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Ungaretti, Giuseppe - Vita, Opere e Poetica (2) scaricato 3 volte

Concetti Chiave

  • Giuseppe Ungaretti, nato ad Alessandria d'Egitto da genitori toscani, ha studiato in Svizzera dove ha scoperto autori francesi e italiani, influenzando la sua formazione letteraria.
  • Nel 1914 si trasferisce in Italia e si arruola come volontario nella Prima Guerra Mondiale, esperienza che ispira la sua prima raccolta di poesie "Il porto sepolto".
  • Dopo la guerra, vive a Parigi, entrando in contatto con intellettuali e avanguardie, influenze che arricchiscono la sua produzione poetica.
  • Ungaretti si trasferisce a Roma nel 1921, aderendo al fascismo e lavorando al Ministero degli Esteri, periodo che segna profondamente la sua poesia.
  • La sua carriera accademica culmina con l'insegnamento all'università La Sapienza di Roma, segnando un ritorno definitivo in Italia dopo vari soggiorni all'estero.

Indice

  1. Giuseppe Ungaretti: origini e formazione
  2. Arrivo in Italia e esperienze di guerra
  3. Periodo parigino e influenze avanguardistiche
  4. Trasferimento a Roma e aderenza al Fascismo
  5. Anni in Brasile e riflessioni letterarie
  6. Ritorno in Italia e carriera accademica
  7. Influenze culturali e nomadismo intellettuale
  8. La poesia di Ungaretti: strumento di conoscenza
  9. Continua ricerca e "Vita d’un uomo"
  10. L'Allegria: la raccolta di poesie di guerra

Giuseppe Ungaretti: origini e formazione

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto.
I genitori sono di origine toscana, trasferiti in Africa per via del padre emigrato per lavorare come operaio agli scavi per il canale di Suez. Il padre muore quando Giuseppe ha solo due anni mentre la madre gestisce un forno alla periferia della città. Ungaretti compie gli studi presso un'ottima scuola svizzera dove legge soprattutto autori francesi, ma scopre anche Leopardi, Nietzsche e Baudelaire.

Arrivo in Italia e esperienze di guerra

Nel 1914 Ungaretti si stabilisce in Italia, a Milano. Il conflitto mondiale appare ai suoi occhi come l'occasione per ritrovare le proprie origini, insieme a un'identità perduta. Decide di arruolarsi come volontario ed è inviato a combattere sul Carso. Questa esperienza si rivela terribile e traumatica, a essa trae ispirazione per la sua scrittura poetica e compone la sua prima raccolta, "Il porto sepolto" nel 1916.

Periodo parigino e influenze avanguardistiche

Alla fine del conflitto si stabilisce a Parigi che si rivelerà un luogo significativo dove conoscerà intellettuali francesi, entrerà in contatto con gli esponenti dell'avanguardia e si legherà ai poeti italiani e francesi.

Trasferimento a Roma e aderenza al Fascismo

Nel 1921 si trasferisce a Roma dove trova lavoro presso il ministero degli esteri. L'impatto con la città ha importanti ripercussioni nella sua poesia. Nel 1922 aderisce al fascismo nella quale vede la via per una possibile concordia politica e sociale.

Anni in Brasile e riflessioni letterarie

Nel 1937 inizierà a lavorare presso l'università di San Paolo del Brasile dove rimarrà fino al 1942. L'insegnamento universitario e l'intensa attività di conferenziere gli consentono di approfondire la riflessione sugli autori della letteratura italiana, come Dante, Petrarca, Leopardi, Manzoni e D'Annunzio.

Ritorno in Italia e carriera accademica

Nel 1942 rientra in Italia perché nel frattempo il Brasile è entrato in guerra a fianco degli alleati. Si stabilisce di nuovo a Roma dove diventa professore di letteratura moderna e contemporanea presso l'università La Sapienza, fino al 1958.

Influenze culturali e nomadismo intellettuale

Ungaretti, grazie ai suoi numerosi viaggi, sviluppò negli anni una certa apertura culturale, si può parlare quindi di nomadismo intellettuale. La tradizione letteraria francese ebbe un ruolo importante nella formazione e riflessione poetica: Mallarmé influenzò decisamente sotto il punto di vista simbolico dei vocaboli, mentre Baudelaire condivideva molti temi e l'idea di poesia intesa come esplorazione dell'abisso.

La poesia di Ungaretti: strumento di conoscenza

Per Ungaretti la poesia è cogliere il segreto dell'essere ed è uno strumento di conoscenza. Grazie alla parola poetica si può ritrovare sé stessi, dare senso alla vita, alla realtà; alla parola spetta il compito di esprimere l'eterno. La ricerca di un'originaria terra di beatitudine costringe il poeta a un eterno viaggio: il poeta è un nomade che aspira a un luogo in cui stabilirsi. Questa tensione verso l'oltre convive con la necessità di un viaggio in profondità per scoprire l'essere.

Continua ricerca e "Vita d’un uomo"

I suoi testi sono frutto di continue revisioni e correzioni, per lui la poesia è una ricerca mai interrotta della verità, che non si può mai definitivamente afferrare, ma solo avvicinarsi. Nel 1942 unì tutte le raccolte scritte fino a quel momento sotto un unico titolo “Vita d’un uomo”, dove ogni volume è concepito come la tappa di un unico percorso biografico e intellettuale. Si ha un legame diretto tra biografia e opera. Nel 1962 viene pubblicata con l'aggiunta di autocommenti e interventi dell'autore sui testi.

L'Allegria: la raccolta di poesie di guerra

Nel 1916 Ungaretti pubblica le poesie composte durante la guerra nella raccolta "Il porto sepolto". Nel 1919 fu inclusa in una raccolta più ampia "Allegria di naufragi", dal titolo ossimorico, il quale ci fa intendere che nell'esistenza umana gioia e dolore convivono insieme. La struttura è organizzata in 5 sezioni (Prime, Il porto sepolto, Naufragi, Girovago, Ultime) le quali hanno tutti dei titoli parlanti che facilitano e orientano l'interpretazione del testo. Ad esempio, nella sezione "Il porto sepolto", il titolo ci indica che la raccolta vuole essere un viaggio nell'abisso, nelle profondità remote dell’animo umano.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini e la formazione di Giuseppe Ungaretti?
  2. Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto da genitori toscani. Studia in una scuola svizzera dove scopre autori francesi e filosofi come Leopardi, Nietzsche e Baudelaire.

  3. Come ha influenzato la guerra la poesia di Ungaretti?
  4. La guerra è stata un'esperienza traumatica per Ungaretti, ispirandolo a scrivere la sua prima raccolta di poesie, "Il porto sepolto", nel 1916, che riflette le sue esperienze sul fronte del Carso.

  5. Qual è stato l'impatto del periodo parigino sulla carriera di Ungaretti?
  6. A Parigi, Ungaretti entra in contatto con intellettuali e avanguardie, influenzando profondamente la sua poesia e legandosi a poeti italiani e francesi.

  7. In che modo Ungaretti ha vissuto il suo ritorno in Italia dopo gli anni in Brasile?
  8. Dopo il ritorno in Italia nel 1942, Ungaretti diventa professore di letteratura moderna e contemporanea a Roma, continuando la sua carriera accademica fino al 1958.

  9. Cosa rappresenta la raccolta "L'Allegria" nella produzione poetica di Ungaretti?
  10. "L'Allegria" è una raccolta di poesie di guerra che esprime la convivenza di gioia e dolore nell'esistenza umana, organizzata in sezioni che guidano l'interpretazione del testo.

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