Concetti Chiave
- Il "Fanciullino" rappresenta la parte infantile e immaginativa presente in ogni persona, più evidente nei poeti.
- Questa parte dell'anima non è razionale e ci guida alla scoperta della verità attraverso la meraviglia e lo stupore.
- La poesia è vista come un mezzo per rendere più belle le piccole cose della vita e migliorare l'umanità.
- Pascoli distingue tra poesia pura e poesia applicata, sottolineando l'importanza della poesia senza cercare la gloria personale.
- Il poeta scopre piuttosto che inventare, e l'obiettivo è che il suo "palpito" resti nei cuori, non il suo nome.
L’opera “Fanciullino” di Pascoli venne pubblicata in anteprima sulla rivista fiorentina “Il Marzocco” nel 1897 in un’edizione intitolata “Pensieri sull’arte poetica” in quattro puntate, probabilmente perché l’autore aveva già pensato di proseguirne la stesura come una vera e propria opera, che venne pubblicata nel 1903 in venti capitoli:
1.
Il Fanciullino nei Poeti
Qui il lettore viene introdotto alla figura del fanciullino, ovvero il bambino che una volta eravamo e che non scompare neanche in età adulta e si palesa in maniera più evidente nei poeti, tanto che Omero era vecchio e cieco ma continuava ad immaginare e a tradurre i propri pensieri in parole
2.
Meraviglia e Innocenza
Ovviamente, questo fanciullino si dimostra evidente in tutte quelle situazioni più infantili che sembrano risvegliarlo, come avventure e battaglie in cui coraggiosi eroi combattono per la pace e la giustizia dei deboli, appare quindi attratto dalla meraviglia
3.
Universalità del Fanciullino
Nel terzo capitolo viene spiegato come il fanciullino sia presente in tutti gli uomini
4.
Verità e Sorpresa
Questa parte della nostra anima, il fanciullino, non è razionale, Pascoli dice infatti che “ci trasporta nell’abisso della verità”
5. Il fanciullino viene paragonato al primo uomo per la sua funzione adamica, è infatti come se conoscesse tutto per la prima volta e quindi vive di sorpresa
6. Pascoli qui sostiene che la verità sia nascosta nelle cose e quindi bisogna approfondire ogni cosa
7. In questo capitolo è proprio il fanciullino a comunicare tramite i versi ed esorta a godere delle piccole cose della vita
8.
Poesia e Bellezza
Pascoli sostiene che la poesia renda queste cose più belle
9. Qui vengono presi in considerazione Virgilio e Orazio per la loro aurea mediocritas
10.
Poesia e Umanità
In questo capitolo viene ribadito come “la poesia migliora e rigenera l’umanità”
11.
Ruolo del Poeta
Nonostante la funzione nobile della poesia espletata nei capitoli precedenti, qui viene sottolineato come il poeta non sia un tribuno
12. Qui viene attuata la divisione tra poesia pura e poesia applicata
13.
Poesia Italiana
Pascoli si sofferma in questo capitolo sulla poesia italiana, evidenziando come sia più che di contatto con la realtà, una poesia studiata
14. Sempre sul ruolo del poeta, in quanto egli deve abbandonare il linguaggio lirico della tradizione
15. Il fine ultimo della poesia non deve quindi essere la gloria personale
16. Il poeta che ascolta il fanciullino viene infatti spesso ignorato dal pubblico
17.
Fama e Poesia
La fama non ha sempre riscontri positivi, in quanto si viene costantemente giudicati
18. Il poeta non può vantare meriti in quanto non inventa nulla ma si limita a scoprire
19. Come nel capitolo sette, è il fanciullino che parla e afferma di non voler che venga ricordato il suo nome ma che resti il suo “palpito nei cuori”
20. Solo la poesia deve essere l’unica ammirazione
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del "fanciullino" nei poeti secondo Pascoli?
- Come si manifesta la meraviglia e l'innocenza del "fanciullino"?
- Qual è la relazione tra poesia e bellezza secondo Pascoli?
- Qual è la visione di Pascoli sul ruolo del poeta e la fama?
Il "fanciullino" rappresenta il bambino che persiste in noi anche da adulti, manifestandosi in modo più evidente nei poeti, come Omero, che nonostante l'età e la cecità, continuava a immaginare e tradurre i suoi pensieri in parole.
Il "fanciullino" si risveglia in situazioni infantili, come avventure e battaglie, attratto dalla meraviglia e dall'innocenza, vivendo di sorpresa come se conoscesse tutto per la prima volta.
Pascoli sostiene che la poesia rende le cose più belle, migliorando e rigenerando l'umanità, e invita a godere delle piccole cose della vita attraverso i versi del "fanciullino".
Pascoli afferma che il poeta non deve cercare la gloria personale, poiché la fama porta giudizi costanti. Il poeta scopre piuttosto che inventare, e il "fanciullino" desidera che il suo "palpito nei cuori" resti, non il suo nome.