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Concetti Chiave

  • La poetica di Pascoli vede l'infanzia come uno stato costante nell'uomo, presente indipendentemente da genere, rango o educazione.
  • Il "fanciullino" si manifesta nei momenti di emozione e stupore, rappresentando la parte irrazionale dell'uomo, lontana dalla logica della ragione.
  • Pascoli propone una visione poetica che scopre verità profonde, superando la conoscenza superficiale e scientifica, come dimostrato da Omero guidato dal fanciullino.
  • La ricerca della verità si trova nelle cose semplici, con modelli come Virgilio e Orazio che incarnano la "aurea mediocritas" della poesia semplice e giusta.
  • Prendendo spunto dal "Fedone" di Platone, Pascoli afferma che l'anima è immortale e i bambini, guidati dalle emozioni, devono essere imitati, non cambiati.

Indice

  1. La Poetica di Pascoli
  2. Il Risveglio del Fanciullino
  3. La Scoperta delle Verità Profonde
  4. L'Ispirazione da Platone

La Poetica di Pascoli

Nei primi capitoli dell’opera “Fanciullino” vengono espletati i caratteri principali della poetica di Pascoli, innanzitutto viene immediatamente spiegato al lettore che la propria infanzia rimanga sempre nella persona. La fanciullezza non è infatti una semplice fase della vita ma uno stato costante che è sempre riscontrabile nell’uomo, un modo di essere che non scompare mai ed è per questo comune a tutti: non avvengono distinzioni di genere, rango sociale o grado di educazione ricevuta.

Il Risveglio del Fanciullino

Anche se ignorato, il fanciullino si risveglia inevitabilmente in tutti quei momenti particolarmente emozionanti e che creano stupore, si può dunque capire come esso non si razionale, e che invece rappresenti la parte più irrazionale di un uomo, che non sottostà alle regole imposte dalla ragione e si fa trascinare da gioie, sogni e curiosità. È facile quindi interpretare questa spiegazione di Pascoli come una sfera particolarmente attiva nei poeti, e per saldare questa sua teoria riporta l’esempio di Omero, che viene descritto come un “vecchio e cieco, condotto per mano dal fanciullino”. Questa visione della realtà prevede una metodologia di interpretazione completamente diversa da quella della scienza, non prevede infatti analisi precise e invenzioni di teorie, il compito della poesia per Pascoli è infatti quello di scoprire le verità profonde delle cose.

La Scoperta delle Verità Profonde

Scoperta per cui i sensi tradizionali appaiono inutili, come si può capire proprio da Omero, che viene essenzialmente guidato dal fanciullino in questa sua ricerca in quanto fa riferimento ad una conoscenza che si ispira al di là della superfice visibile e percepibile delle cose. A differenza però di ciò che si potrebbe pensare, queste verità non vanno ricercate in eventi spettacolari, bensì nelle cose semplici che attraggono proprio il fanciullino e che sarebbero normalmente invece ignorate. Non a caso vengono proposti come modelli Virgilio e Orazio per la loro aurea mediocritas, ovvero della poesia appunto semplice che vive dei principi di giustizia e di libertà.

L'Ispirazione da Platone

L’immagine del fanciullino viene inoltre tratta da un passo del “Fedone” di Platone in cui Socrate, pochi attimi prima di morire, cerca di consolare i proprio seguaci affermando come in realtà solo il corpo sia mortale, mentre l’anima viva per sempre grazie alla sua immortalità, e che solo i bambini abbiano paura della morte in quanto non ancora educati alla vita. Pascoli prende dunque di ispirazione questo passo per trarre la conclusione che i bambini siano mossi dalle proprie emozioni e non dalla ragione e che per questo debbano essere imitati e non invogliati a cambiare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto centrale della poetica di Pascoli?
  2. La poetica di Pascoli si basa sull'idea che l'infanzia sia uno stato costante nell'uomo, un modo di essere che non scompare mai e che è comune a tutti, indipendentemente da genere, rango sociale o educazione.

  3. Come si manifesta il "fanciullino" secondo Pascoli?
  4. Il "fanciullino" si risveglia nei momenti emozionanti e di stupore, rappresentando la parte irrazionale dell'uomo che si lascia guidare da gioie, sogni e curiosità, senza sottostare alle regole della ragione.

  5. Qual è il compito della poesia secondo Pascoli?
  6. Il compito della poesia è scoprire le verità profonde delle cose, che non si trovano in eventi spettacolari ma nelle cose semplici che attraggono il "fanciullino" e che sarebbero normalmente ignorate.

  7. In che modo Platone ispira Pascoli nella sua visione del "fanciullino"?
  8. Pascoli si ispira a un passo del "Fedone" di Platone, dove Socrate parla dell'immortalità dell'anima e della paura della morte nei bambini, per concludere che i bambini, mossi dalle emozioni e non dalla ragione, debbano essere imitati.

Domande e risposte

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