margherita.tassan
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Concetti Chiave

  • Myricae di Pascoli utilizza un linguaggio preciso per esaltare la bellezza della vita quotidiana e della natura, senza farne un problema sociale.
  • La raccolta di poesie è caratterizzata da temi ricorrenti come il nido, la nebbia, la siepe e la morte, con una forte dimensione uditiva e fonosimbolica.
  • Il concetto di rifugio è centrale, rappresentando un luogo sicuro ma al contempo limitante, riflettendo l'inquietudine e il desiderio umano di oltrepassare i confini.
  • La poesia "X Agosto" intreccia il simbolismo della notte di San Lorenzo e la morte del padre, esplorando il paradosso tra il cielo infinito e l'opacità del male terreno.
  • In "L’assiuolo", la visione notturna e statica è arricchita da simbolismo linguistico e onomatopee, esprimendo una pena universale inconsolabile.

Indice

  1. Virgilio e Pascoli: Un Legame Poetico
  2. Temi Ricorrenti nella Poesia di Pascoli
  3. Il Dramma e l'Inquietudine del Rifugio
  4. Lavandare: Un Canto di Tradizione
  5. X Agosto: La Notte e il Paradosso
  6. L'assiuolo: Visione Notturna e Simbolismo
  7. Romagna: Ricordi d'Infanzia e Tristezza
  8. Il Tuono: Amore e Consolazione

Virgilio e Pascoli: Un Legame Poetico

Nelle bucoliche Virgilio mette in epigrafe un verso sulle tamerici, e da questo verso viene fuori il titolo della raccolta di Pascoli, 'Mirice'.

− la poesia da voce alle cose semplici, alla quotidianità (“humiles”, come dice il verso virgiliano)

es. agricoltura, vita dei campi: non per farne un problema sociale, ma per esaltarne la bellezza

latino : presenza di registri diversi

156 poesie

− riunite secondo il metro simile

− predilige metri brevi e frammenti di poesie

− linguaggio con termini precisi

− TEMI: il nido, la nebbia e la siepe e la morte.

− Dimensione uditiva (onomatopee, allitterazioni) e fonosimbolica

Temi Ricorrenti nella Poesia di Pascoli

Nebbia e siepe danno un confine e formano un rifugio entro il quale il poeta possa rifugiarsi (richiama Leopardi, ma Leopardi supera questo confine)

Il Dramma e l'Inquietudine del Rifugio

Il chiudersi dentro questo rifugio non significa esimersi dal dramma che il cuore sente comunque, pur dentro un nido.

Il dramma permea la poesia di Pascoli: non è un positivista, tutto rimane incerto e misterioso.

In Pascoli la natura, la realtà, anche se quella del rifugio è permeata da un'inquietudine. Si può benissimo stare in un nido sicuro, ma non si può passare tutta la vita dentro perché è soffocante. In Pascoli emerge questo: il rifugio non ha l'orizzonte che il desiderio dell'uomo ricerca. Niente che abbia confini chiusi può corrispondere al desiderio umano, che ha confini illimitati.

Lavandare

Lavandare: Un Canto di Tradizione

• é una giornata d'autunno e Pascoli sta passeggiando. Ad un certo punto sente un canto (un madrigale) della tradizione marchigiana del 500 che alcune donne stanno cantando mentre lavano al canale.

• Sia l'aratro che il campo che la nebbia subiscono una mancanza: sono cose a metà (“mezzo”, “senza”).

• La quartina riprende sia il ritmo della seconda terzina che le cose a metà della prima.

• Suoni cupi= suoni dei panni della lavandare

X Agosto

X Agosto: La Notte e il Paradosso

− notte di San Lorenzo e notte della morte del padre

fonosimbolismo → è la poesia che lo fa sentire di più

− nessi casa-nido , rondine-padre, verme-bambola.

− lessico molto specifico

atomo: il componente base della società che è Male → grande paradosso di Pascoli:

mette insieme il Cielo (dall'alto di tutti i mondi > entità suprema) sereno – immortale – infinito + pianto di stelle

− mondi vs atomo

− inondi → ancora sfera marina

− le stelle meravigliose sono diventate un pianto

con l'atomo opaco (infimo del Male)

− opaco: non riflette la luce

L’assiuolo

L'assiuolo: Visione Notturna e Simbolismo

-visione notturna (l’assiuolo è un uccello notturno) molto statica

-simbolismo linguistico: es. nero di nubi, soffi di lampi, sospiro di venti

-tante onomatopee

-elementi pregrammaticali (chiù)

-dialettica vicino-lontano, determinato-indeterminato-->es. oggetti vicini vs visione lontana

-morte-->”grido che fu”

-“voce”,“singulto”, “pianto di morte”-->climax discendente del chiù. Questo chiù è come se fosse la voce di una pena universale che è inconsolabile.

Romagna

Romagna: Ricordi d'Infanzia e Tristezza

Racconti dell’infanzia nel nido

Si rivolge all’amico Severino

Fine→unica nota triste, riferimenti alla morte del padre e a quando ha dovuto lasciare il nido

Il tuono

Il Tuono: Amore e Consolazione

• Tuono+ canto di una mamma che consola il figlio→forza dell’amore

• onomatopee

Domande da interrogazione

  1. Qual è il legame poetico tra Virgilio e Pascoli?
  2. Pascoli trae ispirazione da Virgilio, utilizzando un verso sulle tamerici per il titolo della sua raccolta "Mirice", esaltando la bellezza delle cose semplici e quotidiane.

  3. Quali sono i temi ricorrenti nella poesia di Pascoli?
  4. I temi includono il nido, la nebbia, la siepe e la morte, con una dimensione uditiva e fonosimbolica che arricchisce le sue poesie.

  5. Come viene rappresentato il dramma e l'inquietudine del rifugio nelle poesie di Pascoli?
  6. Il rifugio è visto come un luogo sicuro ma soffocante, che non soddisfa il desiderio umano di orizzonti illimitati, riflettendo l'incertezza e il mistero della vita.

  7. Cosa rappresenta il canto delle lavandare nella poesia di Pascoli?
  8. Il canto delle lavandare è un richiamo alla tradizione e alla mancanza, con suoni cupi che evocano la quotidianità e la semplicità della vita rurale.

  9. Qual è il paradosso presente nella poesia "X Agosto"?
  10. Il paradosso è tra il cielo sereno e immortale e il pianto delle stelle, simbolizzando il contrasto tra l'infinità del cielo e l'opacità dell'atomo, rappresentante del male.

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