Concetti Chiave
- Giosuè Carducci, nato nel 1835, è stato un importante poeta, filologo e critico italiano, noto per il suo iniziale orientamento anti-monarchico, poi modificato a favore della monarchia.
- Nel 1906, Carducci è stato il primo italiano a ricevere il Premio Nobel per la letteratura, riconoscimento della sua influenza e importanza nella cultura italiana.
- La poesia di Carducci si ispira a valori classici e al razionalismo laico, esaltando la romanità come ideale di bellezza e virtù contro un presente corrotto.
- Carducci è conosciuto per l'uso della "metrica barbara", un esperimento che unisce la metrica greco-latina con quella italiana, creando nuove sonorità e forme poetiche.
- Tra le sue opere più celebri, "San Martino" e "Pianto antico" esplorano temi di vita quotidiana e personale, con un linguaggio evocativo e simbolico.
Indice
La Vita di Carducci
Carducci nasce nel 1835 in Versilia, 1838 si sposta a Bolgheri, città del cuore fin quando non si sposta di nuovo, a Firenze e poi Pisa, dove si laurea in Filologia e Filosofia. Occuperà all’università di Bologna la cattedra di letteratura italiana e rimarrà in città fino la sua morte.
Il Ruolo di Carducci nella Società
Oltre a docente fu filologo e critico, prese inizialmente posizioni anti monarchiche e anticlericali.
Dopo la presa di Roma però modifica queste posizioni e va a sostegno della monarchia e la vede come garante della stabilità del giovane stato italiano.
1890: divenne senatore sostenendo Crispi
1906: gli viene conferito il Nobel per la letteratura, primo italiano a riceverlo.
1907: muore a Bologna e si decreta il lutto nazionale.
L'Influenza dei Modelli Letterari
I suoi modelli furono: Parini, il neoclassicismo di Monti, Foscolo, Leopardi.
La Poesia di Carducci
La sua poesia si fonda su valori classici,ispirata da una razionalità laica, materialista e anticlericale. La Romanità è il suo paradigma ideale della virtù e della bellezza contro un presente corrotto.
Diventa il poeta “vate” della nazione e in questa seconda fase della sua produzione vi è una ricerca di elaborazione e purezza formale.
Utilizza la metrica barbara, in cui cerca di riprodurre la metrica quantitativa della poesia Greca e Latina in quella accentuativa Italiana. Proprio per queste disarmonie della riproduzione della musicalità classica, questi verbi suonerebbero barbari con inedite sonorità e forme di sperimentalismo oltre che una vena di angoscia, preludio di una nuova sensibilità.
Sono “ poesie giovanili”: Carducci rivede in maniera radicale tutta la sua produzione giovanile composta tra il 1850 e 1860 per poi farla uscire in un’edizione nel 1891. In queste opere troviamo già alcuni tratti caratteristici di Carducci, come il fascino per l’antichità romana, spunti polemici e espressioni malinconiche per gli affetti intimi.
Poesie Leggere e Serie
"Poesie leggere e poesie serie”: pubblicate in edizione definitiva nel 1891, nella prima parte prevalgono versi d’occasione e rievocazioni storiche. mentre nella seconda parte alcuni testi di argomento politico in cui risalta la vena polemica che animerà i successivi Giambi ed epodi.
Il titolo allude all’antico genere letterario greco riservato all’invettiva ( il giambo) e agli Epodi del poeta Orazio, anch'essi caratterizzati da un tono aggressivo e satirico.
caratterizzate dalla "metrica barbara" che tenta di riprodurre la metrica greco-latina per mezzo di versi Italiani. In questa raccolta si può notare un atteggiamento più maturo del Carducci, che guarda alle epoche passate con un misto di rimpianto, desiderio di evasione ed esaltazione nazionalistica.
Analisi di San Martino
Analisi: Scritta nel 1883, inizialmente con il titolo AUTUNNO. viene poi pubblicata nelle Rime Nuove con il titolo “San Martino”. in quest’opera viene rappresentato un momento della vita di un paese maremmano in cui chiuso il periodo del lavoro nei campi ci si dedica all’estrazione del vino dai tini.
Lo schema metrico è quello di quartine in settenari con rime ABBC. L’ultimo verso di ogni quartina è tronco e ha rima identica in ogni strofa.
Sul piano delle scelte stilistiche la brevità degli enunciati conferisce energia espressiva.
Nella prima quartina troviamo un quadro naturalistico della campagna toscana in un giorno d’autunno, i due verbi che chiudono la strofa definiscono due percezioni sensoriali. la prima acustica, della voce del mare agitato e del vento. la seconda visiva, di una macchia di colore. Con il MA del quinto verso si entra nel mondo degli uomini e l’occhio si sposta in mezzo alle vie di un borgo invaso dall’odore del vino. un odore aspro ma capace di rallegrare gli animi, come cantava Orazio. questo borgo offre sensazioni di benessere e di riparo dal freddo, dalla nebbia…
La scena si chiude con un cacciatore che fischietta sulla porta di casa mentre osserva uno stormo di uccelli, ad essi l’uomo affida i propri pensieri, sullo sfondo di un cielo che si tinge di rosso, su questo tramonto troviamo una nota di malinconia.
Analisi della Poesia per Dante
Analisi: scritta nel 1871 per la morte del figlio Dante, morto l’anno precedente a soli tre anni. Il componimento presenta due polarità in opposizione nettamente divise tra le prime due strofe e le ultime due.
Nelle prime dominano immagini di luce e calore mentre le ultime sono buie, fredde, assenza di gioia vitale e amore.
Nella prima strofa con “il muto orto solingo” risuona un’aria di morte, il giardino è muto, l’io lirico si protende vanamente a cercare immagini di gioia e solarità per scacciare l’immagine della morte.
Domande da interrogazione
- Dove è nato Giosuè Carducci?
- Quali sono i modelli di Carducci nella sua poesia?
- Cosa rappresenta la raccolta "San Martino" di Carducci?
- Quando è morto Carducci?
- Qual è il titolo originale della poesia "Pianto antico" di Carducci?
Carducci è nato in Versilia.
I modelli di Carducci sono Parini, Monti, Foscolo e Leopardi.
"San Martino" rappresenta un momento della vita di un paese maremmano durante la vendemmia.
Carducci è morto nel 1907 a Bologna.
Il titolo originale è "Autunno".