in due tappe:

    Il Percorso Poetico di Leopardi

    - si parte dalla contemplazione di un paesaggio, di un ricordo o da uno stato d'animo particolare;

    - si arriva alla sentenza filosofica generalizzante, a cui un poeta ottocentesco non rinuncia mai, fedele alla millenaria tradizione secondo cui il poeta è un maestro di verità e di saggezza.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le critiche dei classici nei confronti dei romantici?
  2. I classici criticavano i romantici per seguire mode straniere e si consideravano i veri sostenitori della tradizione nazionale, radicata nella poesia antica.

  3. Come rispondevano i romantici alle critiche dei classicisti?
  4. I romantici sostenevano che il gusto classicista era superato e che bisognava perseguire una poesia diversa, basata sul sentimento, la natura e la storia, centrata sull'io del poeta.

  5. Qual era la posizione di Leopardi nel dibattito tra classicismo e romanticismo?
  6. Leopardi si professava seguace del classicismo, ma il suo approccio era un "classicismo romantico", utilizzando l'antichità classica per recuperare una condizione umana perduta.

  7. In che modo Leopardi esprimeva il suo pessimismo?
  8. Leopardi rappresentava il dolore e il pessimismo attraverso immagini elementari e naturali, riflettendo un senso di crisi simile a quello espresso dai romantici.

  9. Quali sono i due momenti distinti ma compresenti nelle poesie di Leopardi?
  10. Nelle poesie di Leopardi, soprattutto nei "grandi idilli", si osservano il momento lirico e quello meditativo, che partono dalla contemplazione per arrivare a una sentenza filosofica.

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