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Concetti Chiave

  • La poesia "Sono una creatura" di Giuseppe Ungaretti è parte della raccolta "Il porto sepolcro", scritta tra il 1915 e il 1916.
  • Strutturata in tre strofe di lunghezza decrescente, la poesia non contiene rime e utilizza un climax discendente.
  • Il titolo sottolinea la moltitudine umana, con Ungaretti come una delle tante creature, esplorando il tema della sofferenza e dell'umanità.
  • La similitudine tra una pietra e il pianto del poeta è centrale, con aggettivi come freddo e disanimata che esprimono il dolore.
  • L'ultima strofa trasmette un messaggio universale sulla morte come pena, potenziato dagli enjambement, riflettendo il pessimismo post-guerra di Ungaretti.

Sono una creatura è una poesia di Giuseppe Ungaretti, tratta dalla raccolta Il porto sepolcro, scritta tra il 1915 e il 1916. La poesia è divisa in tre strofe che sono poste climax decrescente: la prima è composta da otto versi, la seconda da tre versi di tre/quattro parole e l’ultima da versi composti da due/una parole. Non sono presenti delle rime. Il titolo fa emergere la moltitudine di uomini esistenti di cui Ungaretti è solo una delle tante creature. Il testo si basa su una similitudine tra una pietra del San Michele e il pianto del poeta, e a questi vengono attribuiti degli aggettivi quali freddo, duro, prosciugato, refrattario, disanimata.

Indice

  1. Analisi della prima strofa
  2. Collegamento tra le strofe
  3. Messaggio finale di Ungaretti

Analisi della prima strofa

Nella prima strofa dunque si inizia a parlare di questa pietra e delle sue qualità descritte sopra, collegate dall’anafora del così che ne accentua inoltre l’enumerazione e accentua anche l’aggettivo stesso. Gli ultimi due versi di questa strofa, inoltre, presentano l’avverbio totalmente come accompagnatore dell’aggettivo disanimata, i quali sono inoltre separati da un enjambement che aumenta lo spazio bianco e ne rallenta il ritmo per dare il tempo di ragionarsi sopra.

I suoni di questa strofa sono vibranti e duri per esprimere sofferenza.

Collegamento tra le strofe

La prima e la seconda strofa sono collegate dall’anafora del come questa pietra che permette di riportare gli aggettivi della prima strofa anche al pianto. Il pianto inoltre è un pianto che non si vede, prosciugato per aver visto troppe morti.

Messaggio finale di Ungaretti

L’ultima strofa invece si stacca dalle altre e Ungaretti ne fa un messaggio per tutta l’umanità: la morte è una pena e questa pena va espiata durante la vita. Questi versi sono inoltre potenziati dal forte enjambement che li collega.

La poesia dunque contiene il pessimismo e il dolore di Ungaretti, che non riesce ancor ad accettare gli orrori che ha visto durante la Prima Guerra Mondiale nel quale lui ha combattuto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia "Sono una creatura" di Giuseppe Ungaretti?
  2. Il tema principale è il dolore e il pessimismo di Ungaretti, che riflette sugli orrori della Prima Guerra Mondiale e sulla condizione umana attraverso la similitudine tra una pietra e il suo pianto.

  3. Come sono strutturate le strofe della poesia e quale effetto producono?
  4. La poesia è divisa in tre strofe in climax decrescente, con la prima di otto versi, la seconda di tre versi, e l'ultima di versi composti da due/una parole. Questa struttura accentua il messaggio di sofferenza e riflessione.

  5. Qual è il messaggio finale che Ungaretti vuole trasmettere con l'ultima strofa?
  6. Ungaretti trasmette un messaggio universale sulla morte come pena da espiare durante la vita, potenziato dall'enjambement che collega i versi, riflettendo il suo dolore e pessimismo post-bellico.

Domande e risposte

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