Concetti Chiave
- La poesia di Pascoli è ricca di dettagli descrittivi che evocano un paesaggio naturale all'alba, con alberi di mele e mandorle.
- L'atmosfera è caratterizzata da una luce lunare che vela il paesaggio, mentre nuvole nere e lampi annunciano un temporale lontano.
- Il suono del mare è costante, accompagnato da una brezza che agita le cime degli alberi e le cavallette che sfregano le ali.
- L'osservatore è disorientato dall'oscurità e si affida ai suoni, distinguendo il verso dell'assiolo tra i vari rumori notturni.
- Il contrasto tra la descrizione accurata e l'atmosfera vaga enfatizza l'incertezza dell'osservazione basata sull'udito anziché sulla vista.
Indice
Dettagli Descrittivi della Natura
Da ottimo conoscitore della natura, Pascoli ha disseminato la lirica di dettagli descrittivi. Come si capisce dai due alberi di mele e di mandorle, siamo in un orto o in un giardino, poco prima che sorga una luna luminosa: la sua luce rischiara già il cielo, facendo sbiadire le stelle e diffondendo nell'aria una luminescenza che vela le cose come se fosse un vapore lattiginoso.
Lontano, nuvole nere e lampi di caldo annunciano un temporale. Il mare invece è vicino, tanto che si sente il rumore monotono della risacca sulla spiaggia; una leggera brezza agita le cime degli alberi: di notte, la terra si raffredda più in fretta del mare, perciò l'aria tiepida sopra le acque, più leggera e meno densa, va verso l'alto ed è sostituita da un vento fresco che proviene dall'entroterra e soffia verso il mare. Ovunque, le cavallette sfregano le ali con le zampe. Da qualche parte, piccoli animali si muovono rapidi agitando i cespugli.Osservazione e Sensazioni Notturne
Qualcuno sta osservando tutto questo e si domanda dove sia la luna: è quasi smarrito, come se avesse perso l'orientamento, e il suo sguardo si sposta dalle piante vicine al temporale lontano, dal cielo pallido alle cime degli alberi. L'osservatore, incapace di acquisire attraverso la vista sensazioni certe, si affida all'udito, ricevendo stimoli sonori di vario tipo: le onde della risacca, i fruscii nei cespugli, il frinire delle cavallette. Fra tutti questi rumori si distingue però un verso, cupo e ripetuto: solo grazie al titolo capiamo che è il grido dell'assiolo, piccolo uccello rapace simile al gufo, che caccia di notte insetti o lucertole e fa il nido in buchi di muri, di alberi o in nidi abbandonati da altri uccelli. Come altri animali e cose della lirica, anche l'assiolo si sente ma non si vede.
L'Incertezza dell'Atmosfera Notturna
Stranamente, più il lessico di Pascoli è accurato nel descrivere piante e animali, più l'atmosfera della lirica si fa vaga: il buio appena rischiarato vela le cose, e siccome per l'uomo il senso dell'orientamento e della precisione è la vista, il doversi affidare all'udito dà incertezza.
Domande da interrogazione
- Quali dettagli descrittivi della natura emergono nella lirica di Pascoli?
- Come viene percepita l'atmosfera notturna dall'osservatore?
- In che modo l'incertezza caratterizza l'atmosfera notturna nella lirica?
Pascoli descrive un orto o giardino con alberi di mele e mandorle, una luna luminosa che rischiara il cielo, nuvole nere e lampi che annunciano un temporale, e il rumore della risacca del mare vicino.
L'osservatore si sente smarrito e si affida all'udito per percepire l'ambiente, distinguendo suoni come le onde, i fruscii nei cespugli, e il verso dell'assiolo, poiché la vista non fornisce sensazioni certe.
L'atmosfera notturna è vaga e incerta a causa del buio appena rischiarato, che vela le cose e costringe l'uomo a fare affidamento sull'udito, aumentando il senso di incertezza.