Concetti Chiave
- La poesia "Il gelsomino notturno" di Giovanni Pascoli è dedicata a Gabriele Briganti per le sue nozze, usando il gelsomino come simbolo di amore e fecondazione.
- Attraverso la descrizione del fiore che sboccia e si chiude, Pascoli evoca il rito amoroso e la "nuova felicità" della prima notte di nozze.
- Il testo è ricco di simbolismo e corrispondenze nascoste, utilizzando immagini naturali e presagi funebri per creare un'atmosfera poetica.
- La struttura circolare della poesia inizia con i fiori che si aprono e termina con la loro chiusura all'alba, simboleggiando il ciclo della vita.
- Pascoli impiega tecniche poetiche come sinestesie, personificazioni e onomatopee per arricchire il testo di significati e suoni evocativi.
Indice
Dedica e Simbolismo
Giovanni Pascoli dedicò il gelsomino notturno all'amico Gabriele Briganti di Lucca,in occasione delle sue nozze.
Descrizione del Gelsomino
In apparenza si tratta della semplice descrizione di un fiore, il gelsomino notturno o "bella di notte", che schiude la sua corolla a sera e per tutta la notte esala il suo intenso profumo.
Fecondazione e Rito Amoroso
In realtà,la fecondazione notturna del gelsomino è accostata per analogia al rito amoroso che si consuma tra le pareti domestiche la prima notte di nozze. Tutto si svolge in silenzio, accompagnato dallo sbocciare dei fiori del gelsomino. All'alba,i petali che si chiudono sembrano racchiudere in essi una "nuova felicità" non dissimile da quella donna chiamata a generare nuova vita.
Simbolismo e Corrispondenze
Si tratta di una delle poesie in cui più evidente è il simbolismo dell'autore che, attraverso una serie di corrispondenze "nascoste", ci restituisce in tal modo il fascino arcano della fecondazione.
E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento . . .
È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.
Note:
- La poesia è composta da strofe di 4 novenari a rima alternata abab (tranne il verso 21 sdrucciolo).
- Fa parte dei Canti di Castelvecchio
- Struttura circolare: l'immagine dei gelsomini che all'inizio della poesia si aprono, torna alla sua fine, quando si richiudono.
- ora che ripenso ai miei cari/farfalle crepuscolari: immagini che richiamano l'idea della morte. Il paesaggio pascoliano presenta sempre presagi funebri.
- odore di fragole rosse: sinestesia
- casa bisbiglia: personificazione e metonimia
- cari/casa/nidi/chioccetta: allusione al nido e agli affetti familiari
- uso di vocaboli onomatopeici: sussurro-bisbiglio-pigolio
Domande da interrogazione
- Qual è il significato simbolico del gelsomino notturno nella poesia di Giovanni Pascoli?
- Come viene descritta l'atmosfera notturna nella poesia?
- Quali tecniche poetiche utilizza Pascoli per evocare il simbolismo e le corrispondenze nascoste?
Il gelsomino notturno simboleggia il rito amoroso e la fecondazione, paragonato alla prima notte di nozze, con i fiori che sbocciano e si chiudono racchiudendo una "nuova felicità".
L'atmosfera notturna è descritta attraverso immagini suggestive come i fiori che si aprono, il silenzio interrotto da bisbigli, e l'odore di fragole rosse, creando un senso di mistero e intimità.
Pascoli utilizza tecniche come la sinestesia, la personificazione, la metonimia e vocaboli onomatopeici per evocare simbolismo e corrispondenze nascoste, arricchendo il testo di significati profondi e arcani.
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