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Concetti Chiave

  • "Mastro Don Gesualdo" di Giovanni Verga è ambientato nella Sicilia dell'Ottocento, in un contesto di Italia preunitaria.
  • Il protagonista, Gesualdo Motta, è un muratore che accumula ricchezze ma cerca invano l'accettazione nobiliare sposando Bianca Trao.
  • Nonostante il matrimonio, Gesualdo è escluso dalla nobiltà e affronta delusioni da parte della famiglia e della società.
  • Il romanzo mostra il declino di Gesualdo, che muore solo e disprezzato, evidenziando il conflitto tra successo materiale e affetti familiari.
  • Verga utilizza un narratore esterno e onnisciente, con un linguaggio che mescola italiano e dialetto per avvicinarsi ai personaggi.

Indice

  1. Ambientazione e contesto storico
  2. Il matrimonio e le sue conseguenze
  3. Delusioni familiari e sociali
  4. Declino e solitudine di Gesualdo
  5. Tecnica narrativa e linguaggio
  6. Il tema del materialismo e dei valori

Ambientazione e contesto storico

"Mastro Don Gesualdo" è il secondo romanzo del Ciclo dei Vinti scritto da Giovanni Verga.

Il racconto è ambientato in Sicilia, esattamente a Vizzini, vicino Catania, nei primi anni dell'Ottocento, quindi in un'Italia preunitaria. Questo dettaglio è deducibile dalla morte di colera del fratello di Gesualdo, Santo Motta; dal Gesualdo Carbonaro e dalla rivolta contadina a Vinizzi.

Gesualdo Motta, ovvero il protagonista, è un umile muratore che, con la sua intelligenza e la sua forza, riesce ad accumular una fortuna, la cosiddetta roba, nonostante ciò gli manca il titolo nobiliare.

Il matrimonio e le sue conseguenze

Per questo motivo egli sposa Bianca Trao, proveniente da una nobile famiglia in decadenza, in questo modo Gesualdo pensa di entrare nel mondo aristocratico e di stringere i rapporti con quelli che contano.

Al contrario di quello che pensava, Gesualdo continua ad essere escluso dalla società nobiliare per le sue origini, tant'è che egli possiede il titolo Don per il matrimonio con Bianca Trao e il titolo Mastro per indicare un uomo umile che si è arricchito.

Anche la moglie lo disprezza. Dopo il matrimonio nasce una bambina, Isabella, che non è sua figlia ma è figlia solo di Bianca, la quale ebbe una relazione con suo cugino, Ninì Rubiera, prima del matrimonio. Crescendo anche Isabella respinge il patrigno per le sue umili origini.

Delusioni familiari e sociali

Gesualdo riceve altre delusioni dal padre, il quale è geloso delle sue ricchezze, dai suoi fratelli che tentano di prendere i suoi averi e il popolo è contro di lui.

La moglie è sempre più lontana e la figlia si invaghisce del cugino Corrado di Leyra, il quale ha l'unico scopo di prendere la fortuna del suocero e sperperarla a suo piacimento.

Declino e solitudine di Gesualdo

Tutto ciò che rimane al protagonista è la nostalgia della sua vecchia vita edella serva Diodata, una giovane serva innamorata di lui e dalla quale ebbe 2 figli, costretti all'orfanotrofio.

Le amarezze fanno si che Gesualdo si ammali di cancro allo stomaco e viene accolto a Palermo, nella dimora della figliastra e del genero. Gesualdo cerca di comunicare con Isabella ma i tentativi furono vani, perciò, in solitudine e angosciato osserva la sua roba sperperata nel palazzo.

Alla fine egli muore da solo sotto lo sguardo di un servo che lo guarda infastidito e sprezzante.

L'intero raccono si può dividere in 4 sequenze: il successo economico, il matrimonio con Bianca Trao, il declino di Gesualdo e la sua morte.

Tecnica narrativa e linguaggio

Nel romanzo emerge la tecnica narrativa di Verga, secondo la quale il narratore è esterno e onniscente, ovvero non interviene con giudizi, descrizioni o commenti, di conseguenza il racconto procede attraverso dialoghi (discorsi diretti) e narrazione di episodi ed eventi.

Il ritmo del racconto è vario: è lento per raccontare gli affanni della vita ed è più veloce, per esempio, durante l'asta per le terre del Comune.

Per quanto riguarda il linguaggio, viene usato sia l'italiano contenente, però, la struttura sintattica e il lessico che rimandano al dialetto, sia un linguaggio più elevato per la nobiltà, questo artificio è fatto, quindi, per avvicinarsi maggiormente ai personaggi e rendere le vicnede più vere. Vengono utilizzate anche le bestemmie, soprattutto nelle sfuriate di Mastro Don Gesualdo.

Inoltre, il linguaggio è da commedia in tutto il romanzo, esclusa la parte della morte di Gesualdo e le sue pene, dove il linguaggio è più tragico.

Il tema del materialismo e dei valori

Come accennato precedentemente, "Masttro Don Gesualdo" appartiene al Ciclo dei Vinti, perchè Gesualdo si sacrifica per la roba ma poi viene schiacciato dalla società in cui vive, che si mostra ostile nei suoi confronti.

Ed è proprio questo lo scopo del romanzo, mostrare il dicario tra i calori e gli affetti familiari e il successo economico e sociale; quindi è presente il materialismo che fa perdere i valori, anche morali, e che, come effetto, allontana il bene delle persone, soprattutto l'amore di quelle che dovrebbero essere più vicine, come la moglie, i fratelli, il padre e la figliastra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ambientazione storica e geografica del romanzo "Mastro Don Gesualdo"?
  2. Il romanzo è ambientato in Sicilia, precisamente a Vizzini vicino Catania, nei primi anni dell'Ottocento, in un'Italia preunitaria.

  3. Quali sono le conseguenze del matrimonio di Gesualdo con Bianca Trao?
  4. Gesualdo sposa Bianca Trao per entrare nel mondo aristocratico, ma continua ad essere escluso dalla società nobiliare e disprezzato dalla moglie e dalla figliastra.

  5. Quali delusioni familiari e sociali affronta Gesualdo?
  6. Gesualdo è deluso dal padre geloso, dai fratelli che vogliono i suoi averi, e dalla moglie e figlia che lo respingono. Anche il popolo è contro di lui.

  7. Come si sviluppa il declino e la solitudine di Gesualdo?
  8. Gesualdo si ammala di cancro e muore in solitudine, osservando la sua fortuna sperperata, senza riuscire a comunicare con la figliastra Isabella.

  9. Qual è il tema centrale del romanzo e come viene rappresentato?
  10. Il tema centrale è il materialismo che porta alla perdita dei valori morali e affettivi, allontanando Gesualdo dalle persone a lui care, come la moglie e la figliastra.

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