Concetti Chiave
- Giovanni Pascoli fu profondamente segnato da tragici eventi familiari, che influenzarono la sua visione pessimistica della vita.
- Pascoli sviluppò la poetica del "fanciullino", che descrive la capacità infantile di meravigliarsi delle piccole cose, soppressa nell'età adulta.
- Le opere principali di Pascoli, come "Myricae" e "Canti di Castelvecchio", esplorano temi quotidiani e dolorosi con un significato simbolico.
- Il linguaggio poetico di Pascoli è innovativo, caratterizzato da un uso emotivo della musicalità e delle onomatopee, rompendo con la tradizione metrica.
- La poesia di Pascoli ha anche una funzione moralizzante, esprimendo valori di bontà e solidarietà umana attraverso metafore poetiche.
Indice
Infanzia e Lutti Familiari
Giovanni Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna(in provincia di Forlì),località che oggi,in suo onore, si chiama San Mauro Pascoli. La famiglia dimora presso la tenuta La Torre dei principi Torlonia, dove Giovanni, quarto di dieci fratelli, trascorre gli anni felici dell'infanzia,prima che la sua vita venga sconvolta da una serie di lutti famigliari che segneranno tutta la sua esistenza: all'uccisione del padre, assassinato con una fucilata sulla via di ritorno a casa, seguiranno a breve distanza la morte della madre,di una sorella e di due fratelli. Costretto, per motivi economici, ad abbandonare il collegio che stava frequentando, si trasferisce con i fratelli a Rimini e, grazie all'aiuto di uno di questi, Giacomo, riesce a terminare il liceo.
Formazione e Carriera Accademica
Ottiene una borsa di studio per l'iscrizione alla facoltà di Lettere dell'Università di Bologna dove,allievo di Giosuè Carducci,a ventisei anni consegue la laurea prima di liceo e poi di università,a Bologna, Messina e Pisa.Dopo il matrimonio della sorella Ida stabilisce la sua dimora a Castelvecchio presso un'altra sorella, Maria.
Nel 1905 succede a Carducci alla cattedra di letteratura italiana. Muore nel 1912 a Bologna.
Opere Principali di Pascoli
Le sue opere più importanti sono:
-Il fanciullino(1897), saggio in cui espone Pascoli il suo programma poetico;
-Myricae(1891-1903), raccolta di poesie omogenee per emtrica e tematica,incentrati sulla vita umile e quotidiana;
-Canti di Castelvecchio(1903), raccolta di liriche in cui vengono ricordati momenti dolorosi della sua vita;
-Poemi conviviali(1904),componimenti in cui vengono rievocati episodi e personaggi mitologici e dell'antichità;
-La grande proletaria si è mossa(1911), discorso pronunciato a Barga il 29 settembre in onore dei caduti e feriti della guerra in Libia.
I lutti e le tragedie famigliari, insieme alla contraddizione e ai conflitti dell'epoca, lasciano un segno indelebile nell'animo del poeta e condizionano profondamente la sua visione dell'esistenza:il male, le ingiustizie, la morte affliggono a vita dell'uomo che non trova consolazione né nella fede cristiana, né nella scienza, incapace di spiegare il mistero del mondo.
La Poetica del Fanciullino
Secondo il poeta in ogni uomo è nascosto un fanciullino fantasioso e ingenuo,che viene però messo a tacere dall'età adulta, quando prevale la razionalità. Solo i poeti riescono a liberare il fanciullino che guarda il mondo con occhi innocenti e che è capace di stupirsi e di commuoversi anche davanti alle piccole cose di ogni giorno.
E' questa la poetica del fanciullino,esposta da Pascoli in un testo apparso sulla rivista il Marzocco nel 1097.Attraverso la metafora del poeta-fanciullino, Pascoli ci dice che cosa è la poesia:scoperta e stupore per le piccole e umili cose quotidiane che nei versi acquistano un significato simbolico,allusivo.
Il poeta-fanciullino ha anche il compito di svelare la bontà e il senso di solidarietà che dovrebbero appartenere a tutto il genere umano.Pertanto la poesia riveste anche una funzione moralizzante e consolatoria.
Innovazione Linguistica di Pascoli
Il linguaggio di Pascoli è molto innovativo,più suggestivo che realistico,creato accostando vocaboli quotidiani con un'evidente forza emotiva, sottolineata costantemente nella musicalità delle parole e arricchita dalle ricorrenti onomatopee,con termini ricercati, specialistici, letterari. Pascoli rifiuta gli schemi metrici della poesia tradizionale, cari a Carducci e dà vita a strofe e versi di inedita misura.
Domande da interrogazione
- Quali eventi hanno segnato l'infanzia di Giovanni Pascoli?
- Come si è sviluppata la carriera accademica di Pascoli?
- Quali sono le opere principali di Giovanni Pascoli?
- Cosa rappresenta la poetica del fanciullino secondo Pascoli?
- In che modo Pascoli ha innovato il linguaggio poetico?
L'infanzia di Giovanni Pascoli è stata segnata da una serie di lutti familiari, tra cui l'assassinio del padre e la morte della madre, di una sorella e di due fratelli, che hanno avuto un impatto duraturo sulla sua vita.
Pascoli ha studiato all'Università di Bologna, dove è stato allievo di Giosuè Carducci, e ha conseguito la laurea. Successivamente, ha insegnato letteratura italiana, succedendo a Carducci nel 1905.
Le opere principali di Pascoli includono "Il fanciullino", "Myricae", "Canti di Castelvecchio", "Poemi conviviali" e "La grande proletaria si è mossa", che riflettono temi di vita quotidiana, mitologia e tragedie personali.
La poetica del fanciullino rappresenta l'idea che in ogni uomo esiste un fanciullino capace di meravigliarsi delle piccole cose quotidiane, e che solo i poeti riescono a liberare questa visione ingenua e pura del mondo.
Pascoli ha innovato il linguaggio poetico utilizzando un linguaggio suggestivo, ricco di onomatopee e termini specialistici, e rompendo con gli schemi metrici tradizionali per creare versi di misura inedita.