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Habilis
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Concetti Chiave

  • La poesia "A Silvia" di Giacomo Leopardi è una canzone libera che esplora il tema delle illusioni giovanili e le loro disillusioni, utilizzando la figura di Silvia come simbolo della giovinezza.
  • Silvia è identificata con Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di Leopardi, e rappresenta la bellezza e le speranze della giovinezza, che vengono infrante dalla realtà e dalla morte.
  • La struttura della poesia è composta da sei strofe di diversa lunghezza, con un uso preponderante di versi settenari rispetto agli endecasillabi, e presenta rime libere con un verso finale di ogni strofa che rima con uno dei precedenti.
  • Leopardi utilizza un ricco apparato sensoriale descrivendo dettagliatamente l'ambiente di Silvia, evidenziando il contrasto tra le illusioni giovanili e la consapevolezza della realtà adulta.
  • La poesia include una critica alla Natura, vista come un'entità ingannatrice che promette felicità irraggiungibile, sottolineando la condizione umana di infelicità perpetua.

Questo appunto di Italiano per le scuole contiene la parafrasi, l'analisi e il commento dettagliato della poesia più famosa di Giacomo Leopardi, A Silvia.
Analisi di A Silvia di Leopardi

Indice

  1. Ricordi di Silvia
  2. Giorni di giovinezza
  3. Speranze e delusioni
  4. Destino e disillusioni
  5. Struttura della poesia
  6. Simbolismo di Silvia

Ricordi di Silvia

Silvia, ricordi ancora il tempo della tua vita mortale, quando la bellezza splendeva nei tuoi occhi ridenti e sfuggenti, e tu, lieta a e pensosa stavi raggiungendo il confine della giovinezza?

Giorni di giovinezza

Al tuo canto continuo, risuonavano le mie stanze silenziose e le vie dintorno, allorchè sedevi occupata nelle attività femminili, sufficientemente contenta di quell’avvenire vago che avevi in mente.

Quando ciò succedeva era un maggio profumato: e tu eri solita a trascorrere il giorno così.

Io, lasciando talora gli studi piacevoli, e le carte faticose, in cui si consumava la mia giovinezza e la parte migliore di me, porgevo, dai balconi della casa paterna, gli orecchie al suono della tua voce e della tua mano veloce che attraversava la tela faticosa.

Guardavo il cielo sereno, le vie dorate dal sole, e gli arti, e da una parte il mare in lontananza, e dall’altra le montagne. Parole umane non possono descrivere quello che io provavo dentro di me.

Speranze e delusioni

Che pensieri dolci provavamo! Che speranze, che sentimento avevamo, o mia Silvia! Come ci apparivano allora la vita umana e il destino! Quando mi ricordo di una così grande speranza, mi angoscia un sentimento doloroso e disperato, e riprendo a dispiacermi della mia sventura. O natura, o natura, perché poi non dai quel che prima prometti? Perché inganni così tanto i figli tuoi?

Destino e disillusioni

Tu, prima che l’inverno inaridisce l’erba, combattuta e vinta da una malattia occulta, morivi, o Silvia! E non conoscevi il fiore dei tuoi anni, la dolce lode ora dei tuoi capelli neri, ora dello sguardo che innamora e schivo, non ti allietava il mare; né le compagne discorrevano con te d’amore nei giorni di festa.

Poco dopo morirono anche le mie illusioni giovanili: anche alla mia vita il destino ha negato di vivere la giovinezza! Ahimè come sei passata veloce, mia speranza, ora impianta, cara compagna della mia età giovanile! Questo che ora ho conosciuto è quel mondo che mi aspettavo? Questi sarebbero i piaceri, l’amore, le attività, i fatti intorno ai quali così tanto abbiamo ragionato insieme? Questa è la sorte del genere umano? Tu mia povera speranza sei crollata all’apparire della verità: e con la mano indicavi da lontano la morte fredda e una tomba spoglia.

I strofa = domanda a Silvia

II strofa = illusioni di Silvia

III strofa = illusioni del poeta

IV strofa = annuncia il destino dei due protagonisti (Silvia e il Giacomo)

V strofa = disillusioni di Silvia

VI strofa = disillusioni del poeta

Struttura della poesia

La I strofa di A Silvia di Leopardi è il proemio che introduce l’immagine di Silvia; c’è l’invocazione e l’evocazione delle caratteristiche generali. La II e la III strofa mostrano due situazioni parallele, la prima riguarda Silvia, l’altra Leopardi (si rifanno tutte e due al passato e alle illusioni giovanili). La IV strofa è un commento dopo la delusione delle speranze. La V e la VI strofa sono simmetriche alla II e alla III, e mostrano il vero parallelismo tra la storia di Silvia e quella di Leopardi.

6 strofe di A Silvia sono di diversa lunghezza (canzone libera, differente dalla canzone petrarchersca, in cui c’era equilibrio tra endecasillabi e settenari e a un endecasillabo seguiva sempre un settenario); in Leopardi sono più numerosi i settenari (34) degli endecasillabi (29). 27 versi sono privi di rima, gli altri rimangono liberi. L’ultimo verso di ogni strofa fa rima con uno dei versi precedenti ed è sempre un settenario. La struttura è simmetrica.

Giacomo Leopardi - A Silvia: parafrasi, struttura e commento articolo

Simbolismo di Silvia

A Silvia è una canzone libera scritta da Leopardi ed è compresa ne I Canti. Silvia è il simbolo della giovinezza. Silvia si identifica con Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di casa Leopardi, che abitava vicino al poeta.

La poesia contiene indicazioni sensoriali visive e uditive. Difatti, il poeta fa una descrizione dettagliata del posto in cui abitava la ragazza.

La poesia è stata scritta dopo la conversione poetica di Leopardi: da scrivere ciò che procurava piacere, il poeta scrive ciò che è vero, e infatti la poesia contiene frasi che rafforzano il contrasto tra illusioni e consapevolezza.

Nella poesia viene fatta anche una vocazione alla Natura, definita un essere maligno poiché ha promesso all’uomo una felicità che non è realizzabile: l’uomo, per Leopardi, è “imbevuto” di superstizioni che lo portano ad una infelicità assoluta.

La poesia A Silvia di Giacomo Leopardi è stata scritta dal poeta di Recanati, ed è una poesia del ricordo (ossia non realistica, ma evocativa, che mette in risalto l'interiorità del poeta).

Silvia è il simbolo della giovinezza e probabilmente Leopardi scrive questa poesia prendendo spunto dalla morte della figlia del suo cocchiere, Teresa. Silvia è un pretesto per parlare della giovinezza che è l’età in cui si comincia a pensare all’amore; è l’età dei sogni e delle speranze per il futuro, speranze che cadranno con l'avvicinarsi dell’età adulta.

Per ulteriori approfondimenti sulla poesia A Silvia di Leopardi vedi anche qua.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia "A Silvia" di Giacomo Leopardi?
  2. Il tema principale della poesia è la giovinezza e le illusioni ad essa legate, rappresentate attraverso il ricordo di Silvia, simbolo di speranze e sogni giovanili che si infrangono con l'avvento della maturità e della consapevolezza.

  3. Chi era Silvia e quale simbolismo rappresenta nella poesia?
  4. Silvia è identificata con Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di casa Leopardi, e rappresenta il simbolo della giovinezza, delle speranze e delle illusioni che caratterizzano quell'età.

  5. Come è strutturata la poesia "A Silvia"?
  6. La poesia è composta da sei strofe di diversa lunghezza, con una struttura simmetrica. Le prime tre strofe evocano ricordi e illusioni, mentre le ultime tre riflettono su disillusioni e destino, con un uso prevalente di settenari rispetto agli endecasillabi.

  7. Qual è il ruolo della Natura nella poesia?
  8. La Natura è vista come un'entità maligna che promette felicità irrealizzabile, ingannando l'uomo con illusioni che portano a un'infelicità assoluta, secondo la visione di Leopardi.

  9. Quali elementi sensoriali sono presenti nella poesia e quale scopo servono?
  10. La poesia contiene elementi sensoriali visivi e uditivi, come la descrizione del paesaggio e il canto di Silvia, che servono a evocare l'atmosfera del ricordo e a sottolineare il contrasto tra le illusioni giovanili e la realtà.

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