-dille-
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • I "Canti di Castelvecchio" sono una raccolta di poesie che si evolve nel tempo, mostrando continuità e discontinuità con l'opera "Myricae".
  • Questa raccolta utilizza una struttura stilistica complessa, introducendo forme metriche come ottonari e settenari, e la rima ipermetra.
  • I "Poemetti" sono suddivisi in "Primi poemetti" e "Nuovi poemetti", descrivendo la vita agricola e il ciclo naturale, intrecciato con la storia d'amore tra Rosa e Rigo.
  • Il titolo "Poemi Conviviali" allude alle liriche conviviali dei banchetti storici, e attraverso miti greco-romani, Pascoli esplora un confronto critico con l'occidente moderno.
  • L'opera di Pascoli nei "Poemi Conviviali" esprime un profondo pessimismo, illustrato dall'emblematica frase di Calipso "Era meglio non nascere".

I canti di Castelvecchio sono una raccolta di cinquantanove testi, aggiunti nelle varie edizioni che si susseguirono nel corso di quasi dieci anni, dal 1903 al 1912. La raccolta appare estremamente legata alla precedente opera di Myricae, riutilizza infatti la medesima epigrafe proveniente dalle bucoliche di Virgilio come se rappresentasse un seguito alla primavera infantile delle Myricae al presente autunnale.

Indice

  1. Caratteristiche stilistiche e musicalità
  2. Edizioni e struttura dei poemetti
  3. Temi e simbolismo nei poemetti
  4. Omaggio e riferimenti culturali

Caratteristiche stilistiche e musicalità

Tuttavia i canti di Castelvecchio mostrano anche caratteri di discontinuità con Myricae, caratteri che vengono mostrati in particolare nel titolo con il riferimento ai canti di Leopardi, il canto fornisce generalmente infatti musicalità e solidità. Inoltre lo stile appare certamente più complesso grazie all'utilizzo di vari ottonari, settenari, quinari e anche grazie l'introduzione dalla rima ipermetra, ovvero che presenta versi che hanno una sillaba in eccesso non calcolata per mantenere la rima, questo avviene ad esempio nel binomio di parole tempesta-restano.

Edizioni e struttura dei poemetti

La prima edizione dei poemetti venne pubblicata nel 1897, la seconda invece tre anni dopo nel 1900, poi Pascoli decise di sdoppiarla in Primi poemetti del 1904 e i Nuovi poemetti del 1909. Entrambe precedute dall'epigrafe che si riferisce alla materia alta trattata individuabile nel linguaggio aulico e nell'utilizzo della terzina dantesca. Venne definito romanzo georgico da Giorgio Squarotti in quanto narra della vita quotidiana di una famiglia contadina di Garfagnana, soffermandosi sulle fasi del ciclo naturale:

    • La sementa, ovvero la semina;

    • L'accesire, ovvero l'arrivo dell'inverno;

    • La fioritura, ovvero la primavera;

    • La mietitura, ovvero l'estate;

Temi e simbolismo nei poemetti

Questa divisione riflette anche le fasi dell'amore tra Rosa e Rigo fino ad arrivare al loro matrimonio.

Omaggio e riferimenti culturali

Il titolo si pensava fosse un omaggio alla rivista che lo pubblicò ovvero il "Convito", tuttavia fa in realtà riferimento al filone che si riconosce come Carminia Convivalia, che rappresenta tutte quelle liriche che abbellivano una volta i banchetti che si svolgevano nelle conti reali di un tempo. Lo stesso Giovanni Pascoli affermò infatti come il banchetto potesse rappresentare l'origine e la cornice ideale per una poesia. Pascoli riprende le varie leggende e miti greco-romani, instaurando un confronto con l'occidente moderno arrivando ad un pessimismo profondo tramite l'emblema di Calipso che dice la famosa frase "Era meglio non nascere".

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche stilistiche principali dei "Canti di Castelvecchio"?
  2. I "Canti di Castelvecchio" mostrano una musicalità e solidità ispirate ai canti di Leopardi, con uno stile più complesso rispetto a "Myricae", grazie all'uso di vari metri e alla rima ipermetra.

  3. Come sono strutturati i poemetti di Giovanni Pascoli?
  4. I poemetti sono stati pubblicati in diverse edizioni, inizialmente nel 1897 e poi suddivisi in "Primi poemetti" del 1904 e "Nuovi poemetti" del 1909, con una struttura che riflette le fasi del ciclo naturale e della vita contadina.

  5. Qual è il significato culturale del titolo "Canti di Castelvecchio"?
  6. Il titolo fa riferimento al filone Carminia Convivalia, legato alle liriche dei banchetti reali, e rappresenta un omaggio alla tradizione poetica, con richiami a leggende e miti greco-romani.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community