Concetti Chiave
- Pascoli ha lavorato per oltre 20 anni alla raccolta "Myricae", che si è espansa da 22 a 156 poesie attraverso diverse edizioni.
- Il titolo "Myricae" richiama la semplicità delle piante di tamerici, simbolizzando l'umiltà e la modestia delle poesie di Pascoli.
- I temi centrali includono la vita rurale e i ricordi familiari, con una forte enfasi sulle sensazioni e simboli della natura.
- Le poesie innovano nella forma con frequenti enjambements, sintassi nominale e uso di asindeto, mantenendo radici nella tradizione italiana.
- Pascoli utilizza un lessico variegato, che spazia da termini classici a espressioni popolari e americanismi, arricchito da sinestesie e onomatopee.
Indice
La Dedizione di Pascoli
Alla stesura di questa raccolta di poesie, Pascoli ha dedicato molto tempo, più di 20 anni.
La prima edizione che risale al 1891, comprende soltanto 22 componimenti, mentre la quarta, del 1897, ne comprende 156.
La raccolta è divisa in sezioni che portano un titolo spesso in contrasto come Le pene del poeta, Le gioie del poeta, Dolcezze o Tristezze. Per la maggior parte si tratta di liriche molto brevi, a volte costituite da un semplice frammento.
Significato di Myricae
La parola Myricae è presa in prestito dal poeta latino Virgilio. In latino, indicano piante (= tamerici) poco esigenti, crescono in riva al mare e dall’aspetto piuttosto umile. Pascoli ha scelto questa parola per indicare il carattere delle sue poesie: infatti, i suoi componimenti sono umili, semplici, modesti, dimessi perché trattano le cose di campagna. Tuttavia, richiamando il poeta latino Virgilio, la raccolta ci fa pensare alla tradizione classica e ad una poesia che è tutt’altro che semplice.
Temi Principali delle Poesie
I temi trattati sono:
• la campagna, il lavoro dei campi, il canto degli uccelli ed in genere i più insignificanti atti della vita quotidiana dei contadini. Lo scopo non è quello di dare al lettore delle immagini ben precise e ricche di dettagli, ma di suscitare delle sensazioni, di presentare dei simboli e delle corrispondenze fra i vari elementi della realtà. Per questo aspetto, si può affermare che Pascoli si rivela come il poeta della natura.
• il ricordo dei lutti familiari; la perdita dei suoi familiari diventa il simbolo della malvagità e della violenza degli uomini. E’ significativo il fatto che il componimento di apertura porti il titolo Il giorno dei morti. Per sfuggire alla violenza del mondo, il poeta cerca di rifugiarsi nella natura che gli serve, quindi, da consolazione. Tuttavia, il paesaggio naturale continua a ricordargli la presenza dei defunti, tramite dei richiami che suscitano inquietudine.
Innovazioni Stilistiche
Sul piano della forma le poesie presentano delle innovazioni di stile assai importanti, anche se, nel complessa resta fedele alla tradizione letteraria italiana. (ballate, quartine di vario tipo, ballate)
Sono molto frequenti degli enjambements, il ritmo risulta piuttosto frammentato e quindi innovativo perché spezzato dalla frequente punteggiatura (punto, punto e virgola, puntini di sospensione). Spesso, nel verso manca il verbo per cui, in questo caso si parla di sintassi nominale, oppure le immagini vengono messe una accanto all’altra, senza una congiunzione (figura retorica dell’asindeto) e per questo, apparentemente, sembrano slegate.
Molto frequenti sono le sinestesie, cioè l’accostamento di sensazioni che appartengono ad ambiti sensoriali diverse, le metafore e le analogie. Con l’uso frequente di allitterazioni o di onomatopee che evocano dei particolari stati d’animo, Pascoli riesce a dare ai suoi versi una grande musicalità.
Varietà del Lessico
Il lessico adoperato è molto vario: termini di origine classica e quindi di stile elevato, termini specialistici (quando si tratta di descrivere la vegetazione o gli animali), termini popolari e addirittura termini utilizzati dagli emigranti italiani negli USA e rientrati in Italia e quindi americanizzati.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del titolo "Myricae"?
- Quali sono i temi principali delle poesie di Pascoli in "Myricae"?
- Quali innovazioni stilistiche caratterizzano le poesie di Pascoli?
- Come si è evoluta la raccolta "Myricae" nel tempo?
- Qual è la varietà del lessico utilizzato da Pascoli in "Myricae"?
"Myricae" è un termine preso in prestito da Virgilio, che indica piante umili come le tamerici. Pascoli lo sceglie per rappresentare la semplicità e modestia delle sue poesie, che trattano temi di campagna, ma richiamano anche la tradizione classica.
I temi principali includono la campagna e la vita quotidiana dei contadini, il ricordo dei lutti familiari e la natura come rifugio e consolazione, nonostante essa stessa ricordi la presenza dei defunti.
Le poesie di Pascoli presentano innovazioni come l'uso frequente di enjambements, una sintassi nominale, asindeti, sinestesie, metafore, analogie, allitterazioni e onomatopee, che conferiscono musicalità e frammentazione al ritmo.
La raccolta "Myricae" è stata ampliata da Pascoli nel corso di oltre 20 anni, passando da 22 componimenti nella prima edizione del 1891 a 156 nella quarta edizione del 1897, suddivisi in sezioni con titoli contrastanti.
Pascoli utilizza un lessico vario che include termini di origine classica, termini specialistici per descrivere la natura, termini popolari e parole americanizzate dagli emigranti italiani, creando un mix di stili elevati e quotidiani.