Concetti Chiave
- Carducci trascorse l'infanzia in Maremma, acquisendo familiarità con il paesaggio e la gente del luogo, influenzando la sua poetica futura.
- Ha fondato la società degli Amici Pedanti, promuovendo il classicismo e pubblicato la sua prima raccolta di poesie con lo pseudonimo Enotrio Romano.
- Influenzato da ideali repubblicani e anticlericali, scrisse l'Inno a Satana, che esalta il progresso e la scienza in opposizione alla religione.
- Le Odi Barbare riflettono la sua passione per i classici, utilizzando la metrica latina per creare versi innovativi e distintivi.
- Carducci è stato riconosciuto come vate dell'Italia umbertina, sostenendo posizioni monarchiche e conservatrici, fino a ricevere il Nobel per la letteratura nel 1906.
Indice
Infanzia e Formazione di Carducci
Carducci nasce a Valdicastello (Versilia) il 27 luglio 1835. Trascorre l'infanzia in Maremma, dove la famiglia si era trasferita. Il padre era un medico condotto, e il figlio lo accompagnava per i paesi. Carducci conosce quindi il paesaggio e l'umanità. A 14 anni si sposta a Firenze dove frequenta le scuole dei Padri Scolopi, acquisendo una buona preparazione di retorica e letteratura. Viene ammesso alla scuola Normale di Pisa e nello stesso periodo con alcuni amici fonda la società degli Amici Pedanti, che mirava alla restaurazione del classicismo. Nel 1856 si laurea in filosofia e filologia e pubblica la sua prima raccolta di Rime sotto lo pseudonimo di Enotrio Romano. Dopo la morte del fratello e del padre si deve fare carico della famiglia: in questi anni insegna al liceo di Pistoia e sposa Elvira Menicucci, dalla quale avrà una figlia, Beatrice.
Carriera Accademica e Ideologia
Nel 1860 viene nominato professore di eloquenza (poi di letteratura italiana) all'università di Bologna. Segue un periodo in cui matura idee di tipo repubblicano e anticlericale influenzato dalla letteratura degli storici repubblicani francesi (Michelet e Quinet) e dal poeta romantico tedesco Heine. Frutto di questa ideologia é il componimento poetico Inno a Satana, che condanna la religione in nome del progresso e della scienza. A causa dei suoi atteggiamenti eversivi viene sospeso per due mesi e mezzo dall'insegnamento.
Successi Letterari e Vita Personale
All'inizio degli anni settanta muore la madre e poi l'amato figlioletto Dante, per il quale compone la lirica Pianto Antico. Nello stesso anno esce una raccolta di poesie che riscosse immediato successo Juvenilia. Intraprende una lunga relazione con Carolina Cristofori Piva, moglie di un colonnello denominata Livia o Lidia nelle lettere e in alcune poesie. Nel 1877 escono le Odi Barbare, raccolta di versi costruiti secondo la metrica classica antica. Nel frattempo sente una delusione data dall'avvento della sinistra storica nella politica italiana e dalla corruzione parlamentare. Per questo si avvicina alla monarchia, affascinato in modo particolare dalla regina Margherita. Accettò cosi di rivestire il ruolo di garante dell'unità d'Italia (Ode alla Regina d'Italia). Si sposta sempre più su posizioni conservatrici, aderisce alla politica di Crispi, fino ad essere riconosciuto vate dell'Italia umbertina (1880). Gli anni ottanta lo vedono impegnato nella pubblicazione di molte opere, sia in rima sia in prosa. Comincia anche a curare l'edizione completa delle opere per l'editore Zanichelli. Nel 1904 abbandona l'insegnamento e due anni dopo riceve il nobel per la letteratura. Muore a Bologna il 16 febbraio 1907.
Influenze e Temi Letterari
Era innamorato dei classici, la sua idea, ad esempio nelle Odi Barbare, era quella di riprodurre il suono della metrica latina (il distico elegiaco).
I punti chiave sono nella vita di Carducci sono: l’importante figura del poeta vate e il fatto che egli appartiene ad un'epoca in cui c'è interesse per il progresso e per la scienza. Per lui ad esempio la figura del treno è simbolo della modernità, e ne parla nell’Inno a Satana.
Pianto Antico: Un Lamento Funebre
Pianto antico è un lamento funebre che riprende il tema greco del Threnos, pianto, ideato dal poeta Siceliota (della Sicilia, sotto la Magna Grecia) Mosco vissuto nel II secolo aC.
A Pianto lui aggiunge antico, si pensa che questo sia un omaggio agli antichi ma anche che si riferisca all’antico dolore della perdita di un figlio.
Nelle prime due terzine sembra positivo, ma quando subentra il “muto orto” (giardino), dove non gioca più il figlio, si arriva ad una negatività, alla freddezza e al buio.
Si arriva poi al tema della sepoltura e infine al dolore del distacco.
Odi Barbare e Nevicata
Essendo Carducci, innamorato dei classici, decide di riprodurre il suono della metrica latina (il distico elegiaco, costituito da un esametro e un pentametro), dove l’ultima parola era sempre tronca.
Ricorse a ciò nella raccolta Odi Barbare. Barbaro, nel titolo, perchè, secondo lui, i Greci avrebbero ritenuto quest’opera barbara, cioè straniera, “non di lingua greca”.
Nevicata è tratta da questa raccolta ed espone il tema della morte (presagio di morte).
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i primi anni di vita e formazione di Giosuè Carducci?
- Come si è sviluppata la carriera accademica di Carducci e quali erano le sue ideologie?
- Quali eventi personali hanno influenzato la produzione letteraria di Carducci?
- Quali sono le influenze e i temi principali nelle opere di Carducci?
- Cosa rappresenta "Pianto Antico" e quali sono i suoi temi principali?
Carducci è nato a Valdicastello nel 1835 e ha trascorso l'infanzia in Maremma. Ha studiato a Firenze presso le scuole dei Padri Scolopi e successivamente alla scuola Normale di Pisa, dove ha fondato la società degli Amici Pedanti.
Nel 1860, Carducci è stato nominato professore all'università di Bologna. Era influenzato da idee repubblicane e anticlericali, come dimostrato nel suo componimento "Inno a Satana", che esprimeva il suo sostegno al progresso e alla scienza.
La morte della madre e del figlio Dante ha profondamente segnato Carducci, portandolo a scrivere "Pianto Antico". Ha avuto anche una relazione con Carolina Cristofori Piva, che ha ispirato alcune delle sue poesie.
Carducci era innamorato dei classici e cercava di riprodurre la metrica latina nelle sue opere, come nelle "Odi Barbare". Era affascinato dal progresso e dalla modernità, simbolizzati dal treno nell'"Inno a Satana".
"Pianto Antico" è un lamento funebre che riprende il tema greco del Threnos. Esplora il dolore della perdita di un figlio, passando da un tono inizialmente positivo a uno di negatività e dolore del distacco.