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Concetti Chiave

  • Giuseppe Ungaretti nasce in Italia, vive un'infanzia difficile in Egitto e si trasferisce in Francia per studiare.
  • La sua esperienza in guerra lo segna profondamente, influenzando la sua concezione della poesia e della vita.
  • Ungaretti rompe con la tradizione poetica classica, mettendo al centro del suo verso la parola, semplificata e potente.
  • Le sue opere riflettono i grandi dolori personali, come la morte del padre, dell'amico e del figlio.
  • Trovando rifugio nella fede, Ungaretti chiude la sua vita accademica e poetica consolidando i suoi lavori in "La vita di un uomo".

Indice

  1. Infanzia e Trasferimenti
  2. Esperienze di Guerra e Fascismo
  3. Stile Poetico e Temi

Infanzia e Trasferimenti

Giuseppe Ungaretti nasce in Italia da genitori lucchesi e si trasferisce in Egitto per il lavoro del padre. Rimane affascinato dalla città di Alessandria soprattutto per una leggenda a cui Ungaretti dedicherà una delle sue prime poesie: “Il porto sepolto”. Dopo la morte del padre le condizioni economiche si aggravano. Studiava in una scuola francese quando decide di trasferirsi in Francia.

Qui condivide la stanza con Muammed Sceab con cui condivide la passione per la poesia, egli però è più tormentato di Ungaretti il che lo porta a suicidarsi.

Esperienze di Guerra e Fascismo

Questo porta Ungaretti a trasferirsi in Italia dove si arruola per la guerra, che concepisce come forza, ne esce però straziato. Dopodichè aderirà al fascismo. Si sposa e ha due figli, si trasferisce in Brasile dove poco dopo morirà il figlio. Poco dopo perde anche il fratello. Torna in Italia e diventa docente all’università ‘La Sapienza’. Chiuderà la sua vita racchiudendo i suoi lavori in “La vita di un uomo”.

Stile Poetico e Temi

L’autore è affascinato dalla poesia simbolista e quella italiana, non ritiene però adatto il verso classico quindi vuole distruggerlo. Rompe la classicità, mette al centro del verso la parola, la scarnifica, la semplifica rendendola comprensibile a tutti. La parola, secondo Ungaretti deve essere potente deve saper evocare, in chi l’ascolta, il mistero della vita. Inizia a scrivere poesie dopo le sue prime sofferenze, e la sua produzione maggiore e proprio in merito ai grandi dolori che la vita gli ha portato:

  1. La morte del padre;
  2. La morte dell’amico Muammed;
  3. La morte del figlio Antonietto.

Si definirà infatti un uomo di pena e troverà la soluzione ai suoi dolori nella fede.

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