Concetti Chiave
- "Storia di una capinera" di Giovanni Verga è un romanzo epistolare e autobiografico, ispirato da un'esperienza giovanile dell'autore e pubblicato in volume nel 1871 dopo una prima uscita a puntate.
- Il romanzo mira a catturare l'interesse del pubblico borghese dell'epoca, utilizzando il simbolo della "capinera" per rappresentare la fragilità della protagonista Maria di fronte alle ingiustizie della vita.
- La trama si concentra su Maria, una giovane costretta a vivere in un convento a Catania, esplorando la sua lotta tra la devozione religiosa e l'amore per Nino, un vicino di casa.
- L'epidemia di colera permette a Maria di vivere temporaneamente fuori dal convento, dove scopre la bellezza del mondo e sviluppa sentimenti per Nino, contrastati dalla matrigna e dalle circostanze.
- Il conflitto interiore di Maria culmina con la notizia del matrimonio di Nino e la sorellastra, portandola alla follia e alla sua tragica morte nel convento, evidenziando le pressioni sociali e personali del tempo.
Indice
Origini e pubblicazione
Elaborato durante il soggiorno fiorentino (dove Verga trascorre alcuni mesi nel 1865, e un periodo più lungo dal 1869 al 1871),“Storia di una Capinera” venne pubblicato prima a puntate a rivista e solo in seguito in volume nel 1871. Non si tratta solamente di un romanzo epistolare ma anche di un romanzo autobiografico poiché Giovanni Verga prende spunto da una vicenda vissuta in età giovanile nell'estate 1854-1855.
Temi e simbolismo
“Storia di una capinera” è un chiaro tentativo, da parte di un narratore in via di formazione, di conquistarsi i favori del pubblico borghese dell’epoca: la “capinera” (simbolo trasparente della debolezza dell’indifesa protagonista di fronte alle ingiustizie del mondo) diventa allora la chiave di lettura attraverso cui leggere e sintetizzare al meglio la triste vicenda di Maria.
Trama e personaggi
Il libro racconta la storia di una giovanissima ragazza, Maria, costretta dal padre, succube della nuova moglie, a percorrere la propria vita in un convento catanese di clausura.
Sin da subito Verga focalizza la sua attenzione sulla figura femminile principale e, solo in un secondo momento, affronta il tema della monacazione forzata, che sviluppa un'analisi della società e dei moventi economici dietro la vicenda narrata.
A metà degli anni Cinquanta del diciannovesimo secolo, un epidemia di colera costringe alcune ragazze del convento a trasferirsi provvisoriamente dalle proprie famiglie; Maria soggiorna in campagna.
Da subito viene accolta, sopratutto dalla matrigna,come se già avesse preso i voti e nota le prime differenze di vita tra lei e le sue sorellastre. Alla scoperta appassionata della bellezza del mondo naturale segue un evento che stravolgerà la vita di Maria: l'incontro con Nino, un vicino di casa di cui lei si innamorerà inconsciamente.Conflitti interiori
Il narratore indaga in profondità le reazioni psicologiche della giovane, combattuta tra la sua Devozione naturale e sincera a Dio e la sua incontenibile e spontanea passione per Nino.
Strumento insostituibile di questa indagine è la forma epistolare dell'opera, che si compone delle lettere tramite cui Maria confessa i propri turbanti sentimenti all'amica Marianna; ciò serve anche a far emergere la personalità tormentata della giovane.
Tragico epilogo
Nonostante il sentimento condiviso da parte di Nino,la matrigna impedisce a Maria di frequentare il giovane e, a questo, si aggiunge la malattia della ragazza e, soprattutto, il suo rientro a Catania e alla vita conventuale.
Rinchiusa lì dentro la sua collera e le sue sofferenze peggiorano sempre di più, a maggior ragione quando la notizia del matrimonio di Nino e la sorellastra Giuditta giunge alle sue orecchie.
Maria raggiunge la follia quando dalle grade osserva in prima persona il matrimonio dei due ragazzi, mentre l'ossessione maniacale (esplosa dalla contemplazione della casa dei due sposi) la conduce ad un tentativo di fuga e alla reclusione nella “cella dei matti” del convento, dove di lì a poco la giovane morirà.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la pubblicazione di "Storia di una Capinera"?
- Qual è il simbolismo principale nel romanzo?
- Qual è la trama principale e chi sono i personaggi chiave?
- Come si sviluppa il conflitto interiore di Maria?
"Storia di una Capinera" è stato elaborato durante il soggiorno fiorentino di Giovanni Verga e pubblicato prima a puntate su rivista e poi in volume nel 1871. È un romanzo epistolare e autobiografico, ispirato a una vicenda vissuta da Verga nell'estate 1854-1855.
La "capinera" simboleggia la debolezza e l'indifesa protagonista, Maria, di fronte alle ingiustizie del mondo. Questo simbolismo è centrale per comprendere la triste vicenda narrata.
La trama segue Maria, una giovane ragazza costretta a vivere in un convento di clausura a causa delle decisioni del padre e della matrigna. Durante un'epidemia di colera, Maria si innamora di Nino, un vicino di casa, ma è ostacolata dalla matrigna e dalle circostanze.
Maria è combattuta tra la sua devozione a Dio e la passione per Nino. Le sue lettere all'amica Marianna rivelano i suoi turbamenti interiori, culminando in un tragico epilogo quando la sua sofferenza la conduce alla follia e alla morte.