-dille-
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Concetti Chiave

  • Gesualdo Motta muore solitario nel palazzo del genero, abbandonato da tutti, inclusa la figlia adottiva Isabella.
  • I domestici, indifferenti alla sua sofferenza, desiderano che la sua morte avvenga rapidamente, mostrando insensibilità.
  • La servitù rifiuta di riverire Gesualdo a causa delle sue umili origini, nonostante la sua ricchezza accumulata.
  • Verga evidenzia l'ingratitudine dei servi, che ignorano il fatto che il loro sostentamento deriva dalla fortuna di Gesualdo.
  • La morte di Gesualdo è narrata attraverso gli occhi di don Leopoldo, che si mostra irritato e indifferente alla sua agonia.

Indice

  1. La Solitudine di Gesualdo
  2. L'Indifferenza della Servitù
  3. L'Ingratitudine e l'Ostracismo

La Solitudine di Gesualdo

Gesualdo Motta, abbandonato da tutti e tutto, muore solitario nel palazzo del genero, il duca de Leyra, marito di Isabella, la figlia che lui aveva adottato da Bianca. Il protagonista rimane consapevole della sua situazione, sia fisica che emotiva, quindi ordina ad un domestico di avvertire Isabella ma purtroppo la giovane verrà informata una volta che la morte è già avvenuta.

L'Indifferenza della Servitù

Persino il domestico si dimostra infatti insensibile di fronte alla condizione del protagonista, anzi si sente proprio esasperato, come se desiderasse che il suo decesso avvenisse nel minor tempo possibile, infatti Verga descrive Gesualdo con i suoi “sibili, guati rauchi” e anche il suo “rantolo” che gli impedisce di dormire. Già da questo episodio, è facile capire come i protagonisti di questo capitolo siano effettivamente i servi, la cui massiccia presenza però non diventa un coro tragico o solenne, bensì si dimostrano in mala fede attuando una sorta di verdetto di condanna nei confronti di Gesualdo, per la sua vita all’insegna di limiti, rinunce che alla fine si sono rivelati completamente inutili, dato che si trova a morire da solo. Appare come se la servitù si rifiutasse di riverire il protagonista in quanto realmente non aristocratico, le sue origini erano infatti umili: era semplicemente un muratore che si era costruito la propria fortuna, e questo aspetto viene rivelato in parole che esprimono la volontà di servire “quelli che realmente sono nati meglio”.

L'Ingratitudine e l'Ostracismo

Le generazioni che avevano infatti preceduto Gesualdo erano tutte umili, e quindi per i domestici, anche per don Leopoldo che è incaricato di vegliarlo fino alla morte, non era degno di morire “nella battista come un principe”. Tuttavia, nelle loro parole emerge anche un’assoluta ingratitudine, in quanto i loro stipendi erano proprio garantiti dalla roba che il protagonista aveva accumulato in vita, presentano dunque una visione tipicamente immobilistica della storia, ideologia che segue l’ideale dell’ostrica, per cui una persona è obbligata a sottostare alle condizioni e allo status sociale in cui nasce. Non a caso, Verga racconta l’agonia finale dal punto di vista di don Leopoldo, che addita il protagonista come “quell’accidenti di malato” e si mostra irritato dalla sua sofferenza. Anche il momento della vera e propria morte avviene tramite una focalizzazione esterna “a un tratto s’irrigidì e si chetò del tutto” tra l’indifferenza di alcuni e il sollievo di altri, sempre don Leopoldo infatti lo vede morire e poi con calma si veste e inizia a mettere in ordine la camera.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la situazione di Gesualdo Motta nel capitolo "La Solitudine di Gesualdo"?
  2. Gesualdo Motta muore solitario nel palazzo del genero, abbandonato da tutti, consapevole della sua situazione fisica ed emotiva. Nonostante ordini di avvertire Isabella, la figlia adottiva, lei viene informata solo dopo la sua morte.

  3. Come si comporta la servitù nei confronti di Gesualdo?
  4. La servitù si dimostra indifferente e insensibile verso Gesualdo, desiderando persino che la sua morte avvenga rapidamente. Non lo riveriscono perché non lo considerano un vero aristocratico, essendo di umili origini.

  5. Qual è l'atteggiamento di don Leopoldo verso Gesualdo durante la sua agonia?
  6. Don Leopoldo mostra irritazione e ingratitudine verso Gesualdo, nonostante i suoi stipendi fossero garantiti dalla fortuna accumulata dal protagonista. Lo considera un "accidenti di malato" e si comporta con indifferenza durante la sua morte.

  7. Quale ideologia emerge dalle azioni e parole della servitù?
  8. Dalle azioni e parole della servitù emerge un'ideologia immobilistica, seguendo l'ideale dell'ostrica, secondo cui una persona deve sottostare alle condizioni e allo status sociale in cui nasce, mostrando ingratitudine verso Gesualdo.

Domande e risposte

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