caro91
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Concetti Chiave

  • La poesia esprime il contrasto tra la tempesta del giorno e la quiete della sera, simbolizzando il passaggio dalla vecchiaia all'infanzia.
  • La natura è descritta con vivacità attraverso onomatopee e immagini suggestive, animando il paesaggio serale.
  • Il passaggio del tempo è rappresentato dal suono del ruscello, che trasforma il tumulto del giorno in una dolce serenità notturna.
  • La struttura poetica utilizza ossimori e sinestesie per creare un'atmosfera di dolce ninnananna serale.
  • Il termine "nidi" è usato come metonimia, rappresentando il contenuto attraverso il contenente, simbolizzando un rifugio di pace.

Il giorno fu pieno di lampi;

ma ora verranno le stelle,

le tacite stelle. Nei campi

c'è un breve gre gre di ranelle.

Le tremule foglie dei pioppi

trascorre una gioia leggiera.

Nel giorno, che lampi! che scoppi!

Che pace, la sera!

Si devono aprire le stelle

nel cielo sì tenero e vivo.

Là, presso le allegre ranelle,

singhiozza monotono un rivo.

Di tutto quel cupo tumulto,

di tutta quell'aspra bufera,

non resta che un dolce singulto

nell'umida sera.

E', quella infinita tempesta,

finita in un rivo canoro.

Dei fulmini fragili restano

cirri di porpora e d'oro.

O stanco dolore, riposa!

La nube nel giorno più nera

fu quella che vedo più rosa

nell'ultima sera.

Che voli di rondini intorno!

Che gridi nell'aria serena!

La fame del povero giorno

prolunga la garrula cena.

La parte, sì piccola, i nidi

nel giorno non l'ebbero intera.

Nè io ... La poesia come memoria e ritorno all'infanzia serena articoloche voli, che gridi,

mia limpida sera!

Don ... Don ... E mi dicono, Dormi!

mi cantano, Dormi! sussurrano,

Dormi! bisbigliano, Dormi!

là, voci di tenebra azzurra ...

Mi sembrano canti di culla,

che fanno ch'io torni com'era ...

sentivo mia madre ... poi nulla ...

sul far della sera.

Indice

  1. Analisi della poesia e della memoria
  2. La natura e il passaggio del tempo
  3. La tempesta e la serenità finale

Analisi della poesia e della memoria

E' una poesia della memoria. La tempesta è la vecchiaia, è quella della vita che si affievolì con la sera, quando ritorna la pace dell’infanzia. Questa poesia deve essere letta considerando il fanciullino: nella sera torna la voce del fanciullo e la poesia è l’unione tra la voce del vecchio e il chiacchiericcio dei bambini.

La natura e il passaggio del tempo

Nella prima strofa la natura si anima attraverso i tempi verbali e le onomatopee. La seconda strofa trasforma la sera in passaggio della memoria che compare con il suono del ruscello.

La tempesta e la serenità finale

La tempesta che sembrava infinita è diventata finita nel suono di quello stesso ruscello. Tutto si rasserena. La strofa finale è molto elaborata: inizia con il suono delle campane, i verbi vanno dal preciso all’indistinto. Tutto, grazie all’ossimoro e alla sinestesia, si trasforma in una dolce ninnananna. La parola chiave è “nidi” (metonimia-il contenene per il contenuto).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia?
  2. La poesia esplora il tema della memoria, rappresentando la tempesta come la vecchiaia e la vita che si affievolisce con la sera, riportando la pace dell'infanzia.

  3. Come viene rappresentata la natura nella poesia?
  4. Nella prima strofa, la natura si anima attraverso i tempi verbali e le onomatopee, mentre la sera diventa un passaggio della memoria con il suono del ruscello.

  5. Qual è il significato della tempesta e della serenità finale nella poesia?
  6. La tempesta, inizialmente infinita, si conclude nel suono del ruscello, portando serenità. La strofa finale, con suoni di campane e verbi che vanno dal preciso all'indistinto, si trasforma in una dolce ninnananna.

Domande e risposte

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