Concetti Chiave
- Giovanni Pascoli ha vissuto all'inizio del XX secolo, segnato da lutti familiari e ingiustizie sociali, influenzando profondamente la sua poetica.
- La poesia di Pascoli è caratterizzata dall'uso di immagini semplici per esprimere temi profondi come l'abbandono e la solitudine, evidenti in "Lavandare".
- Il componimento "Lavandare" è un madrigale con una struttura musicale che utilizza versi endecasillabi e rime alternate per creare un effetto ritmico.
- La prima terzina di "Lavandare" è statica e visivamente evocativa, mentre la seconda è dinamica con un ritmo scandito da onomatopee.
- La quartina finale di "Lavandare" trasmette un senso di drammaticità e nostalgia, rallentando il ritmo con l'uso di assonanze.
Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi che pare
dimenticato, tra il vapor leggero.
E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene:
Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
quando partisti, come son rimasta!
come l’aratro in mezzo alla maggese
Indice
La vita e le opere di Pascoli
Giovanni Pascoli vive e opera all’inizio del XX sec.
La morte del padre, di una sorella e della madre, uniti ai disagi della vita ed alle ingiustizie sociali, provocano nel poeta un profondo senso di ribellione che lo porterà a prendere parte alle rivolte socialiste ed a finire così in prigione. In seguito si limiterà ad esprimere il proprio disagio per i grandi dolori patiti nella poesia, regalandoci così commoventi componimenti come ad esempio “lavandare”.
Temi e stile nella poesia di Pascoli
Pascoli durante la sua opera tratta vari temi come ad esempio l’amore per la natura o per le piccole cose; famosa è la sua poetica del fanciullino. La caratteristica che accomuna molti dei suoi scritti è quella di utilizzare immagini apparentemente semplici, povere, per esprimere concetti più profondi che riguardano da vicino ognuno di noi. In “lavandare”, tratta il delicato tema dell’abbandono e della solitudine. Descrive la figura di un aratro abbandonato da chissà chi in mezzo ad un campo, passando poi al rumore delle donne che lavano i panni, e chiudendo infine con i loro canti.
Analisi del componimento 'Lavandare'
Il componimento può essere più correttamente chiamato madrigale, in quanto la sua lettura risulta estremamente musicale, e tratta di elementi pastorali. “Lavandare” è una poesia composta da due terzine e una quartina con versi endecasillabi, e rime alternate; ciascuna strofa ha una particolare caratteristica: la terzina iniziale è statica, non descrive nessun tipo di azione, ed è pervasa da sensazioni visive che l’autore comunica attraverso l’accurata scelta di vocaboli e di figure retoriche come in questo caso l’enjambement presente nel secondo e terzo verso “pare/dimenticato”, che in un certo senso, costringe a proseguire con maggior interesse la lettura del componimento. Nella seconda terzina invece, prevalgono sensazioni di tipo acustico indotte soprattutto dalle numerose onomatopeiche che attribuiscono alla strofa un ritmo cadenzato molto particolare scandito proprio da parole come “sciabordare” e “tonfi” che anche se non sono propriamente onomatopeiche sembrano riprodurre rumori. Questa terzina è risulta essere dinamica in quanto le rime al mezzo contribuiscono a velocizzare e scandire il ritmo della strofa. La terza ed ultima quartina può essere definita drammatica perché riporta un triste canto di amore e nostalgia e il ritmo sembra improvvisamente rallentato, effetto dato dalle “e”, dalla quantità delle “r” e delle “s”, e dalla sostituzione di rime alternate con assonanze come “frasca e rimasta”.
Domande da interrogazione
- Quali eventi personali hanno influenzato la vita e le opere di Giovanni Pascoli?
- Quali sono i temi principali trattati da Pascoli nella sua poesia?
- Come è strutturato il componimento "Lavandare" e quali sensazioni evoca?
- Qual è la caratteristica stilistica predominante nella poesia di Pascoli?
La morte del padre, di una sorella e della madre, insieme ai disagi della vita e alle ingiustizie sociali, hanno provocato in Pascoli un profondo senso di ribellione, portandolo a partecipare a rivolte socialiste e a finire in prigione. Successivamente, ha espresso il suo disagio attraverso la poesia.
Pascoli tratta temi come l'amore per la natura e le piccole cose, utilizzando immagini semplici per esprimere concetti profondi. In "Lavandare", affronta il tema dell'abbandono e della solitudine.
"Lavandare" è composto da due terzine e una quartina con versi endecasillabi e rime alternate. La prima terzina è statica e visiva, la seconda è dinamica e acustica, mentre la quartina finale è drammatica, evocando amore e nostalgia.
La poesia di Pascoli è caratterizzata dall'uso di immagini semplici per esprimere concetti profondi, con una particolare attenzione alla musicalità e all'uso di figure retoriche come l'enjambement e le onomatopee.